Essendo ricca di boschi questa è una zona in cui quasi tutti gli imenotteri citati sono molto comuni (la Vespa velutina qua sembra non essersi ancora stabilita) e ovviamente ci sono pure molte api, visto che ci sono un paio di cascine con le arnie nel raggio di 500 m da casa mia.
Io sono stato punto praticamente da qualsiasi imenottero dotato di pungiglione, un paio di volte dalle api (puntura devo dire abbastanza dolorosa e dolore locale che persiste anche piuttosto a lungo), almeno 4 o 5 dalle vespe (Vespula sp. e Polistes sp., bruciore intenso per un paio di minuti, poi solo un po' di fastidio per un paio d'ore), 1 volta da un calabrone (primi 10-15 minuti davvero molto dolorosi, tipico dolore "urente" da puntura di vespa ma decisamente più forte e poi lieve bruciore per qualche altra ora, infine lieve dolore locale, al tatto, per un paio di giorni ma probabilmente più per la ferita abbastanza profonda che per l'azione del veleno, il pungiglione del calabrone sfiora i 3 mm e quando pungono lo infilano per bene...).
Penso di essere uno dei pochissimi a poter "vantare" anche la puntura di un bombo, manipolavo l'insetto con pochissime precauzioni (all'epoca, quasi 25 anni fa, ero stato coinvolto in un progetto sull'acaro Varroa destructor) e fui punto alla seconda falange del dito medio della mano destra, bene, contrariamente a quanto si legge in giro, vi garantisco che quella del bombo è una puntura parecchio dolorosa, anche se meno di quella del calabrone e tra l'altro (similmente a quelle delle api) ha avuto uno strascico piuttosto duraturo, con dolore locale persistente per quasi una giornata e successivo gonfiore "da contusione", al punto per quasi due giorni ho provato dolore ogni volta che chiudevo il pugno.
Ultima modifica di galinsog@; 20/01/2023 alle 18:33
Forse perché molti pensano che sia una specie da climi caldi, quando in realtà ha una distribuzione olartica (fascia temperata e temperato-fredda di gran parte dell'emisfero Nord, anche se in Nord America è stato introdotto, il suo areale naturale va dal Portogallo a Sachalin). Ad esempio è sicuramente più comune nell'Europa centrale che in Africa settentrionale. Tra l'altro è presente anche molto più a Nord della Danimarca, dal momento che l'areale di Vespa crabro si estende fino al Sealand e alle coste meridionali del Gästrikland (Svezia orientale). Poi certamente nelle regioni costiere che affacciano sul Mare del Nord può essere meno diffuso che nelle aree boscose e nelle campagne (alberate) dell'Europa centrale.
https://www.sef.nu/download/entomolo...%20155-159.pdf
Probabile, di certo gli ambienti costieri dei Paesi Bassi sono piuttosto aridi, c'è scarso/nullo sviluppo forestale e le colture sono in larghissima prevalenza erbacee e ovviamente c'è la ventilazione che spesso accentua l'aridità. Questo è ancor più vero alle basse latitudini mediterraneee ed è vero anche in quei luoghi dove la ventilazione stagionale proviene prevalentemente dal mare (es. Nord Africa). Nell'articolo che ho linkato si vede come l'areale del calabrone in Scandinavia coincida grossomodo con quello dei boschi planiziari e costieri di farnia, quindi sì, i boschi (o localmente le colture di alberi da frutta) sono una sorta di "pivot" della presenza di questa specie perché garantiscono un tenore adeguato di umidità e una buona disponibilità idrica.
Se non sei allergico alle vespe (Vespula sp. e Polistes sp.) è estremamente improbabile che tu lo sia ai calabroni (Vespa crabro in particolare e Vespa sp. in genere), la composizione del veleno di vespe e calabroni non è identica (può variare perfino all'interno della stessa specie) ma è estremamente simile (in particolare quella di Vespa e di Vespula) e le molecole presenti sono grossomodo le stesse (in particolare le proteine, che sono di solito la componente allergizzante). Si può comunque essere allergici ad altri imenotteri (es. api e bombi) e non alle vespe, ma in generale i Vespidae sono quelli che hanno il veleno meno tossico ma più allergenico. E' il motivo per cui la maggior parte delle reazioni anafillatiche sono da punture di vespe e calabroni.
Ultima modifica di galinsog@; 20/01/2023 alle 13:09
Bene, vedo che siamo almeno in due ad avere avuto questo "privilegio" e ti confermo che:
1. sono estremamente tranquilli, credo di averne manipolato almeno una cinquantina prima di riuscire a farmi pungere;
2. la puntura del bombo effettivamente è dolorosissima, tipo chiodo piantato (nel mio caso) in un dito anche se brucia un pelo meno di quella del calabrone europeo.
Taggo anche @Lou_Vall
Ma in alta quota dove iniziano ad essercene di meno (di api vespe e calabroni). Sopra i 1000 metri ce ne sono meno?
Il peggiore inverno che abbia mai visto?
Il 2006/2007!!!
Stamattina ragazzi c'era il mio gatto che stava guardando, in maniera un pò insolita, la nostra finestra che dà a nord... Mi avvicino a lui e stava osservando un non identificato insetto che stava ronzando (facendo un bel casino) appiccicato alla finestra interna.
Mi avvicino ed era un calabrone o presunto tale, e veramente grosso! Sono rimasto esterrefatto: alla fine sono riuscito a stordirlo un pò e ad ucciderlo. Metto una foto:
IMG-20230424-WA0001.jpg
Sarà stato circa 5cm, ma mi chiedo come sia possibile a fine aprile un calabrone all'interno di un'abitazione... Qualcuno ha idee? Ieri, tra l'altro, siamo stati via tutto il giorno lasciando tutto chiuso, quindi questa bestia deve essere entrata almeno due giorni fà.
L'unica cosa che mi viene in mente è che giovedì scorso abbiamo chiamato gli spazzacamini... Non vorrei che durante le operazioni di pulizia della canna fumaria l'insetto si sia intrufolato giù per il condotto ed è rimasto nascosto per qualche giorno.
Fortuna che c'era il gatto, altrimenti noi non ce ne saremmo di certo accorti nel breve
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