Più che l'uso smodato, io trovo poco accettabile lo spreco di vite animali di cui si usa solo una piccola parte. Una volta si diceva che del maiale si usa tutto. Ecco, anche di un bovino, trovo inaccettabile mangiarsi il filetto e scartare il pezzo poco pregiato da lesso, o il cuore, il fegato, la trippa, la lingua. Insomma, ne uccido uno e ci mangio per n volte, sfruttando tutto ciò che è sfruttabile.
Altrimenti è veramente abuso delle risorse.
ma io infatti non ti ho contestato, al massimo è avvenuto l'opposto
ad ogni modo ogni criterio di questo tipo è fondamentalmente guidato da una forma mentis che ricerca equilibri che hanno senso all'interno del nostro modo di concepire il mondo e di conseguenza di plasmarlo
al di fuori dell'essere umano nessun altro essere vivente concepisce questi criteri, ma il mondo è andato avanti per miliardi di anni anche senza quella che pare una indispensabile presenza regolatrice
semplicemente se una specie prolifera significa che presenta un adattamento efficiente e se questo va a scapito di altre parti del ecosistema è perchè così funziona in natura
e di questo assunto proprio la nostra specie ne è l'esempio più lampante
C'ho la falla nel cervello
Se sfocia nella politica (e una campagna referendabile lo è) secondo me il thread andrebbe chiuso.
Comunque è sufficiente richiamare alla discussione commenti in altri thread per capire che la tematica della caccia non può essere affrontata in modo populistico come si sta facendo con questo referendum e dipingere in modo negativo un determinato gruppo di persone (va di moda al giorno d’oggi pandemia docet ma tant’è…)
Tutt’altro, la caccia ha una sua utilità, basi scientifiche, molto importante soprattutto nelle zone rurali e va compresa e rispettata.
Oserei dire che i primi a non aver rispetto per l’ambiente sono quelli che denigrano la caccia… senza magari nemmeno conoscere realmente come stanno le cose…
Che siano necessari correttivi al sistema della caccia non significa che essa debba essere abolita. Può essere tutto un contorno che nulla a che fare con il concetto di caccia si o no.
La caccia per me in ogni caso è unicamente l’attività regolamentata dallo stato, chiamiamola “selettiva” per intenderci.
Altre forme contrarie alla legge sono invece bracconaggio, e occorre distanziare nettamente questi due concetti.
Anche perché ad abolire la “caccia selettiva” poi se non la possono fare i cacciatori allora dovrà per forza farlo lo stato, ed è già esso un aspetto non realistico…
Si applica la nostra forma mentis per il semplice fatto che abbiamo già, attraverso millenni di evoluzione umana, modificato pesantemente l'ambiente, quindi non parliamo più di ambiente naturale bensì di ambiente antropico, in cui Homo sapiens è parte attiva interagente col sistema.
La dicotomia ambiente naturale da una parte, uomo egocentrico dall'altra non esiste. Uno è immerso nell'altro e interagiscono da millenni, e giocoforza il primo pensa alla maniera che ha sviluppato nell'ambiente attraverso questi millenni.
L'animale prolifera non solo perché ha un adattamento efficiente, ma anche perché non trova più antagonisti - leggi predatori - e questo perché abbiamo pensato prima noi a risolvere il problema.
Quindi, o si riporta il sistema alle origini - ma questo è impossibile - oppure non si può non tenere conto di tutte le modifiche indotte dalla nostra forma mentis.
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