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Risultati da 51 a 60 di 155
  1. #51
    Brezza tesa L'avatar di Turgot
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    Predefinito Re: Costo materie prime, trasporti e difficoltÃ* economia occidentale

    Citazione Originariamente Scritto da verza81 Visualizza Messaggio
    Quel +40% è sul costo energia consumo effettivi o totale?
    Perchè se fosse nel primo caso, ok rompe, ma è veramente irrisorio sul costo complessivo della bolletta (20% circa nel mio caso).
    Ho trovato questo:
    Ma in bolletta il “costo della materia prima energia” è solo una delle componenti, assieme a una serie di voci che vanno dagli oneri di sistema (tra cui gli incentivi per le rinnovabili) ai costi di trasporto, alle spese di smantellamento del nucleare fino alle varie accise. Quello che potrebbe aumentare del 40% pesa a sua volta per fra il 40% e il 50% (a seconda dei consumi complessivi annui e della potenza impegnata) sul totale della bolletta. Su un prezzo medio di circa 0,22 centesimi a kWh si potrebbe passare perciò a ridosso dei 0,26-0,27 centesimi. Non poco, ma circa la metà di quel 40% paventato dal ministro.

    Probabilmente Cingolani ha calcato la mano sui prossimi rischi di stangata per dare più forza al passaggio successivo.
    Da: "Bolletta elettrica piu 40%". Ma Cingolani sbaglia i conti - Vaielettrico

    Those who are not shocked when they first come across quantum theory cannot possibly have understood it. (N.Bohr, 1952)

  2. #52
    Uragano L'avatar di Alessandro(Foiano)
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    Predefinito Re: Costo materie prime, trasporti e difficoltÃ* economia occidentale

    In Europa l'aumento delle tariffe elettriche è imputabile anche alle speculazioni finanziarie in corso nel mercato delle emissioni (ETS)CO2:

    Prezzi CO2 - Sendeco2

    Prezzi della CO2, con la riforma dell'ETS in arrivo si va verso 85-100 euro a tonnellata | QualEnergia.it


    Un paradosso visto che l'Europa non emette quanto la sola Cina:

    Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 16/09/2021 alle 12:23

  3. #53
    Brezza tesa L'avatar di Turgot
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    Predefinito Re: Costo materie prime, trasporti e difficoltÃ* economia occidentale


    Those who are not shocked when they first come across quantum theory cannot possibly have understood it. (N.Bohr, 1952)

  4. #54
    Vento fresco L'avatar di lothar
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    Predefinito Re: Costo materie prime, trasporti e difficoltÃ* economia occidentale

    L'esplosione dei prezzi energetici è una follia totale. Speriamo si rientri nei ranghi altrimenti salta tutto il sistema produttivo, altro che covid. Il gas sta girando a un prezzo per il prossimo inverno di 5/6 volte quello dello scorso (per ora), se solo fa un inverno appena freddino con gli stoccaggi gas ai minimi da diversi anni, voglio vedere come ce la caveremo.
    Pietro

  5. #55
    Burrasca L'avatar di wtrentino
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    Predefinito Re: Costo materie prime, trasporti e difficoltÃ* economia occidentale

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    In realtà quelli più avveduti stanno utilizzando i proventi del petrolio per ridurre la loro dipendenza energetica dal petrolio stesso.
    Campione del mondo in materia è la Norvegia (che non è araba ) che produce praticamente tutta l'energia con l'idroelettrico (rinnovabile quindi) e si arricchisce (a cominciare dal fondo sovrano) vendendo al resto del mondo petrolio e gas.
    Che più o meno è quello che stanno facendo progressivamente paesi come emirati arabi e soprattutto Arabia Saudita… (da quel poco chhe ho letto/visto in giro eh, magari è una boiata)

  6. #56
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
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    Predefinito Re: Costo materie prime, trasporti e difficoltÃ* economia occidentale

    Citazione Originariamente Scritto da Turgot Visualizza Messaggio
    Sbaglierà anche i conti, ma magari qualcuno inizierà a chiedersi se nel 2021 non sia magari ora di investire sul nucleare? O siamo ancora ridotti alla favola che le centrali siano iper-rischiose, che "le scorie dove le mettiamo !!1!1!1!", che è troppo costoso (anche questo palesemente falso)?

    Ieri leggevo un articolo sulla gazzetta di Mantova dove si titolava: "torna l'incubo del nucleare". Mi stava letteralmente salendo il crimine a pensare ai disastri che fa la disinformazione dei sedicenti giornalisti in questo Paese
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  7. #57
    Uragano L'avatar di Alessandro(Foiano)
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    Predefinito Re: Costo materie prime, trasporti e difficoltÃ* economia occidentale

    Alla pari con i sedicenti giornalisti che criminalizzano il combustibile fossile che grazie all'innovazione inquina meno di ieri e emette sempre meno..

  8. #58
    Vento fresco L'avatar di lothar
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    Predefinito Re: Costo materie prime, trasporti e difficoltÃ* economia occidentale

    Citazione Originariamente Scritto da Friedrich 91 Visualizza Messaggio
    Sbaglierà anche i conti, ma magari qualcuno inizierà a chiedersi se nel 2021 non sia magari ora di investire sul nucleare? O siamo ancora ridotti alla favola che le centrali siano iper-rischiose, che "le scorie dove le mettiamo !!1!1!1!", che è troppo costoso (anche questo palesemente falso)?

    Ieri leggevo un articolo sulla gazzetta di Mantova dove si titolava: "torna l'incubo del nucleare". Mi stava letteralmente salendo il crimine a pensare ai disastri che fa la disinformazione dei sedicenti giornalisti in questo Paese
    La risposta è no, non conviene, soprattutto in questa fase storica e soprattutto all'Italia. Comunque è una precisa parte politica che ne fa una questione di principio e non vuole nemmeno sentire nominare la parola, inutile prendersela coi giornalisti che hanno 0 competenze.
    Pietro

  9. #59
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
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    Predefinito Re: Costo materie prime, trasporti e difficoltÃ* economia occidentale

    Citazione Originariamente Scritto da lothar Visualizza Messaggio
    La risposta è no, non conviene, soprattutto in questa fase storica e soprattutto all'Italia. Comunque è una precisa parte politica che ne fa una questione di principio e non vuole nemmeno sentire nominare la parola, inutile prendersela coi giornalisti che hanno 0 competenze.
    Ma ci mancherebbe, meglio continuare a inquinare con i combustibili fossili no? Perchè l'alternativa al nucleare ad oggi è solamente quella di fatto. Le altre energie alternative in essere non arrivano a coprire l'intero fabbisogno energetico italiano.
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  10. #60
    Vento moderato L'avatar di Gianni78ba
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    Predefinito Re: Costo materie prime, trasporti e difficoltÃ* economia occidentale

    Citazione Originariamente Scritto da wtrentino Visualizza Messaggio
    Che più o meno è quello che stanno facendo progressivamente paesi come emirati arabi e soprattutto Arabia Saudita… (da quel poco chhe ho letto/visto in giro eh, magari è una boiata)
    Se ti riferisci al Saudi Vision 2030 ci sono tutte le probabilità che faccia la fine della Cassa per il Mezzogiorno a mio parere.
    Al momento tutta fuffa.
    Esempio di analisi che condivido:
    The Stalling Visions of the Gulf: The Case of Saudi Arabia’s Vision 2030 | The Washington Institute
    Vision 2030 offers a case study of the dynamics and weaknesses of Visions in the Gulf. While offering a spectacular façade, they tend to deliver few tangible economic results. Productivity in the Gulf is flagging, unemployment and government deficits are becoming endemic. If the region wants to stick the landing in the post-oil world, it needs to abandon its futile quest for megaprojects, immense military spending, and the focus on low-productivity, high-volatility industries like tourism. It must instead lean into its regional competitive advantage in higher education and research.
    In good Vision tradition, spectacular infrastructure announcements form the core of the program. Chief among these megaprojects is NEOM, a gargantuan planned city larger than all of Kuwait, with a special economic zone that is supposed to focus on biotech, robotics, and green energy. The plan also includes “The Line,” a 170km long city within NEOM for 1 million inhabitants.It should come as no surprise, though, that NEOM is quickly becoming a city of salt, just like many other such megaprojects. Like its regional rivals, Saudi Arabia already has a history of abandoned megaprojects that primarily serve as just another grave for billions of infrastructure investments: 2006’s “Economic Cities Program,” a predecessor to the current Vision, was meant to house 4.5 million inhabitants by 2020 and to diversify the economy. But the projects have since stalled and today, the program’s flagship, “King Abdullah Economic City” (“KAEC”), has just 4,000 inhabitants.
    The conservative norms have also made it difficult to attract the foreign workforce needed for its economic transformation. The government is trying to better attract and retain foreign laborers. It recently relaxing its kafala (work sponsorship) system, which prevents migrant workers from, among other things, opening bank accounts, changing jobs, or leaving the country without permission of their kafeel (sponsor). At the same time, the tawteen (“nationalization” policies, locally called “Saudization” or nitaqat) policies show little effect to stem the “youth bulge” – 67% of the population are below the age of 35 and youth unemployment is at 29%.

    Beyond domestic issues, Saudi Arabia is running up against stiff economic competition in the GCC, including in areas like megaprojects, finance, and tourism, with the main rival being the UAE. As mentioned above, Riyadh is trying to displace Dubai as the region’s finance hub. Another telling example is Saudi Arabia’s Jeddah Tower, which aimed to surpass the Burj Khalifa as the world’s tallest building. The beginning of construction in Jeddah was soon followed by work on the Dubai Creek Tower, a secretive project of unknown final height and remarkably little usable space. Dubai Creek Tower was put on hold shortly after Jeddah Tower and seems to only serve as the city’s ace up the sleeve in order to deny Jeddah’s world record attempt and keep the title of the “world’s tallest building” in Dubai.

    Another problem that is endemic in the region is institutional uncertainty or policy volatility, which is characterized by sudden, vague government announcements that are not backed up by actual policies. When policies do appear, their implementation and enforcement are erratic and often dependent on wasta (connections and nepotism). MI ricorda qualcosa

    QUESTA INVECE METTE TUTTO IN PROSPETTIVA:

    By moving from fossil fuels to high-tech, the Gulf will transform from big fish in a shrinking pond to small fish in an expanding pond: the GCC will have to measure up against global competitors like South Korea, which has about the same GDP and population, along with 14 companies in the Fortune Global 500 – including tech leaders Samsung and LG, and automotive giants Hyundai and Kia. The Gulf, meanwhile, has only one company on that list: Saudi Aramco, the state-owned oil corporation. (Saudi Aramco che è la più grande società petrolifera del mondo ha un quinto scarso attualmente della capitalizzazione di mercato di Apple).

    The most fundamental ingredient for prosperity, though, remains good governance and good institutions. As long as the region suffers from a lack of transparency and consistency in its policies, there is little hope for durable progress. La cassa per il Mezzogiorno ha prodotto dagli anni 50 pochi risultati in mezzo a "giganteschi appalti ed altre iniziative statali i quali finivano per creare enormi infrastrutture che non avrebbero trovato un'applicazione pratica perché estranee alle realtà economiche del Sud, o perché rimaste incompiute, e che vennero definite con l'espressione cattedrali nel deserto."
    Il vero problema degli arabi è però che come scritto sopra passeranno da "big fish in a shrinking pond to small fish in an expanding pond" cosa che io definisco sindrome dei 50 pollici, cioè se sei abituato a guardare la tv sul 50 pollici tornare indietro è impossibile e ciò renderà a mio parere ugualmente impossibile fare quello che bisogna fare, cioè passare da investimenti che vedrebbero il beneficio per le generazioni future a scapito dei privilegi e della vanagloria di quella attuale. Per me è più probabile che nel 2030 si abbia una nuova piccola glaciazione.

    Norway, for example, is one of the few countries to cope with so-called "Dutch disease" (overreliance on a single economic sector) through the country’s strong productivity, with some of the world’s highest GDP per capita and welfare standards. But if Saudi Arabia wants to avoid disaster, Mohammed bin Salman’s next interview must be different: instead of spending on improbable vanity megaprojects and the military in the face of growing fiscal constraints and a regional rat race, the focus needs to shift towards the kingdom’s competitive advantage, education and research. The trust of international business needs to be re-won through less institutional and political uncertainty, and more transparency and accountability. The biggest challenge remains the softening of ultraconservative social norms without alienating conservative citizens.

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