Ci sta che distesa si avvicini ai 35 mm. Non so perché ma spesso tendiamo a sovrastimare le dimensioni degli insetti quando sono in volo o comunque in movimento. Presumibilmente è una fondatrice o una grossa operaia (femmina sterile) di prima schiusa, va detto che le operaie che nascono dalla prima schiusa in un nuovo nido sono spesso molto grandi e possono avvicinarsi (in lunghezza) a una fondatrice.
Sì, Periplaneta americana è una blatta davvero impressionante e i 40 mm sono molto vicini alla lunghezza massima e vengono superati (di pochissimo) solo da esemplari molto grandi. Le stime che si leggono sui social quando si parla di dimensioni di animali come insetti, altri artropodi (in particolare ragni) e serpenti sono spesso affette da sovrastime esagerate, per cui capita di leggere di calabroni europei di 6 cm (che sarebbero tanti perfino per una fondatrice di Vespa mandarinia) di Natrix natrix (biscia d'acqua) di 3 e passa metri (la più grossa che abbia mai misurato era lunga 189 cm e garantisco che era una "bestiaccia" enorme) o di esemplari di Olios argelasius grandi come mani e con corpi lunghi 5 o 6 cm (una femmina di questo ragno che tocchi i 35 mm di lunghezza è veramente molto, molto grossa). A volte è semplice sensazionalismo, ma credo che ci sia anche qualcosa a livello inconscio che ci fa strani scherzi quando dobbiamo stimare le dimensioni di animali che suscitano in noi qualche forma di inquietudine...
il fatto di mescolare e importare specie in ogni dove da ogni dove per sperimentare rende la nostra specie umana la prima causa di alterazioni ambientali e disequilibrio tra specie, una attitudine tutta nostra.
E non abbiamo ben chiaro se questa "globalizzazione" sarà positiva o meno (per me meno, molto meno).
L'impatto si misura nel tempo, non nell'immediato.
Vero, e vale forse si dalle origini. Siamo una specie che tende a usare le altre, e che non sta ferma al suo posto. Se non migra perché costretta, si sposta per esplorare. E quando vede qualcosa di interessante se lo porta a casa e lo utilizza. In fondo anche la neolitizzazione è stato un grande processo di sperimentazione e di selezione genetica di specie. Non si sapeva cosa fossero i geni, però in pratica si è operato preferendo certe piantine rispetto ad altre, sino a creare i capostipiti dei grani attuali, molto migliorati - in termini di nostro uso - rispetto alle specie originarie.
D'altra parte, tolta l'iniziativa personale, resta la mobilità, che è prerogativa anche di altre specie. Le faune migrano, e si portano dietro tutto ciò che vive su di loro, oltre qualche volta a residui alimentari in grado di germinare una volta restituiti all'ambiente.
Ultima modifica di MicheleSbig; 01/06/2023 alle 22:17
"E che prosegua così, muoiano le retrogressioni da Est: avanzi l'Atlantico"
Heinrich (16 ottobre 2023)
Credo dipenda molto dalla vegetazione , adiacente al mio alloggio ho un pino molto grande e questi bastardi un anno fecero un nido enorme nell' interstizio del muro del bagno ...me li ritrovai a sciamare e per non rimanerci secco li bombardati di insetticida ...la mattina ce n' erano a centinaia morti e continuai a gasare per eliminarli tutti , o io o loro ...da quella volta ho imparato a chiudere ogni varco e a usare le zanzariere ma questi mostriciattoli sono sempre in agguato e ogni tanto me li ritrovo dentro, avessi dei figlioletti sarei ancora più guardingo ...
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