Io ho letto la proposta del comitato di questo rerereneum e non mi sembra che i cinghiali siano la loro priorità ! Tutt’altro … a volte è bene leggere e informarsi prima di sparare a zero, la violenza e la crudeltà che esternate rispecchia la pericolosità di una persona…
Tra le parti della legge del 1992 che i promotori puntano ad abrogare attraverso il referendum, oltre al comma 2 dell’articolo 1, c’è anche l’articolo 5, che ad oggi consente di catturare animali vivi da ingabbiare e utilizzare come richiamo per le prede della caccia. I promotori del referendum hanno chiesto la cancellazione, tra gli altri, pure dell’articolo 18 e dell’articolo 22 della legge del 1992. Il primo elenca tutte le specie di animali cacciabili (dalle tortore ai germani reali) e stabilisce i periodi dell’anno in cui poter praticare la caccia. Il secondo stabilisce invece i requisiti che un cacciatore deve rispettare per ottenere il porto d’armi.
E comunque cosa ci fa questo topic in oltre la meteo è un mistero
classica metodologia quella di additare gli altri come violenti, quando in realtà l'unico violento è stato il fautore del TD
tutti hanno espresso una posizione, un pensiero, senza insultare nessuno, poi arriva il nazi di turno che dà del malato a chi la pensa diversamente, ma ovviamente i violenti sono quelli che la pensano diversamente
Si vis pacem, para bellum.
Per ora il topic è stato spostato perchè è stato aperto in una stanza non affine, se però i toni si mantengono come quelli che ho letto, il thread chiude.
Moderatore MeteoNetwork Forum
Nazi cosa? Bah io non ho mai parlato di STERMINIO ” o di AVVELENARE qualcuno per il piacere personale o il gusto di far soffrire altre creature innocenti , il referendum (se passerà) servirà per difendere centinaia e migliaia di animali selvatici e di specie diverse (non solo il cinghiale ) ma anche proteggere lÂ’uomo stesso (si contano decine di morti umane dopo una stagione venatoria !
non sei d accordo con me ? Chissenefrega
non ho indetto io la raccolta firme , anzi l ho appresa solo da qualche giorno
sto appoggiando la causa e condividendola con voi, perché mi sembra una causa nobile e spero di trovare un po di sensibilitÀ e confronto, da esperto in materia quale Non sono
ma se sento parlare di violenza o stermini vari allora mi girano le palle anche a me perchè essere nazista È proprio quello
(e scusate per il grassetto e accenti vari ma col cellulare non riesco a toglierlo ) detto questo chiudete pure il thread
Ultima modifica di japigia; 19/10/2021 alle 15:15
Non solo…
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❗❗❗ 3 Ottobre 2021, domenica, ore 10.... arriva la segnalazione di un “rapace che non vola” avvistato già dal giorno prima in un campo nella zona periferica del comune di Magione.Il recupero è stato tempestivo e, una volta sul posto, ci siamo subito resi conto delle cause della difficoltà dell’animale. Come al solito, la radiografia ha confermato il sospetto: un proiettile d’arma da fuoco che ha fratturato l’ulna dell’animale privandolo della capacità di alzarsi in volo. Già sgomenti per l’ennesimo caso di bracconaggio a carico di una specie protetta ci intristisce ancor di più constatare la specie bracconata, un giovane falco pellegrino. Osservando il piumaggio però ci siamo resi conto che quello che avevamo per le mani non era molto simile ai falchi pellegrini presenti nella nostra regione. Dopo una giornata di consultazioni con ornitologi di fama nazionale siamo riusciti ad identificare correttamente l’animale, una giovane femmina di falco pellegrino siberiano (Falco peregrinus calidus). Questa sottospecie di falco pellegrino nidifica principalmente nella tundra artica delle regioni nord europee e in siberia, per poi migrare verso sud e passare l’inverno in zone caratterizzate da un clima più caldo come l’Africa. Ritrovarne uno in Umbria è una vera rarità! Successivamente ad un’accurata valutazione delle ferite riportate si è concordato nel ricorrere all’aiuto di un chirurgo specializzato nei rapaci, trasferendo l’animale all’Ambulatorio Veterinario San Carlo di Spresiano (Treviso) diretto dal Dott. Marco Martini. L’operazione è andata a buon fine e l’animale passerà il tempo necessario per assicurare il miglior decorso post-operatorio dal Dott. Martini, sarà poi trasferito nelle strutture del nostro centro di recupero per completare la riabilitazione al volo, essenziale prima del rilascio in Natura.Tutte le specie vittima di bracconaggio hanno, ai nostri occhi, lo stesso valore e ricevono le stesse cure ed attenzioni. Fa però più male vedere il tentativo di vanificazione di enormi sforzi come la migrazione soprattutto se ad essere interessate sono delle specie rare o a rischio di estinzione.
Non sono contrario alla caccia, sono tendenzialmente contrario ai cacciatori...
Perdonate la superficialità dello "slogan", di per sé non sono contrario alla caccia e ci sarebbe anche da interrogarsi con cosa poi dovremmo sostituire il "prelievo venatorio" una volta abolita la caccia, perché l'impatto, a livello di incremento demografico delle popolazioni di animali selvatici (e non mi riferisco solo agli ungulati) comporterebbe già nel medio-breve periodo la necessità di interventi, che tra l'altro potrebbero avere costi molto elevati e non essere neppure efficaci...
Quello che contesto della caccia è la trasformazione dell'attività venatoria in attività ludico/sportiva, cosa che è avvenuta principalmente ad opera delle associazioni e delle federazioni venatorie a partire dagli anni 60 e per tutti i '70 ed '80 e prosegue, pur se con numeri più piccoli (ma non sempre meno impattanti) anche oggi... perché il punto è che la caccia, attualmente viene valutata come (unica?) opzione per una gestione (in alternativa a pratiche di gestione delle popolazioni con abbattimenti selettivi) di quegli stessi problemi a cui la caccia a scopi "ricreativi" (ripopolamenti, ecc.) ha dato l'avvio... e guardate che con la pesca ci sono problemi simili, anche se impattano un po' di meno nella vita quotidiana delle persone (insomma è difficile investire un pesce siluro in autostrada ma non è che sull'ecosistema fluviale del Po l'impatto di questa specie sia minore rispetto a quello che cinghiali e caprioli hanno su molti ecosistemi forestali...).
Ultima modifica di galinsog@; 19/10/2021 alle 16:19
Esiste sempre la possibilità di detenere armi illegalmente, cosa che già accade per altro. Vietare qualcosa perché il divieto favorirebbe il controllo di altre attività illecite è insensato. Se, come dici tu, un mondo senza caccia è utopistico, allora di cosa stiamo parlando?
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