[2021] - Qui i nostri allenamenti sportivi

[Luca D'inverno]

boh .. ritirato non è ben chiaro il motivo stava andando alla grande ..

4 anni fa (credo) Collè era in vantaggio con un tempo enorme sul secondo (sempre al TOR).
A 30 km dall'arrivo (ormai era fatta) si addormentò profondamente, doveva fare solo un microsonno programmato; quando si svegliò era talmente 'fuori' che sbagliò strada, non trovò il sentiero e dovettero recuperarlo... e ovviamente dovette ritirarsi.
Pensa che aveva un vantaggio tale che il secondo, ovviamente poi diventato il primo, realizzò il record della gara.

Quello che succede in una ultra, e lo dico con l'esperienza di ignobile e modesto centista (chi ha fatto una ultra da 100 km), è tutta un'altra storia rispetto ad una gara come la maratona.
Ogni chilometro può cambiare tutto, di colpo.
Quindi non mi stupisco del ritiro, anzi per me resta un IMMENSO a prescindere.

[inocs]

Ciao a tutti, io sono ancora fermo con la corsa in attesa che gli acciacchi rientrino.

Nel frattempo ho definito meglio il problema, come già detto causato da anterololistesi L5-S1 (scivolamento in avanti dell'ultima vertebra lombare rispetto, diciamo, all'osso sacro, di grado 2, cioè tra il 25% e il 50% dell'ampiezza della vertebra, nel mio caso siamo al 30%; quindi un 30% della quinta vertebra sporge, fuori allineamento, rispetto all'osso sacro). Dalle radiografie in flessione ed estensione non risulta che lo scivolamento sia mobile, e questo è un bene. Rispetto ad una radiografia eseguita 17 anni fa (il problema è di fatto adolescenziale, sorto originariamente attorno ai 16 anni) lo scivolamento è identico in ampiezza, sempre attorno al 30%, ma il disco tra l'ultima vertebra e l'osso sacro, che all'epoca c'era ancora, adesso non esiste più, tanto che si può parlare di sacralizzazione della vertebra L5, quindi di pieno contatto. Dalla risonanza magnetica risultano (risultavano almeno a metà agosto, quando ho eseguito l'esame) chiari segnali di infiammazione proprio all'altezza di L5.

Sono passati due mesi da quando mi sono fermato. Dopo la visita ortopedica, sto assumendo nuovamente un antinfiammatorio. Non posso purtroppo assumere cortisone per velocizzare la cosa poiché sono potenzialmente soggetto ad una patologia all'occhio per la quale i cortisonici sono, statistiche alla mano, un fattore scatenante. Sto andando poi dal fisioterapista di fiducia per esercizi mirati e tecarterapia.

Infine una serie di esercizi li faccio ogni sera a casa, posto che, se riesco a riprendere a correre, ho assolutamente bisogno di un supporto netto e forte degli addominali e della parte alta in genere. Attualmente l'infiammazione è quasi totalmente rientrata, ma bisogna vedere che accade in caso di ripartenza. Per ora ho fatto 4 camminate veloci da 3-4 km l'una, per riattivare un minimo il fisico.

L'ortopedico, ovviamente, mi ha chiesto: "ma non è il caso di darsi ad un altro sport?". La mia risposta: "se lei mi dicesse con certezza che continuando a correre dovrei poi operarmi di sicuro, poniamo, a 60 anni, nondimeno continuerei a correre per questi altri 15 anni e poi mi sottoporrei all'operazione". Ovviamente la pre-condizione è di riuscire a correre senza dolore, e questo potrò valutarlo a breve, sperando che la fase acuta infiammatoria sia passata. Inoltre, è evidente che ripartirò con cautela: in piano, scegliendo diverse sedute settimanali su terreno morbido, e potenziando nel frattempo la muscolatura man mano che tenterò di aumentare ritmo e chilometraggio.

Vedremo

[appassionato_meteo]

Martedì 7.96 km in 50' 27'' al passo medio di 6' 20'' al km Garmin Connect
Poco da dire, ho corso senza forzare e ne è uscito un ritmo cmq lento (pensavo di andare più veloce).
Ieri ho anticipato perchè le previsioni odierne erano molto sfavorevoli (piogge e temporali dal pomeriggio, puntualmente arrivati dalle 12), così non ho potuto approfittare della giornata di lavoro da casa
Dico subito che l'allenamento è venuto una schifezza: volevo fare il solito allenamento ad intervalli, ma non sono riuscito a tirare veramente ed anche i km veloci sono venuti fuori sul passo dei 6' al km.
Questo fa notare, una volta di più, la differenza fra il lavorare in ufficio (più un'ora di auto) e da casa; dulcis in fundo, l'allenamento è stato pure disturbato da una serie di brevi rovesci (di cui uno forte che mi ha costretto a fermarmi) che ci sono stati solamente quando correvo (è vero, credetemi!) mentre oggi non ha quasi piovuto all'orario in cui di solito corro al giovedì (mettete qui le vostre parolacce ed imprecazioni preferite).
Metto cmq il link dell'allenamento: 7.45 km in 46' 28'' al passo di 6' 15'' al km Garmin Connect
Questa cosa mi ha molto contrariato perchè anche la prossima settimana non potrò correre bene durante la settimana (non avrò la giornata di lavoro da casa) e per due giornate non potrò farlo perchè tornerò a casa molto tardi; in altre parole, anche la prossima settimana non sarà molto fruttuosa e quindi questo maltempo proprio non ci voleva (sarebbe bastato che fosse arrivato ieri o domani).
Sabato non sembra male ed il rischio pioggia sembra contenuto; farò un esperimento, ossia proverò a correre 14 km o giù di lì facendone 4-5 di riscladamento e gli altri ad intervalli come faccio il giovedì in modo da compensare quanto non fatto in settimana.
Dovrò scegliere un percorso pianeggiante, altrimenti diventerebbe un massacro; vediamo che cosa succede e se sarà o no un esperimento troppo ambizioso.

Forza @inocs!

[The Ramandolo Man]

Oggi fatto il lento lungo . alla fine è uscito di 15km perchè 2km dovevo cmq farli per tornare a casa per cui uno l'ho corso . Meno caldo e si vede . a parte gli attraversamenti stradali e una pausa pp nn mi son mai fermato .
gli ultimi km alla fine sono + svelti perchè avevo davanti un runner che mi faceva da lepre . non andava tanto + forte di me ma mi usciva istintivo di stargli dietro . alla fine l'ho pure superato che lui correva e camminava
15.01 km 1:34:29 6:18 min/km
Garmin Connect


@appassionato_meteo capitano le giornate no

[lg59]

Ciao a tutti, io sono ancora fermo con la corsa in attesa che gli acciacchi rientrino.

Nel frattempo ho definito meglio il problema, come già detto causato da anterololistesi L5-S1 (scivolamento in avanti dell'ultima vertebra lombare rispetto, diciamo, all'osso sacro, di grado 2, cioè tra il 25% e il 50% dell'ampiezza della vertebra, nel mio caso siamo al 30%; quindi un 30% della quinta vertebra sporge, fuori allineamento, rispetto all'osso sacro). Dalle radiografie in flessione ed estensione non risulta che lo scivolamento sia mobile, e questo è un bene. Rispetto ad una radiografia eseguita 17 anni fa (il problema è di fatto adolescenziale, sorto originariamente attorno ai 16 anni) lo scivolamento è identico in ampiezza, sempre attorno al 30%, ma il disco tra l'ultima vertebra e l'osso sacro, che all'epoca c'era ancora, adesso non esiste più, tanto che si può parlare di sacralizzazione della vertebra L5, quindi di pieno contatto. Dalla risonanza magnetica risultano (risultavano almeno a metà agosto, quando ho eseguito l'esame) chiari segnali di infiammazione proprio all'altezza di L5.

Sono passati due mesi da quando mi sono fermato. Dopo la visita ortopedica, sto assumendo nuovamente un antinfiammatorio. Non posso purtroppo assumere cortisone per velocizzare la cosa poiché sono potenzialmente soggetto ad una patologia all'occhio per la quale i cortisonici sono, statistiche alla mano, un fattore scatenante. Sto andando poi dal fisioterapista di fiducia per esercizi mirati e tecarterapia.

Infine una serie di esercizi li faccio ogni sera a casa, posto che, se riesco a riprendere a correre, ho assolutamente bisogno di un supporto netto e forte degli addominali e della parte alta in genere. Attualmente l'infiammazione è quasi totalmente rientrata, ma bisogna vedere che accade in caso di ripartenza. Per ora ho fatto 4 camminate veloci da 3-4 km l'una, per riattivare un minimo il fisico.

L'ortopedico, ovviamente, mi ha chiesto: "ma non è il caso di darsi ad un altro sport?". La mia risposta: "se lei mi dicesse con certezza che continuando a correre dovrei poi operarmi di sicuro, poniamo, a 60 anni, nondimeno continuerei a correre per questi altri 15 anni e poi mi sottoporrei all'operazione". Ovviamente la pre-condizione è di riuscire a correre senza dolore, e questo potrò valutarlo a breve, sperando che la fase acuta infiammatoria sia passata. Inoltre, è evidente che ripartirò con cautela: in piano, scegliendo diverse sedute settimanali su terreno morbido, e potenziando nel frattempo la muscolatura man mano che tenterò di aumentare ritmo e chilometraggio.

Vedremo

Purtroppo il problema principale dell'attività sportiva è la dipendenza che da a livello psicologico.Il fatto è che non c'è nulla,ma proprio nulla,per chi ha la passione per lo sport praticato che lo possa surrogare,ne viaggi,ne intrattenimenti vari,ne bisbocce con gli amici,ma neppure la sessualità e relazioni affettive.Il perchè non lo so,io ho sempre fatto sport vari,ancora oggi alla mia età non mi arrendo ancora,provo a ricominciare con la corsa e vengo stoppato regolarmente dall'ernia al disco,stamattina mi son fatto 90 km sia pure con una mtb elettrica per le colline romagnole sfidando una infiammazione alla prostata,problema che sarebbe tipico dell'età non fosse che mi perseguita saltuariamente da quando avevo 25 anni.Un fisioterapista che mi curò anni fa soffriva di scivolamento di una vertebra,e dopo un periodo di riabilitazione e potenziamento aveva ripreso con la corsa.In quanto all'ernia del disco,qui ormai la operano solo se sei da sedia a rotelle.

[kima]

Questo pomeriggio sono tornato a fare il mio giretto a piedi fino ai 1100 metri di Etzel-Kulm, ma stavolta con intenzioni un pó più combattive
In salita passo regolare, d'altronde non mi posso permettere altro, cercando di "fare velocità" sulle pendenze inferiori e tenendo duro su quelle più forti. Alla fine mi sono gestito bene e ne avevo anche per chiudere gli ultimi 200 metri di corsa, coprendo i 570 metri di dislivello in 56 minuti, 3 in meno di domenica scorsa (e differenze così la dicono lunga su quanto non sia allenato - all inizio è facile togliere minuti). Discesa fatta con andatura meno turistica di domenica scorsa, corricchiando sui pezzi più ripidi, e chiusa in 35 minuti. Alla fine buone sensazioni, non sono mai andato in fuorigiri e anche adesso non accuso dolori muscolari o stanchezza. Certo parliamo di piccoli giretti... La vera sfida per me sarà adesso costruire un percorso di allenamento continuo...difficilissimo non avendo tempo da lunedì a venerdì e col tempo che da adesso inizierà ad andare verso la brutta stagione.
Questi i riassunti di salita e discesa. Screenshot_20210918_230714.jpgScreenshot_20210918_230910.jpg

[David Gilmour]

circa 50 km in MTB.

[appassionato_meteo]

Ieri 13.68 km in 1h 20' 09'' al passo medio di 5' 52'' al km Garmin Connect
Avevo inventato questo giro nel 2014, anche se esso di fatto è un misto di altri; inizialmente è in falsopiano e poi verso il quarto km iniziano vari saliscendi con una breve salita ripida verso il decimo km.
Sono partito con calma, poi ho iniziato a variare il ritmo dal quarto km in poi; inevitabilmente non ho spinto a fondo durante i tratti veloci dei primi km perchè dovevo farne dieci così, mentalmente era un pò pesante e temevo di non tenere sino alla fine.
Invece ho sentito un pò la stanchezza ma non ho ceduto e non ero impiccato (avevo le gambe un pò indolenzite), ho avuto un pò di fiatone ed ho fatto un pò di fatica solamente lungo la breve salita ripida verso il decimo km; quasi al dodicesimo km ho prolungato il recupero perchè c'era un tratto sterrato e poi ho voluto fare l'ultimo km senza pause.
Alla fine è venuto fuori il record su questo giro, che batte di 1' 41'' quello dell'anno scorso (fatto segnare sempre a settembre) e di 3' 33'' quello dell'aprile 2016; Vo2 Max ora di 47.
Diciamo che quest'allenamento è stato un pò.. controverso: da una parte mi ha costretto a correre sotto i 6' al km più a lungo rispetto ad un progressivo classico, ma dall'altra le variazioni di ritmo sono state meno incisive (tranne gli ultimi km) proprio per la maggior distanza da coprire e l'incertezza se sarei arrivato in fondo.
A questo punto, per come la vedo io, è meglio che faccia le variazioni di ritmo durante la settimana: facendo meno strada e non allontanandomi molto da casa potrei spingere più a fondo senza preoccuparmi troppo se devo recuperare correndo molto piano o camminando un momento (ok, non si dovrebbe fare, ma se non si riesce a recuperare correndo..) e potrei poi tornare a casa velocemente se non ce la faccio più. D'altro canto se si vuole migliorare è chiaro che bisogna cercare di correre più veloce.
Nel fine settimana cercherò invece di fare come ieri, ossia cercare di tenere un ritmo inferiore ai 6' al km per una distanza maggiore, ammetto che allenamenti come ieri mi mettono un pò di entusiasmo e mi fanno venir voglia di riprovarci.

[alnus]

Purtroppo il problema principale dell'attività sportiva è la dipendenza che da a livello psicologico.Il fatto è che non c'è nulla,ma proprio nulla,per chi ha la passione per lo sport praticato che lo possa surrogare,ne viaggi,ne intrattenimenti vari,ne bisbocce con gli amici,ma neppure la sessualità e relazioni affettive.Il perchè non lo so,io ho sempre fatto sport vari,ancora oggi alla mia età non mi arrendo ancora,provo a ricominciare con la corsa e vengo stoppato regolarmente dall'ernia al disco,stamattina mi son fatto 90 km sia pure con una mtb elettrica per le colline romagnole sfidando una infiammazione alla prostata,problema che sarebbe tipico dell'età non fosse che mi perseguita saltuariamente da quando avevo 25 anni.Un fisioterapista che mi curò anni fa soffriva di scivolamento di una vertebra,e dopo un periodo di riabilitazione e potenziamento aveva ripreso con la corsa.In quanto all'ernia del disco,qui ormai la operano solo se sei da sedia a rotelle.

Parli della dipendenza dall'allenamento come di una brutta cosa.
Io la trovo ottima, perchè ti costringe ad una attività sana, che ti fa stare bene e che ti rende più gentile verso gli altri.
Personalmente considero eccessive le durate oltre le due ore.
Sull'ernia del disco, che ho avuto venticinque anni fa e che ho superato rapidamente con chiropratica e allenamenti vari, penso che la corsa di resistenza non sia il massimo; meglio la velocità, dove il passo è più lungo e tutti i muscoli del corpo lavorano più intensamente.

[inocs]

Ieri giornataccia full immersion con pulizia canna fumaria, termocamino, tinteggiatura di cancellate, pulizia casa, sistemazione legna ecc.ecc.

Ciò detto, avevo programmato con il fisioterapista di uscire stasera provando a correre dopo oltre due mesi dall'ultima corsa ed essendosi allentato grandemente il dolore dopo l'ultima settimana di antinfiammatori. Sono andato su un campetto con erba e ho fatto un po' di riscaldamento e poi 3 km in 7'02"-6'45"-6'35".

Di dolori sono pieno, ma legati alla giornata di ieri e a tutte le posture incongrue tenute. Quanto alla schiena, pesa molto, è stanca, ma non duole minimamente, o almeno così mi pare. Mi è capitato di mettere il piede in fallo un paio di volte, cosa che fino a fine agosto-primi di settembre mi dava un netto dolore, e non ne ho minimamente risentito. Intanto oggi è il decimo giorno di fila in cui faccio esercizi posturali serali, con stretching e scarico schiena, accompagnati da addominali, plank, piegamenti ecc. Dovrà diventare un'abitudine, anche se magari non quotidiana, per questo al momento spingo.

Un passo alla volta.