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  1. #101
    Uragano L'avatar di giorgio1940
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    Predefinito Re: Criptovalute: tanti ne parlano

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Ah certo... Vita da nababbo avendo fregato il prossimo. Un modello...
    .......
    Ogni "strumento" va usato con oculatezza e per far buone cose.
    Non puoi incolpare chi ha inventato il coltello di amoralità' solo per il fatto che uno non attento si tagli, o che lo infili nella pancia del prossimo.
    Grazie al coltello che mi gusto buone fiorentine, o mi taglio dello squisito prosciutto.

    Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
    Non posso che dir grazie a tanto Artefice!

  2. #102
    Burrasca L'avatar di inocs
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    Predefinito Re: Criptovalute: tanti ne parlano

    Citazione Originariamente Scritto da inocs Visualizza Messaggio
    Oggi sono a 125,00 euro, l'auto è più vicina Criptovalute: tanti ne parlano

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    141 euro stamattina
    I modelli fanno e disfanno. I santoni del web cianciano.

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  3. #103
    Uragano L'avatar di giorgio1940
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    Predefinito Re: Criptovalute: tanti ne parlano

    Citazione Originariamente Scritto da inocs Visualizza Messaggio
    141 euro stamattina
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    Non demordere!!!!
    già la ruota di scorta è pagata!
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  4. #104
    Burrasca forte L'avatar di Graziano Patruno
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    Predefinito Re: Criptovalute: tanti ne parlano

    volendo "buttare" qualche 100€ su cosa consigliate?
    Graziano Patruno
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    Stazione Meteo Conversano http://stazione3.meteomurge.it/Conversano.htm



  5. #105
    Uragano L'avatar di giorgio1940
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    Predefinito Re: Criptovalute: tanti ne parlano

    Citazione Originariamente Scritto da Graziano Patruno Visualizza Messaggio
    volendo "buttare" qualche 100€ su cosa consigliate?
    ::::
    Sempre difficile dare consigli.
    Valutare la capitalizzazione della cripto.
    Gli scambi
    La sua storia analizzando il diagramma grafico nei suoi alti-bassi.
    Azzecccare quella che con valore di quota bassissimo poi esplode(tipo Bitcoin, EOS, TRON, NEXO e altre)
    Azzeccare il momento di entrata.
    Diversificare è la prima regola.
    Se proprio ne devo sparare una: SWISSBORG la vedo bene.....(declino ogni responsabilità)
    Grafico prezzo, analisi e notizie su SwissBorg - Investing.com
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  6. #106
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Criptovalute: tanti ne parlano

    Citazione Originariamente Scritto da giorgio1940 Visualizza Messaggio
    .......Non puoi incolpare chi ha inventato il coltello di amoralità' solo per il fatto che uno non attento si tagli, o che lo infili nella pancia del prossimo.
    Chissenefrega del coltello.
    Io dico che uno che offre 20% sui depositi o è un novello Leonardo della finanza o ha messo su uno schema Ponzi. Che vuol dire rubare soldi ad ignari partecipanti.
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  7. #107
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    Predefinito Re: Criptovalute: tanti ne parlano

    Citazione Originariamente Scritto da Friedrich 91 Visualizza Messaggio
    Le guerre mondiali, in un regime di gold standard non sarebbero state possibili: per poterle compiere, gli Stati hanno dovuto disfarsi dell'oro e stampare denaro a fiumi per finanziare le campagne belliche. Senza tale stampa di denaro, che ha mascherato l'enormità delle spese belliche, avrebbero dovuto tassare pesantemente la popolazione, generando probabilmente molto più malcontento e sommosse popolari (immagino tu abbia ben presente i costi delle guerre). Il vero problema non è stato il gold standard in sè, ma la possibilità dei governi di sbarazzarsene alla bisogna, per usare la stampa di denaro senza limiti a scopi politici e militari.
    Il problema di tutti i sistemi metallici è che collassano regolarmente quando si verificano crisi di una certa gravità, non solo le guerre. Durante i periodi di crisi la domanda di moneta esplode (è successo anche con la pandemia, che ha prodotto un aumento del 12% in Europa, e lo stesso successe nel 2009) quindi la convertibilità viene sospesa per evitare il totale collasso finanziario.

    Nei periodi bellici non c'è mai stato un vero regime di stampa libera, le riserve auree infatti sono state un asset strategico e i nazisti hanno sistematicamente saccheggiato le riserve auree degli altri Paesi. Ma in una fase di mobilitazione bellica lo stato può sempre pagare con titoli di debito (chiamala repressione finanziaria se vuoi), non c'è modo di eludere questa realtà. Veramente pensi che in un momento in cui c'è il reclutamento forzato nell'esercito, la conversione altrettanto forzata delle industrie allo sforzo bellico, controlli dei prezzi e razionamento dei beni di prima necessità, il popolo sarebbe insorto se solo avesse saputo quanto costava la guerra? Il nazionalismo poteva convincere le persone a morire per la patria e consegnare il loro oro ma non a pagare più tasse (o acquistare debito pubblico)?

    Il problema della grande depressione fu che molti paesi decidettero di tornare al gold standard con una parità pre-bellica, eccessivamente "forte" rispetto alla reale situazione del Paese. Una parità che appunto non teneva debitamente conto dell'inflazione durante il periodo bellico. Questo ha portato a quegli squilibri su scala internazionale che hanno generato la grande depressione (ad esempio in Gran Bretagna ma anche in Germania il tasso di parità aurea adottato era eccessivamente alto, penalizzando la competitività dei due paesi).
    Questa è una ottima dimostrazione di come un sistema metallico sia altrettanto arbitrario di uno fiat, il livello di parità è scelto dai banchieri centrali (o peggio dai politici per ragioni simboliche) tanto quanto i tassi di interesse. Solo che possono fare questa scelta solo una volta, cosa ti garantisce che quel livello sarà sempre quello giusto? Poi se il livello era troppo alto bastava abbassare tutti i prezzi, non eri tu che dicevi che la deflazione monetaria non è un problema?

    Non voglio entrare in un discorso approfondito sulle cause della Grande depressione, la depressione britannica e quella tedesca tra le due guerre sono due fenomeni molto diversi (e molto complessi) ma non sono certamente la causa di quello che è successo dopo, la grande depressione si originò negli USA e solo in un secondo momento travolse le già fragili economie europee.


    Le scelte di consumo, il livello di attività economica e le scelte tecnologiche sono influenzate dal livello dei prezzi e dai tassi di interesse. Nel mercato il tasso di interesse è determinato dalle preferenze temporali, ovvero da quanto gli individui in un dato istante temporale preferiscono il risparmio al consumo (con più la preferenza è orientata al risparmio, più il tasso di interesse si abbassa e viceversa).
    E qui continui a guardare solo un lato di ciò che determina il tasso di interesse, che non dipende solo da quanto gli individui preferiscono il risparmio al consumo ma anche da quale sia la domanda di investimenti, ovvero se qualcuno vuole utilizzare i soldi che vengono risparmiati per finanziare altre attività economiche. Il tasso di interesse è il prezzo di questo mercato, che facilita l'equilibrio dei saldi finanziari di tutti i settori, i quali per identità contabile devono essere pari a zero (incluso il settore pubblico e estero). Se aumenta il risparmio in un settore deve essere compensato in un altro, ad esempio con più investimenti o con un calo di reddito.

    Se ci metti in mezzo la moneta però stai aggiungendo un altro mercato, quindi il tasso di interesse può variare anche per cambiamenti nelle preferenze di liquidità. Se aumento il tasso di risparmio ma tengo i soldi nel materasso, il tasso di interesse aumenta anche se la propensione al risparmio è aumentata. Da qui la necessità di gestire il tasso di interesse anche nei sistemi metallici.

    Il tasso di interesse "di mercato" che si adatta magicamente alle preferenze temporali non esiste in natura, è una finzione teorica.


    Un abbassamento del tasso di interesse indica che c'è una maggiore propensione al risparmio, e che di conseguenza diventa più conveniente investire in progetti a lungo termine (ne deriva generalmente un aumento di prezzo dei beni immobili, dei fabbricati e via dicendo a scapito dei beni di consumo).


    Se tu, arbitrariamente, decidi di abbassare il tasso di interesse, lo fissi ad un livello che - con ogni probabilità - non è quello che si formerebbe spontaneamente nel mercato (a meno che non vogliamo considerare onnisciente il banchiere centrale). Questo determina scelte economiche e tecnologiche lontane dall'ottimale, o comunque se preferisci lontane da quello che gli individui spontaneamente farebbero se i segnali di prezzo non fossero alterati.

    Il capitale viene investito in maniera non coerente con le reali scelte dei consumatori: questo, in un mondo di risorse scarse, produce inevitabilmente uno spreco di risorse. Ormai anche molti economisti non certo austriaci, ammettono ad esempio che il boom immobiliare negli USA che ha prodotto la crisi del 2007, è stato in buona parte favorito dalla politica monetaria iper-espansiva adottata da Greenspan nel 2001.

    Change my mind, per quanto mi consideri paranoico sono aperto al confronto.
    Premesso che questo tasso è sempre arbitrario anche nei sistemi metallici, continui a confondere le allocazioni finanziarie con i consumi di risorse reali (e di conseguenza fai affermazioni contraddittorie tra loro).

    Se c'è una bolla speculativa sui prezzi delle case non è necessariamente uno spreco di risorse materiali. Se i prezzi delle case sono troppo alti questo avrà un impatto certo in termini finanziari e di distribuzione della ricchezza, ma solo la domanda puramente speculativa (prendo la casa come investimento e la lascio vuota) produce un maggior consumo di risorse. E una volta scoppiata la bolla anche quelle case acquistate con intento speculativo verranno utilizzate per abitarci (che è la domanda reale del bene). La domanda di abitazioni dipende dalla popolazione ed è relativamente poco elastica, se aumenta il loro costo non necessariamente aumenta anche la loro costruzione nel lungo termine (anzi le persone tenderanno ad accontentarsi di case più piccole).

    Se vuoi valutare l'impatto sul consumo di risorse reali devi capire come si equilibrano i singoli mercati nell'economia, se vengono prodotti più beni/servizi e come vengono prodotti (ovvero la dimensione dell'economia e la sua intensità di consumo di energia/materie prime). Abbassare i tassi aumenta i consumi? Forse nella misura in cui produce una espansione complessiva del livello di attività economica, ma se non produce inflazione sui mercati reali (non finanziari) significa che quella capacità produttiva era comunque raggiungibile. A meno che tu non sostenga che dovremmo mantenere costantemente il PIL sotto al potenziale non mi sembra una buona argomentazione.


    Rende forse più competitive le tecnologie inquinanti? Assolutamente no, semmai il contrario. A livello tecnologico attualmente è assolutamente evidente come le tecnologie più ecologiche sono quelle che richiedono forti investimenti iniziali e hanno minori costi di gestione, quindi sono molto più competitive se i tassi sono bassi, vale per le rinnovabili come per le auto elettriche dove devi ammortizzare il costo della batteria, ma potrebbero esserci infiniti esempi. A livello di adozione di nuove tecnologie i bassi tassi aiutano moltissimo, rendere l'economia più ecologica richiede grossi investimenti.

    Può anche essere che i bassi tassi abbiano favorito la crisi finanziaria del 2009 (io credo in misura molto limitata) ma devi comunque chiederti: quelle bolle finanziarie hanno sprecato risorse reali che non sarebbero state altrimenti utilizzate? Realisticamente no, anzi il danno economico che hanno fatto ha ridotto i consumi successivamente. Poteva essere una politica monetaria inefficiente, non più inquinante.
    Ultima modifica di snowaholic; 17/04/2021 alle 07:10

  8. #108
    Vento forte L'avatar di Dave
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    Predefinito Re: Criptovalute: tanti ne parlano

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Chissenefrega del coltello.
    Io dico che uno che offre 20% sui depositi o è un novello Leonardo della finanza o ha messo su uno schema Ponzi. Che vuol dire rubare soldi ad ignari partecipanti.
    O vuol dire che non hai ancora capito che il mercato di cui si parla non ha (ad oggi) nulla da spartire con finanza regolamentata e politica monetaria. Ti informo che siamo nel 2021 e ieri Coinbase e' stata quotata in borsa.

  9. #109
    Burrasca L'avatar di inocs
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    Predefinito Re: Criptovalute: tanti ne parlano

    Citazione Originariamente Scritto da giorgio1940 Visualizza Messaggio
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    Non demordere!!!!
    già la ruota di scorta è pagata!
    In realtà dovrei pensare che avevo 10 euro fino al 2020. Tecnicamente negli ultimi 5-6 mesi il rialzo è stato del 1300%
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  10. #110
    Uragano L'avatar di giorgio1940
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    Predefinito Re: Criptovalute: tanti ne parlano

    Probabilmente non conosci la materia, mi permetto dire,
    L'amico Dave qui sotto riportato lo spiega bene.:


    Citazione Originariamente Scritto da Dave Visualizza Messaggio
    Le piattaforme che operano sulle cripto hanno dei guadagni talmente elevati da commissioni e investimenti che in questo periodo possono dare rendimenti apparentemente assurdi anche su depositi in stablecoin o fiat, pero' considerate che e' un mercato non regolamentato e prevalentemente esentasse.

    L'assenza di regolamentazione, tra le altre cose, permette di poter variare il tasso a piacimento se il mercato girasse male, tanto gli interessi in genere sono liquidati quotidianamente o su lassi di tempo comunque molto brevi.
    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Chissenefrega del coltello.
    Io dico che uno che offre 20% sui depositi o è un novello Leonardo della finanza o ha messo su uno schema Ponzi. Che vuol dire rubare soldi ad ignari partecipanti.
    ............................
    Questo è "un mondo" in espansione notevole.
    Sarà, o è, "inviso" al mondo bancario, sta facendo una concorrenza impietosa.
    Neppure difficile farla: le banche ti fanno pagare un costo notevole annuo solo per tenere un paio di azioni in portafoglio, spese di c/c a non finire( a me vanno più di 300 euro all'anno, e nulla interessi).
    Rischio: certo che vi è del rischio; rischio che anche in borsa non manca. chi ha acquistato azioni, es: SEAT PAGINE GIALLE , MPS, o altre all'apparenza solide, ci hanno rimesso il 90% o 100%
    Un rischio oculato lo si può prendere con le cripto, serve metodo, ed anche spregiudicatezza. tempo per monitorare sempre la "situazione, notizie, sentiment mercato, ecc
    Personalmente mi dò questo "metodo": "vendi, guadagna e pentiti " e fare attenzione a : "non vendere e piangere".
    Ieri ho venduto le 4 cripto che avevo, solo da due mesi, guadagnandoci più del 50%, una di quelle, 10 ore dopo è salita del 20%; non mi son pentito però!


    P.S:
    non è rubare, ma offrire strumenti.
    Ultima modifica di giorgio1940; 15/04/2021 alle 20:36
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