Domanda:
Sarebbe favorevole a tornare al nucleare in Italia?
Risposta:
Sì, rinunciarci è stato un errore 31,0%
Sì, ma solo quando saranno disponibili nuove piccole centrali di nuova
generazione 20,0%
No, abbiamo sbagliato a rinunciarvi ma ora tornare indietro sarebbe troppo
costoso 5,7%
No, i rischi sono troppo grandi, meglio puntare su altra energia pulita 39,7%
Non so/non intendo rispondere 3,6%
Le decisioni son belle perchè poi quando ci sbatti il muso si cambiano.
Comunque si può effettivamente anche andare avanti così, basta non lamentarsi delle bollette o di aver mancato i target di emissione...
E poi voglio vedere se per raggiungerli verrano proposti i black-out come reagirà "la gente".
Ultima modifica di FunMBnel; 30/09/2021 alle 10:27
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Mettiamo 7 anni? Ne avremmo più che abbastanza per rispettare i target dei tagli che ci siamo dati; cosa che non riusciremo a fare investendo sulle sole rinnovabili + accumulo; è notizia di qualche giorno fa del mega progetto di accumulo elettrico non ricordo manco dove; mega in termini di accumulo e di costo in grado di garantire corrente ad una media città per 3 ore.
E adesso pensiamo ad un'estate modello 2003...
Costano molto? Di immobilizzazione iniziale di sicuro. Ma poi recupera col tempo.
Come sempre bisogna guardare a medio e lungo termine e non essere preda di furori ideologici e delle elezioni della settimana prossima...
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27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
E finirà che ci venderanno l'energia, come fa già oggi la Francia, per fare un esempio a caso, guadagnandoci 2 volte.
Ma nonostante tutto non sono completamente pessimista: basta che il prezzo del gas continui sulla traiettoria attuale e secondo me molte "convinzioni politiche" son destinate a cambiare...
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27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Rinnovo, con me porta aperta spalancata sul nucleare, non avrei alcun problema ad avere una centrale a 100m da casa. tanto se succede qualcosa che siano 100m o 100km non cambia un tubo
Scherzi a parte, a letteralmente 25m da casa ho un'azienda che stocca abusivamente rifiuti tossici (amianto, batterie di auto etc, in piena zona residenziale dunque in totale divieto per prescrizioni vigenti, palesemente collusa con l'Ndrangheta a tal punto che il ricorso lo ha vinto al tar della Calabria.... e minacciando fisicamente chi li ha denunciati...), quindi il problema di eventuali centrali nucleari in Italia sarebbe VERAMENTE l'ultimo
Il rammarico è che fossimo partiti 40 anni fa, adesso saremmo su un altro pianeta, ma anche nel 2011....
Se si deve fare, che si faccia in fretta, son stufo di dibattiti politici INUTILI lunghi decenni su una questione dove non è permesso avere un parere: il nucleare è VANTAGGIOSO punto, sotto tutti gli aspetti.
Poi, portandola sulla banalità solita, non vogliamo il nucleare vicino a casa ma compriamo letteralmente l'energia prodotta in centrali nucleari a pochi km dal confine. solo l'Italia può ridicolizzarsi tanto
Si vis pacem, para bellum.
Considerato che nella storia del nucleare civile conseguenze per le persone ci son state in 2 casi io vivrei molto più sereno con una centrale nucleare vicino casa che non a porto Tolle.
Il rammarico è che in Italia le cose si fan sempre con la pancia anzichè con la testa, come dimostrano i momenti dei 2 referendum in materia (che peraltro non vietano la costruzione di centrali se ricordo bene).
E il risultato è che le nostre aziende collaborano a costruire centrali all'estero, guadagnando all'estero e facendo guadagnare all'estero.
Perchè noi siamo quelli furbi.
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In realtà almeno nella mia zona non è così. C'è più ferro nei muri della mia casa che in una nave della fincantieri.
Comunque era giusto per dire che ragionare di rischio nucleare zero o se vogliamo anche basso con situazioni di questo tipo ad un passo dal confine (quando in Italia abbiamo aree a bassissimo rischio per nuove centrali) è un pò come nascondere la testa nella sabbia.
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