Discussione che apro con un leggero ritardo.
Per chi c'era e aveva un'età sufficiente per ricordarlo, un racconto di quello che appunto ricorda di ciò che accadde tra il 10 e 13 giugno 1981 nella campagne vicino Roma, esattamente 40 anni fa.
Addo' arrivamo, mettemo glio' pezzùco
Luccicantella calla calla, mitti fuoco alla cavalla, la cavalla dé glio' ré, luccicantella mmàni a mmé!!
ricordo triste, fu uno strazio
povero Alfredino
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
Ero di poco più grande di Alfredino. Non presi nemmeno in considerazione l’idea che non potesse farcela. Nella mia testa un bambino come lui o come me non poteva morire. Solo i vecchi morivano. Ci rimasi di stucco. Completamente spiazzato. Mi sentii quasi in colpa perché io ero andato a giocare mentre lui soffocava nel pozzo. Nei miei pensieri forse sarei dovuto andare io a farmi calare per salvarlo e non lo avevo fatto. Ancora oggi solo a pensarci mi vengono le lacrime agli occhi.
Guarderò la serie tv piangendo. Già mi basta Alfredo dei Baustelle.
Se mi piace il ruolo del cacciatore e della lepre? Se c'è uno davanti è normale che gli altro lo inseguano. E' come il gioco di guardia e ladri, i ladri scappano e le guardie inseguono...
Ero piccolo ma ricordo bene la storia.
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Io non solo ero abbastanza grande da ricordarmelo bene, ero ai superiori, ma avevo iniziato da un anno l'attività speleologica. In ambienti stretti come quello mi ci ero cacciato ma mai appeso per i piedi e mai di quella lunghezza. All'epoca il soccorso speleologico si era già organizzato ma ancora non era confluito nel Soccorso Alpino, era indipendente. Inoltre ancora l'addestramento non era uniforme come oggi e non c'erano i protocolli per fare intervenire specialisti anche da altre regioni ma anche da altri stati, non so se qualcuno se lo ricorda ma pochi anni fa gli specialisti italiani hanno tirato fuori uno speleologo tedesco in Germania da circa 1000 metri di profondità. Oggi credo sarebbe stata un'altra storia.
Per anni nell'ambiente si discusse su come si sarebbe dovuto intervenire, un po' con senno di poi, un po' con presunzione (se non ricordo male di speleologi in quel pozzo ne scese solo uno) ma anche per imparare per fare meglio l'eventuale prossima volta.
Per fortuna credo non sia mai accaduta una cosa del genere.
Compivo 10 anni a Settembre, era da poco morto un nostro amichetto per leucemia...e un pò tutti noi 'cinni' del rione avevamo sbattuto la faccia sulla questione che siamo 'biodegradabili'.
Speravamo nel salvataggio e nel mio intimo mi inquietava sapere quel bimbo da solo al buio e al freddo per ore, per giorni in quella 'grotta' dei mostri... in attesa di una mano che lo tirasse fuori verso il Sole, verso il caldo, verso l'abbraccio della Mamma.
Alfredino Rampi... dabòn, come diciamo qui da noi per chiudere un discorso che non ha soluzione.
Voglio cogliere l'unica, inconsolante, nota positiva in ciò che ha scritto Zoomx.
Il bombo ha una superficie alare di 0,7 cm² ed un peso di 1,2 grammi. Secondo i vigenti principi dell'aerodinamica è impossibile volare con tali caratteristiche. Ma il bombo non lo sa e quindi continua semplicemente a volare!
Non sapevo di questa vicenda per ovvi motivi, però vi capisco quando dite che vi ha impressionato.
Da giovani pensiamo di essere immortali, si pensa di poter fare tutto, solo che poi negli incidenti si rischia la vita, anche banalmente in bici o in moto.
Tu mi dici, "Ti guardi? Sbagli a paragonarti"
Impossibile non ricordare la vicenda e la grande eco che ebbe.
I modelli fanno e disfanno. I santoni del web cianciano.
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