Occhio raga che è inesatto: entrambi gli aerei al WTC andavano sopra i 750 km/h al momento dello schianto, le torri hanno pure dondolato dalla violenza
Il che è corretto per le stime successive agli attentati ma non particolarmente coerente con le capacità strutturali di aerei di linea normali in tutto e per tutto ad altitudine bassissima (200/300 metri, così @FunMBnel è soddisfatto) e dunque con aria tanto densa, dunque qualcosa non quadra. Ripeto, 220 metri al secondo con piloti che non pare avessero mai pilotato aerei tanto grandi. Curioso
Sulla fattibilità materiale del pianificare demolizioni controllate su quella scala di nascosto non saprei. So solo che gli Stati Uniti già sul finire dell'amministrazione Clinton avevano deciso di attaccare l'Afghanistan, dopo l'attentato alla USS Cole (12 ottobre 2000). Il caso vuole che gli si sia presentato il perfetto (letteralmente) casus belli meno di un anno dopo. Che ci sia stata o meno volontà nell'amministrazione Bush nel crearlo non ne ho idea, ma sicuramente fecero ben poco per evitarlo. In questo, Pearl Harbour insegna (si legge poco sui libri di scuola perché non farebbe comodo alla narrazione filoamericana che viene propugnata in ogni dove, ma ci sono prove abbastanza consistenti che Roosevelt e la sua amministrazione fecero in modo che a Pearl Harbour non potessero difendersi). Saluti
Rispetto alle conclusioni del NIST, che potete scaricare dal link che ho inserito in una delle discussioni precedeni, saranno certamente opinabili e metodologicamente parziali, come lo sono quelle (peraltro interlocutorie) dell'articolo che ho postato, che è il sunto di uno studio commissionato a tre ingegneri di tre diverse università. Per il resto non mi pare che le condizioni, che si sono verificate quel giorno, abbiano analoghi antecedenti o posteriori in altri eventi nella storia dell'ingegneria civile o dell'ingegneria dei disastri.
Tra l'altro l'estrema complessità degli scenari relativi alla sola torre7, nessuno dei quali davvero esaustivo, mi lascia molto dubbioso sulla possibilità di pianificare un tale evento...e parliamo del crollo di un singolo edificio del complesso del WTC...
eh, è proprio quello che intendo, devi saper pilotare, a maggior ragione se andavano a 750all'ora.
ancora una volta, sicuramente i terroristi che li hanno pilotati sapevano pilotare un aereo. Centrare a quella velocità un palazzo, per quanto grande sia, non è semplice, con (perché lo devi saper impostare) o senza pilota automatico
Si vis pacem, para bellum.
Io non rimarrei sorpreso se i dirottatori fossero in grado di pilotare un aereo, per quanto in maniera “basilare”. Noto una certa tendenza a sottovalutare le capacità organizzative dei gruppi terroristi. Sì certo, si tratta di persone totalmente invasate, ma che dietro hanno un’organizzazione non indifferente per riuscire a bucare i sistemi di prevenzione occidentali (questo vale per tutti gli attentati, non solo per le torri). Organizzazione che in quel caso prevedeva una certa capacità di pilotaggio…
Atta (AA11), Shehhi (UA175) e Jarrah (UA93) ottenerro tutti e 3 brevetti di volo commerciali prima della fine del 2000 e iniziarono training su simulatori di volo di jet. Atta è stato chiaramente il più freddo, prende la torre Nord perfettamente al centro, Shehhi quasi manca quella Sud, Jarrah era il peggiore e infatti la gestione del volo 93 è orrenda.
Hanjour (AA77) è sempre stato il più dibattuto tra i truthers, ma anche lui aveva una licenza di volo commerciale fin dal 1999. Era un pilota nella media, piaceva a qualcuno e ad altri meno, faceva schifo in inglese ma la FAA non gli hai mai revocato il brevetto e ad agosto 2001 aveva cumulato 600 ore di volo su un simulatore di 737. Al Pentagono peraltro ci sono lampioni divelti che non trovano molta altra spiegazione se non quella delle ali di un aereo che li colpisce; assurda anche la storia di un tizio (o una tizia) che proprio a causa di questi urti si è visto cadere un pezzo di 757 in auto attraverso il tettuccio dell'auto.
Segnalibri