di fatto però c'è litio per soddisfare un quinto della domanda mondiale. litio che grazie agli investimenti cinesi verrà estratto a breve. già l'anno prossimo le quantità che hai postato saranno obsolete.
che lo abbiano o no, come detto, cambia poco ai fini di quello che ho detto. ovverosia che la Cina ha investito tanto sull'elettrico anche perché raffina il 65% del litio a livello planetario.
non è una critica nei loro confronti, anzi, bravi loro ma, di fatto, è una delle motivazioni principali insieme a quella che c'ha visto lungo e bene.
siamo noi poco lungimiranti.
Si vis pacem, para bellum.
Saudi Aramco, il più grande petroliere del mondo, ha annunciato un piano a 3-5 anni per avviare la produzione di litio, fondamentale per le batterie degli EV, sintetizzandolo nei suoi giacimenti petroliferi. La Cina controlla attualmente circa due terzi del mercato del litio e l'eccesso di offerta ha finora trascinato i prezzi al ribasso.Gli Arabi sono impegnati anche su progetti per il nichel e la grafite (sintetizzati nel processo di raffinazione del petrolio). Giustamente cercano di non farsi tagliare fuori dal rischio conversione parco auto. Materiali, tecnologia, intrattenimento e turismo sono le aree di attività scelte come diversificazione dall’industria petrolifera.
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Il cobalto invece?
Se mi piace il ruolo del cacciatore e della lepre? Se c'è uno davanti è normale che gli altro lo inseguano. E' come il gioco di guardia e ladri, i ladri scappano e le guardie inseguono...
La Cina non ha investito sull'elettrico perché raffina il litio, al contrario raffina tanto litio perché hanno investito sull'elettrico e di conseguenza hanno costruito tutta la filiera produttiva per supportarne l'espansione.
Sullo Zimbabwe vedremo dove arrivano, nella corsa al litio parteciperanno in tanti e non sono propriamente il massimo della stabilità come paese...
Si vis pacem, para bellum.
Siamo ancora nella fase early adopting (più o meno) e, inutile far finta che così non sia, la tecnologia ha ancora dei limiti. Quindi in realtà il dato cinese IMVVHO va oltre ogni più rosea previsione (non a caso sono in anticipo; poi magari non si smuoveranno da queste percentuali per 5 anni, ma intanto...).
Andiamo oltre anche la fase di dover spiegare le battute allora...
E infatti mica si discutono i numeri: quelli son difficili da falsificare.
In compenso un articolo che commenta le derivate seconde, di breve termine per giunta, va di diritto nel pattume.
Oddio... Se l'incentivo rende una BEV o una PHEV più economica all'acquisto di una motorizzazione tradizionale a parità di tutto il resto si spiegano i numeri.
E' così?
Chi comprerà ancora ICE fra 10 anni? mi verrebbe prima da chiedere a che punto sarà arrivata la tecnologia Bev fra 10 anni?
Tra il dire e il fare c'è sempre di mezzo più di un mare... Ma se un po' delle cose che si sentono sulle batterie si avverano tra 10 a comprare non elettrico saranno rimasti solo quelli le cui carenze infrastrutturali rendono di fatto impossibile l'utilizzo. E visto che la corrente elettrica l'abbiamo inventata e trasportata da un po' spero siano pochi.
Ma abbiamo tempo per riparlarne, si spera.
Dal punto di vista dei costi che le varie transizioni ecologiche non fossero gratis lo si sapeva. Non a caso di queste cose se ne parla nella parte ricca del mondo.
Chi ha pensato che la domanda di auto fosse del tutto anelastica al prezzo ha fatto male i conti. Primo perchè oltre un certo limite non può esserlo e secondo perchè il progresso del trasporto pubblico nelle grandi città lo fa diventare un bene superfluo per gran parte dell'anno. Non sarà indolore, ma mi sa che devono cominciare a farsene una ragione. A meno che il progresso tecnologico non renda l'auto del futuro un bene particolarmente economico (ma nel caso è un futuro remoto).
Ultima modifica di FunMBnel; 20/01/2025 alle 15:53
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
10 anni fa forse solo Tesla aveva osato pensare alle auto a batteria.
A fine 2024 in Cina siamo vicini, come abbiamo visto, al 50-50 tra ICE pure ed elettrificati.
Siccome la Cina non è stata invasa dai marziani e, per giunta, è guidata in un modo che non è esattamente l'ideale per il progresso del mercato (diciamo eufemisticamente così) come hanno fatto? Certo... A suon di incentivi. Ma visto che noi sussidiamo ancora le fonti fossili diciamo che avremmo un serbatoio () a cui attingere.
Ammesso e non concesso che sia distrutto, dare la colpa alla politica fa sempre bene, specie quando piove, ma il problema non lo risolve.
Forse se noi avessimo deciso di puntare sull'auto a carbone in Cina l'elettrico non sarebbe arrivato dov'è? Ne dubito. E il problema ce lo avremmo tal quale ragionando in termini temporali non elettorali...
Se stiamo ancora a discutere su quanto e soprattutto dove inquinino le auto a batteria rispetto a quelle tradizionali direi che possiamo anche tornare a parlare di derivate seconde assieme a certi editorialisti di 4R.
Sul fatto che le ibride invece sia un mezzo di transizione (quanto lunga è da vedere) invece credo siano tutti concordi.
Il punto di arrivo è sicuramente quello, ma non ricordo una nuova tecnologia che sia stata immediatamente fruibile per tutti. Poi se parliamo di una roba nuova che sfida un fenomeno di massa che ha un secolo di storia campa cavallo.
E' sempre costata come una Golf e infatti si è visto.
Se pretendi di fare un prodotto "di lusso", ma non riesci a convincere che sia di lusso finisce malino; e così se vuoi lanciare una moda che poi moda non diventa.
Per carità... Ma la novità in questo dove sarebbe? Non è che abbiamo iniziato a far figli, ad avere hobby o a non avere tutta questa abbondanza di garage da quando Musk ha fondanto Tesla.Certo... Oggi gli hobby possibili sono tanti, alcuni dei quali particolarmente costosi (dedicata a quelli che si stava meglio 60 anni fa, con un'auto ogni millemila persone, le ferie estive come massimo, perchè unico, momento di svago, viaggi impossibili se non eri un Rockfeller e il cesso fuori di casa).
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