Intanto energia che andrà alle stelle …
“Sopra le nuvole il meteo è noioso”
"Normale"...
Benzina e diesel lo sono già da diverse settimane...
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AUMENTO BOLLETTE DEL 40%/ Le vere ragioni (non dette) dietro la stangata in arrivo
Dall'articolo (premetto che i numeri su cui basa le considerazioni non li conosco e non ne ho la misura per valutarne la fondatezza)
I sacrifici enormi si vedono all’orizzonte. Scaricare sulla fiscalità generale i costi della transizione verde per aiutare i “poveri”, che sono più poveri e più di prima perché questo sogno costa tantissimo per molto tempo, ha conseguenze politiche precise. Nei fatti è un’appropriazione delle risorse e redistribuzione forzata da parte dello Stato, che però non è a saldo zero perché gli idrocarburi sono più efficienti e perché non è nemmeno detto che siano più sporchi. Certo gli italiani difficilmente avranno a che fare con le conseguenze ambientali dell’estrazione dei minerali e delle componenti che finiscono nelle batterie elettriche piuttosto che nei pannelli solari. La strada della transizione ecologica è tracciata e i primi problemi nel nuovo mondo in cui non si può e non si deve cercare gas economico devono essere gestiti mediaticamente dando la colpa ai “mercati internazionali del gas”. Esaurita, per l’ovvia incongruenza temporale, la soluzione “nucleare”, si passa agli 8 giga di capacità rinnovabile da fare ogni anno. Con l’immediato caveat delle solite lungaggini burocratiche che in questo caso forse ci tutelano da scempi paesaggistici senza precedenti. Fare un buco nell’Adriatico e lavorare sull’efficienza dei motori, dei riscaldamenti condominiali con i diesel di ultima generazione che facevano 500mila chilometri a emissioni ridicole invece non si può più. Nemmeno ci si può chiedere quanta energia si sprechi per cambiare la batteria di un’auto elettrica o il parco auto sostituendo vetture che potenzialmente duravano 20 anni. È tutto talmente assurdo che ci viene il dubbio che l’obiettivo di questa transizione ecologica non sia mai stato “ambientale” ma “politico”. Forse siamo pessimisti, ma siccome il conto è arrivato lo scopriremo presto.
Per come la vedo io sarebbe finalmente l'occasione per razionalizzare produzione e consumi (mi riferisco a tutti i campi, fino a quello alimentare).
Probabilmente come al solito avremo paesi vincitori e altri pesantemente sconfitti.
Vediamo da che parte staremo noi
ce ne sarebbe da fare la rivoluzione.......ma noi italiani siamo dei cretini.......facciamo la fine del mondo per un greenpass del cavolo e quando invecie ci raddoppiano tasse e bollette pensiamo alle vacanze al mare o guardiamo il grande fratello vip e la champions...
Riguardo il grano, i problemi sono molto concentrati nel grano duro che serve per produrre la pasta, non una carenza generalizzata. Un problema tutto nostro insomma, negli altri Paesi si sentirà molto meno.
Per l'energia il discorso è più complicato, intanto speriamo che piova da noi visto che la siccità certo non aiuta con l'idroelettrico e ricominci a tirar vento in nord Europa, nel breve termine è difficile fare di più per incrementare la produzione.
Purtroppo c'è una tempesta perfetta di molti fattori, tra cui abbiamo anche un buon esempio dell'inaffidabilità dei combustibili fossili, visto che sono quasi tutti importati e in gran parte da regimi autoritari su cui non si può certo fare affidamento. Se Putin vuole spremerci fino all'ultimo euro può farlo tranquillamente vista la dipendenza totale che abbiamo dal gas russo (e che andrebbe affrontata seriamente, ma ci vorranno anni).
Non sono corretti, l'aumento di costo è solo in parte dovuto alle politiche ambientali e l'articolo è evidentemente pretestuoso.
Però sulla razionalizzazione hai ragione da vendere, peccato che i tempi saranno molto lunghi. Speriamo che aumentando i prezzi si stimolino i giusti investimenti, anche in termini di sicurezza energetica avremmo molto da guadagnare. Non so i vincenti chi saranno, i perdenti invece sono chiarissimi e sono i grossi produttori di gas e petrolio che non potranno più campare solo di quello (e non è un caso che la Russia sparga disinformazione di ogni genere sul web apposta per rallentare la transizione ecologica),
Trovo assurdo dover aspettare che i prezzi volino alle stelle, per rendersi conto della fragilità di un sistema elettrico e di una transizione energetica così sbilanciati verso il gas metano (che la Germania avrebbe volentieri inserito nella tassonomia della finanza sostenibile...).
Inoltre le imprevedibili intermittenze delle rinnovabili aleatorie non aiutano; lo sta dimostrando il nord Europa in questi giorni, e con l'inverno alle porte la situazione potrebbe complicarsi ulteriormente.
Non conoscendo i dati non volevo sbilanciarmi sul giudizio dell'articolo che era chiaramente fazioso (come tutto), ma era un buono spunto.
Sul sole24ore leggevo di aumenti del gas dovuti a mancate manutenzioni di grossi impianti nordafricani causa covid (ed anche qui ci si marcia molto secondo me)
Farò comunque la mia parte. Il contratto della luce del garage verrà chiuso. Consumo reale risibile (dovuto all'alzare e abbassare la serranda quando prendo la macchina), quote fisse assurde che fanno sì che la bolletta del garage sia quasi pari a quella di casa. SOstituirò l'elettricità con l'olio di gomito
P.s. 1 Il problema del grano duro lo risolvo sostituendo la de cecco con la divella.
P.s. 2 per arabi e sodali prevedo un ritorno al medioevo, si stanno già esercitando (parere personale)
Ultima modifica di Gianni78ba; 14/09/2021 alle 21:52
anche in Texas a fine febbraio 2021 sono rimasti al buio e al freddo “grazie” al peso via via crescente delle energie rinnovabili, al loro contributo alla rete in termini di … intermittenza, nel caso sembra per le pale gelate. E grazie ad una infrastruttura obsoleta che avrebbe dovuto essere rinnovata e adeguata prima di percorrere la via della salvazione indicata dal Dio Vento e dal Dio Sole.
Cascend: Data Shows Wind-Power Was Chief Culprit Of Texas Grid Collapse | ZeroHedge
la generazione a gas è intervenuta massicciamente a compensare il crollo di quella eolica, aumentando la propria quota di produzione del 400% prima di perdere parte di quella potenza extra, proprio a causa della mancata winterizzazione delle linee di trasporto.
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