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  1. #331
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Auto elettriche, ibride mild e plug in, parliamone

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Sì, tendenzialmente quei determinati punti son quelli senza vento.
    In effetti sul bellissimo orizzonte della pianura padana di sicuro non darebbero fastidio al panorama, peccato che il vento sia qualcosa che non esiste.
    Ergo vanno piazzate dove il vento c'è e non c'è nulla di meglio dei parchi eolici offshore o dei crinali collinari/montuosi. Ovvero dove esiste un panorama da guardare.
    Non sono contro i parchi offshore, ma c'è bisogno di collocarli in punti dove l'impatto paesaggistico sia minimo o assente.
    Nel caso del canale d'Otranto basterebbe piazzarle a qualche decina di km dalla costa e non a 8-12 km...

  2. #332
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Auto elettriche, ibride mild e plug in, parliamone

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Non sono contro i parchi offshore, ma c'è bisogno di collocarli in punti dove l'impatto paesaggistico sia minimo o assente.
    Nel caso del canale d'Otranto basterebbe piazzarle a qualche decina di km dalla costa e non a 8-12 km...
    Così facendo per riduci l'effetto delle brezze e ti affidi solamente al sinottico.
    Se c'è ed è stabile ovviamente non è un problema.
    Altrimenti può diventarlo.
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  3. #333
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Auto elettriche, ibride mild e plug in, parliamone

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Così facendo per riduci l'effetto delle brezze e ti affidi solamente al sinottico.
    Se c'è ed è stabile ovviamente non è un problema.
    Altrimenti può diventarlo.
    Sinceramente me ne interessa ben poco se l'impatto paesaggistico deve essere rovinoso.
    In ogni caso nel canale d'Otranto non dovrebbero esserci particolari problemi, i periodi di calma di vento sinottico esistono ma non sono così lunghi.

  4. #334
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    Predefinito Re: Auto elettriche, ibride mild e plug in, parliamone

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Io la penso più come te che come @jack9, però ho voluto ribadire che si deve fare quel che si deve fare in maniera proporzionale a quelle che sono le nostre disponibilità.
    Io sono favorevole ad una gestione "intellettuale" della faccenda, che sia gestita cioè da scienziati ed esperti (così come ero favorevole ad una simile gestione durante la fase d'emergenza del Covid), cui la politica deve rendere conto nelle sue azioni. Quindi se i calcoli sono stati fatti si proceda (non ero ironico quando ho parlato in quel modo!).

    E' da dire che non sono favorevole all'usare le energie rinnovabili per sostituire totalmente i combustibili fossili, le quali per produrre la quantità di energia oggi ricavata dai combustibili fossili richiederebbero ampie superfici da utilizzare allo scopo. Questo a volte diventa fastidioso, come il parco eolico che è progettato al largo del Salento nel canale d'Otranto per il 2030 e che finirà per inquinare il paesaggio (io sono contrario per questo motivo, so che è un motivo sciocco, ma per me non lo è vedere deturpato l'orizzonte del mare e, più a sud verso Otranto, la visione dei monti albanesi che da secoli sono motivo di fascino per chi abita il Salento).
    Si dovrebbe puntare sul nucleare, ma in Italia ogni dibattito è precluso per paure ataviche e ingiustificate.


    Detto questo, mi spiace che tu ritieni 10 giorni di caldo "intollerabili" e motivo di insofferenza, perchè dovremo farci l'abitudine. Anche smettendo di emettere tra 20/30 anni le nostre estati saranno simili a quelle degli ultimi anni fino alla nostra morte (anzi, peggioreranno). Certo, si deve evitare un ulteriore schifo, ma al tempo stesso dobbiamo accettare questo cambiamento e studiare modi per sopravvivere anzichè arrabbiarsi (inutilmente).
    Dove ho scritto intollerabili?

    Sofferenza sicuro, la mia stazione non scende sotto i 24 gradi dal 17 luglio, non sono giornate piacevoli specialmente se devo stare a Roma, dormo malissimo e mi sento spossato h24. Qui si viaggia a livelli record da meta maggio in poi (con record di media mensile sia a giugno sia probabilmente a luglio e record assoluti battuti o sfiorati), spero vivamente che non si arrivi mai ad avere simili mostruosità come media di lungo periodo (e se ci si da una mossa si può evitare, anche se di sicuro ne vedremo ancora tante e anche peggio di così).


    Sulla tecnocrazia non condivido, in democrazia il primato è sempre della politica, gli scienziati possono indicare le conseguenze delle nostre azioni (come quelle sul clima) ma gli obiettivi sono sempre definiti a livello politico.
    Quando si parla di trasformazioni economiche e tecnologiche poi non si può pianificare nel dettaglio, saranno una miriade di interventi da parte delle imprese e dei singoli individui a definire concretamente le soluzioni. Pensare di "fare i calcoli e procedere" significa ignorare il livello di complessità del problema e delle innumerevoli diverse possibili soluzioni. Dipende tutto da quanto sei disposto a spendere equi soluzioni si considerano accettabili.


    L'intervento dello stato serve soprattutto a indirizzare le scelte delle imprese, se imponi di passare all'elettrico entro il 2035 tutti i produttori di automobili organizzeranno di conseguenza i loro investimenti di ricerca e sviluppo, allo stesso modo i produttori di energia elettrica sapranno di poter contare su quel mercato e faranno investimenti per soddisfare quella domanda. Ma quali risultati porteranno questi investimenti non lo sa nessuno, si andrà per approssimazioni successive.


    Allo stato attuale delle conoscenze questa è una traiettoria plausibile, poi ci sarà da prendere una lunga serie di decisioni politiche ad esempio sul nucleare, ma più o meno per tutte le scelte di produzione di energia sono soggette a vincoli pubblici in vario modo, quindi sempre alla politica si torna.

  5. #335
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Auto elettriche, ibride mild e plug in, parliamone

    Citazione Originariamente Scritto da snowaholic Visualizza Messaggio
    Dove ho scritto intollerabili?
    Infatti l'ho messo tra virgolette.

    Sofferenza sicuro, la mia stazione non scende sotto i 24 gradi dal 17 luglio, non sono giornate piacevoli specialmente se devo stare a Roma, dormo malissimo e mi sento spossato h24. Qui si viaggia a livelli record da meta maggio in poi (con record di media mensile sia a giugno sia probabilmente a luglio e record assoluti battuti o sfiorati), spero vivamente che non si arrivi mai ad avere simili mostruosità come media di lungo periodo (e se ci si da una mossa si può evitare, anche se di sicuro ne vedremo ancora tante e anche peggio di così).
    Non so sinceramente se diventerà media di lungo periodo, ma è probabile che qualunque intervento si esegua saranno frequenti settimane intere con medie del genere tra qualche decennio. Quindi non si può evitare uno scenario di sofferenza estiva, intendo questo, si può solo evitare peggiori (cosa che comunque farà, ma si spera di evitare il "peggio del peggio").
    Stando al trend attuale (che porterebbe a +3° dalla preindustriale nel 2100) credo spannometricamente che l'Italia avrà medie da estate 2003 per fine secolo.

    Sulla tecnocrazia non condivido, in democrazia il primato è sempre della politica, gli scienziati possono indicare le conseguenze delle nostre azioni (come quelle sul clima) ma gli obiettivi sono sempre definiti a livello politico.
    Quando si parla di trasformazioni economiche e tecnologiche poi non si può pianificare nel dettaglio, saranno una miriade di interventi da parte delle imprese e dei singoli individui a definire concretamente le soluzioni. Pensare di "fare i calcoli e procedere" significa ignorare il livello di complessità del problema e delle innumerevoli diverse possibili soluzioni. Dipende tutto da quanto sei disposto a spendere equi soluzioni si considerano accettabili.
    Ho preso per riferimento quanto accaduto col Covid, periodo durante il quale non mi sembra ci sia stata una tecnocrazia, ma un dialogo convinto e necessario tra esperti del settore e autorità politiche. E' quanto auspico avvenga, con la democrazia che agisca informata e guidata dal team di esperti, perchè sappiamo bene come la politica può anche portare a scelte "di pancia" che vanno in tutt'altra direzione (periodo Trump in USA, ad esempio).

    Quando ho parlato di "fare calcoli e procedere" era un'evidente semplificazione per dire che non ho nulla in contrario ai cambiamenti necessari da effettuare anche in tempi "drastici", purchè però questi siano fattibili in termini di impatto sull'economia e sulla popolazione e non siano destruenti nel breve termine.

    L'intervento dello stato serve soprattutto a indirizzare le scelte delle imprese, se imponi di passare all'elettrico entro il 2035 tutti i produttori di automobili organizzeranno di conseguenza i loro investimenti di ricerca e sviluppo, allo stesso modo i produttori di energia elettrica sapranno di poter contare su quel mercato e faranno investimenti per soddisfare quella domanda. Ma quali risultati porteranno questi investimenti non lo sa nessuno, si andrà per approssimazioni successive.
    Su questo concordiamo.

  6. #336
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    Predefinito Re: Auto elettriche, ibride mild e plug in, parliamone

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Io ho visto una simulazione paesaggistica di come sarebbe quel parco eolico in mezzo al mare da Brindisi. Un pugno in un occhio, cancellerebbe la vista dell'orizzonte marino (e dei monti albanesi, nelle rare occasioni in cui si vedrebbero) su tutto il settore a sud. Da Otranto l'impatto sarebbe ancora peggiore.

    Dico io: una soluzione migliore di quella non si riusciva a trovare? O almeno farle meno alte, così da non essere talmente impattanti sull'orizzonte?
    Il problema è che l’eolico offshore è l’unica rinnovabile intermittente che abbia un capacity factor degno in Italia, e i progetti vengono continuamente bocciati da anni. È successo anche davanti al porto di Genova, è successo nel canale di Sicilia (all’unanimità, per la tutela dei beni sottomarini…). Ma ad esempio anche la centrale geotermica dell’Amiata.
    È un problema che quindi non riguarda soltanto l’energia nucleare, ma va oltre il mondo energetico: lo abbiamo visto con l’Alta Velocità, con la TAV, con i termovalorizzatori e ci sono una miriade di casi simili. E la conseguenza è il rallentamento della transizione energetica.

    Riguardo all’altezza delle pale eoliche, probabilmente il design è quello e non è possibile fare molto. Bisogna sempre però considerare l’alternativa a quel parco eolico, e che purtroppo non sempre esiste, specie in un paese in cui l’idroelettrico è praticamente saturo e con il geotermico sarà difficile ricavarci più di qualche centinaio di MW.

  7. #337
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    Predefinito Re: Auto elettriche, ibride mild e plug in, parliamone

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Sinceramente me ne interessa ben poco se l'impatto paesaggistico deve essere rovinoso.
    In ogni caso nel canale d'Otranto non dovrebbero esserci particolari problemi, i periodi di calma di vento sinottico esistono ma non sono così lunghi.
    Fa molto NIMBY, ma tant'è...
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  8. #338
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    Predefinito Re: Auto elettriche, ibride mild e plug in, parliamone

    Citazione Originariamente Scritto da MarcoSarto Visualizza Messaggio
    Il problema è che l’eolico offshore è l’unica rinnovabile intermittente che abbia un capacity factor degno in Italia, e i progetti vengono continuamente bocciati da anni. È successo anche davanti al porto di Genova, è successo nel canale di Sicilia (all’unanimità, per la tutela dei beni sottomarini…). Ma ad esempio anche la centrale geotermica dell’Amiata.
    È un problema che quindi non riguarda soltanto l’energia nucleare, ma va oltre il mondo energetico: lo abbiamo visto con l’Alta Velocità, con la TAV, con i termovalorizzatori e ci sono una miriade di casi simili. E la conseguenza è il rallentamento della transizione energetica.

    Riguardo all’altezza delle pale eoliche, probabilmente il design è quello e non è possibile fare molto. Bisogna sempre però considerare l’alternativa a quel parco eolico, e che purtroppo non sempre esiste, specie in un paese in cui l’idroelettrico è praticamente saturo e con il geotermico sarà difficile ricavarci più di qualche centinaio di MW.
    Non ricordo dove l'ho letto recentemente, ma recitava più o meno "i nemici del nucleare (cambiare a scelta) non solo le fonti fossili (cambiare a scelta) o le rinnovabili (cambiare a scelta) sono i <<no tutto>>".
    Siamo un Paese di <<no tutto>>. Punto.
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
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  9. #339
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    Citazione Originariamente Scritto da MarcoSarto Visualizza Messaggio
    Il problema è che l’eolico offshore è l’unica rinnovabile intermittente che abbia un capacity factor degno in Italia, e i progetti vengono continuamente bocciati da anni. È successo anche davanti al porto di Genova, è successo nel canale di Sicilia (all’unanimità, per la tutela dei beni sottomarini…). Ma ad esempio anche la centrale geotermica dell’Amiata.
    È un problema che quindi non riguarda soltanto l’energia nucleare, ma va oltre il mondo energetico: lo abbiamo visto con l’Alta Velocità, con la TAV, con i termovalorizzatori e ci sono una miriade di casi simili. E la conseguenza è il rallentamento della transizione energetica.

    Riguardo all’altezza delle pale eoliche, probabilmente il design è quello e non è possibile fare molto. Bisogna sempre però considerare l’alternativa a quel parco eolico, e che purtroppo non sempre esiste, specie in un paese in cui l’idroelettrico è praticamente saturo e con il geotermico sarà difficile ricavarci più di qualche centinaio di MW.
    Le pale eoliche sarebbero alte 200 m (!!) con le parti "dell'elica" lunghe decine di metri, che sono un'enormità. Noi qui vicino abbiamo la centrale termoelettrica di Cerano, la cui ciminiera è alta 100 m, e si vede fin da 40 km di distanza (non si nota però perchè la vegetazione rende invisibile la parte bassa dell'orizzonte, devi stare su un pendio; sul mare però non ci sono ostacoli verticali). Lascio immaginare che significherebbe avere a 10 km dalla costa non 1 ma decine di pale eoliche.

    So che è importante per la transizione energetica, ma l'impatto paesaggistico è pesantissimo se le si fa così vicini alla costa, e per me che abito queste zone avrebbe un effetto psicologico negativo (come per tanti).
    Per chi abita lontano dal mare è difficile da capire.

  10. #340
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    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Fa molto NIMBY, ma tant'è...
    Lo sono talmente tanto che mi andrebbe bene una centrale nucleare qui vicino. Vedi un po' tu

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