Originariamente Scritto da
Gianni78ba
CHIUDE COSì
As moving to net-zero will imply ever-growing electricity demand, investors will not have to worry about overinvesting in low-carbon power systems. At EU level, the prompt approval and implementation of the ‘Fit for 55’ package would thus represent a more structural solution to avoid future energy-price spikes and ensure an orderly transition from brown to green.
Lo stesso discorso credo sia valutato riguardo l'approvvigionamento delle terre rare.
La stessa Unione Europea, che importa il 98% del suo fabbisogno di terre rare dalla Cina, ad inizio settembre ha reso pubblico il Piano di Azione per aumentare l’autonomia strategica e diminuire la sua dipendenza da Pechino. Oltre a incoraggiare progetti di riciclo, la Commissione Europea si è detta favorevole ad aumentare partenariati strategici con i Paesi africani così da assicurare all’Unione una diversificazione dell’approvvigionamento dei minerali strategici.L’importanza incrementale delle terre rare e dei minerali per l’industria tecnologica nel prossimo futuro potrebbe determinare in maniera decisiva alcune tendenze politiche, economiche e securitarie internazionali nel prossimo futuro. Infatti, il posizionamento all’interno del mercato globale dei minerali per lo sviluppo dell’high tech appare fondamentale sia per la promozione ed il sostegno dell’industria ad alta tecnologia nazionale sia per condizionare le capacità tecnologiche degli altri Stati competitor.Oggi, la Cina appare disporre ancora di una posizione privilegiata e dominante, garantita dalla ricchezza dei giacimenti nazionali, dall’efficienza dell’industria di raffinazione delle terre rare e dalla presenza in Africa. Nel breve e medio periodo è difficile immaginare una significativa perdita del primato cinese in questo comparto dell’economia. Per Pechino le terre rare sono una questione di sicurezza nazionale e la base rinunciabile per i progetti di trasformazione economica del futuro. Anche la Russia, nonostante non disponga della potenza di fuoco cinese nel settore dell’alta tecnologia, vuole sfruttare il proprio expertise nell’industria mineraria per affiancare Pechino quale attore preminenti nel mercato delle terre rare. Mosca, esattamente come Pechino, intende sviluppare una strategia a doppio binario basata sulla promozione e sullo sviluppo tanto delle ricchezze nazionali quanto di quelle africane.Se Russia e Cina riuscissero, complessivamente, ad assorbire e controllare la maggior parte delle risorse strategiche per lo sviluppo tecnologico, gli altri Paesi potrebbero trovarsi nella svantaggiosa situazione di subire la vulnerabilità da dipendenza esterna, come già avviene, per esempio, nel campo dell’energia tra Stati produttori e Stati importatori. In questo contesto, non è assolutamente da escludere che Russia e Cina possano decidere di “militarizzare” le terre rare ed usarle come strumento di pressione politica e deterrenza economica, come avvenuto nel caso, per esempio del gas in Europa o delle terre rare in Giappone.E’ proprio la necessità di evitare questo scenario che ha spinto Stati Uniti ed Unione Europea ad avviare una riflessione critica sulla diversificazione delle forniture di terre rare, aumentando l’attenzione verso le opportunità e le risorse africane. Tuttavia, Mosca e Pechino sono presenti nel continente africano già da tempo e, verosimilmente, non vorranno dilapidare il vantaggio acquisito
La dimensione geopolitica della corsa alle terre rare - Ce.S.I. - Centro Studi Internazionali
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