Pagina 4 di 11 PrimaPrima ... 23456 ... UltimaUltima
Risultati da 31 a 40 di 105
  1. #31
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
    Data Registrazione
    06/10/07
    Località
    Roccasparvera (CN) 668m. -Far West-
    Età
    36
    Messaggi
    28,453
    Menzionato
    157 Post(s)

    Predefinito Re: Cibo: emergenza alimentare, biocarburanti e problematiche varie

    Brutto da dire ma la popolazione umana è sostanzialmente naturalmente limitata da quattro fattori:

    - Anomalie climatiche (e conseguenti carestie)
    - Malattie
    - Guerre
    - Sovrappopolazione (ultimo stadio)

    A questi quattro fattori se ne sta aggiungendo un altro (che stiamo sperimentando relativamente da poco) che è l'alto livello di benessere.
    Quando mancano i primi tre fattori la popolazione continua a crescere fino a raggiungere il quarto punto, ossia l'insufficienza di risorse per un numero così alto di persone.
    La grande crisi demografica del Trecento in Europa sostanzialmente nacque così. Un livello di benessere in aumento negli anni precedenti aveva portato ad un aumento considerevole della popolazione, dei commerci, dei traffici. Ma allo stesso modo erano aumentati i disboscamenti, le coltivazioni, le aree antropizzate. In parallelo, col progredire degli anni, si verificava una progressiva frammentazione della proprietà (banalmente, se gli appezzamenti di terra venivano ogni volta lasciati in eredità a sempre più figli, generazione dopo generazione l'appezzamento a disposizione per l'ereditiere era sempre più piccolo). Le autorità dell'epoca avevano già drizzato le antenne, mettendo dei limiti all'espansione delle colture e al disboscamento, con dei divieti di far legna in determinate zone, avendone già intuito l'importanza.
    Questa situazione terminò con la gravissima crisi climatica del 1315-1316-1317, anni di piogge pressochè ininterrotte, che allagarono mezza Europa rendendo impossibile le semine. Già nei primissimi anni del Trecento c'erano già state anomalie climatiche, ma il giro di volta fu proprio la primavera del 1315, quando pressochè tutta Europa ha iniziato ad essere flagellata da una pioggia definita "pesante", che continuò pressochè ininterrottamente per tutto l'anno. A giugno Luigi X non riesce ad invadere le Fiandre, poichè sono completamente allagate. Le semine furono impossibili, poichè il terreno ovunque era ormai fango. Piovve praticamente per tutto il 1316 fino all'inizio dell'estate del 1317 quando poi, finalmente, il clima tornò alla normalità.
    Quest'anomalia climatica fu disastrosa, in quanto la gente moriva letteralmente di fame e di malattie ai bordi delle strade, stroncata dalla denutrizione, da polmoniti, bronchiti e tubercolosi. La frammentazione della proprietà agricola aveva aggravato una situazione già di per sè pericolosa: se, con grandi appezzamenti, una famiglia avrebbe potuto (anche se poco) far crescere qualcosa, con la riduzione degli appezzamenti il sostentamento familiare fu impossibile. Il prezzo del grano, del pane, del sale prima decuplicarono a livelli mai visti, rendendone impossibile l'acquisto per quasi tutte le classi sociali, e poi questi beni divennero quasi irreperibili. La situazione fu talmente grave spinse la gente a casi di cannibalismo, di dissotterramenti di cadaveri per cibarsene. Il risultato fu che tra il 10 e il 25% della popolazione europea morì di fame e di malattie nel giro di una manciata di anni. Fu una batosta demografica non da poco, considerato che la popolazione era stata in continua crescita fin dal 1000/1050.
    Sarebbe bello chiedersi.. Ma e se non si fosse verificata l'anomalia climatica, che cosa sarebbe successo?
    Ebbene: per una volta, in queste ucronie, la risposta ce l'abbiamo già, ed è: sarebbe successa la stessa cosa, ma un pò di anni dopo, quando, nel 1346, la lunga mano della Peste Nera sarebbe calata sull'Europa come un maglio.
    Lou soulei nais per tuchi

  2. #32
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
    Data Registrazione
    04/07/07
    Località
    Acquafredda (BS) 55 m /Ferrara (FE)
    Età
    32
    Messaggi
    36,980
    Menzionato
    42 Post(s)

    Predefinito Re: Cibo: emergenza alimentare, biocarburanti e problematiche varie

    Citazione Originariamente Scritto da verza81 Visualizza Messaggio
    Mah…
    Come sono migliorate le condizioni di vita in Cina India etc
    Non vedo perché nei prossimi anni non possono migliorare anche lì


    Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
    Non è così semplice.

    La crescita e lo sviluppo economico di un Paese sono strettamente legate alla capacità di quel Paese di attirare investimenti esteri. Questa capacità è legata ad una serie di fattori che nei Paesi africani sono difficilmente modificabili in poco tempo: da un lato, come ha detto snowaholic, la capacità di istruire la popolazione (che appunto presuppone un tasso di natalità non eccessivamente alto, diversamente chi lavora per poter sfamare tutti), dall'altro fattori giuridici come la semplicissima capacità di funzionamento della giustizia e di conseguenza la tutela dei diritti di proprietà.

    Questi ultimi in particolare sono un problema secondo me serio sia in Africa sia in molti paesi dell'America Latina: la presenza di una corruzione endemica e di istituzioni giuridiche prive di credibilità tengono lontani anche gli investitori esteri più temerari. E non si risolvono facilmente perchè i gruppi di potere presenti in quei Paesi hanno tutto l'interesse e la forza per non cambiare nulla.

    Come dicevo qualche pagina indietro, una popolazione giovane e in crescita sicuramente è attraente per quanto riguarda lo sviluppo di business e di conseguenza per gli investimenti esteri; non è però una condizione affatto sufficiente e, se i ritmi di crescita sono particolarmente elevati può diventare pure controproducente (anche perchè bisogna pure guardare il lato della mortalità).
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  3. #33
    Vento fresco
    Data Registrazione
    24/12/17
    Località
    Roma
    Età
    36
    Messaggi
    2,476
    Menzionato
    476 Post(s)

    Predefinito Re: Cibo: emergenza alimentare, biocarburanti e problematiche varie

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Il tuo discorso del "non mi interessa come faranno" è quello tipico di chi giustifica i mezzi (anche quelli discutibili/illeciti) pur di avere un determinato fine. Come posizione etica è come minimo discutibile, se non immorale del tutto (questo è il mio punto di vista).

    Sarebbe meglio puntare sulla sensibilizzazione e sulla diffusione dei contraccettivi quali i preservativi o la pillola, che sono molto precari proprio in Africa sub-sahariana, anche come mezzo di prevenzione contro malattie sessualmente trasmissibili:


    Immagine


    Parallelamente cercare di portare benessere, anche in questo c'è una evidente causalità visto che i paesi con il tasso di fertilità più alto sono quelli in cui c'è anche la minima percentuale di popolazione con accesso all'elettricità (un mondo senza elettricità è rimasto al 1850, è la prima delle condizioni necessarie per parlare di una qualche forma di benessere).

    E' un traguardo difficile e complesso, in ogni caso progressi sono stati compiuti nel corso dei decenni, mi auguro che la collaborazione vada avanti e che l'Occidente cerchi di creare accordi per favorire lo sviluppo africano e permetterne anche la stabilità politica. Sono tra l'altro alcune delle condizioni necessarie per regolamentare e rallentare i flussi migratori.
    È chiaro che ci sono metodi migliori di altri, ma bisogna anche valutare seriamente il contesto. In termini pratici garantire l'utilizzo della pillola è fuori dalla portata dei paesi in questione, anche se fossero fornite gratis dai paesi occidentali sotto forma di aiuti, perché richiedono una continuità nella distribuzione e nell'utilizzo difficilmente realizzabile.
    Anche l'uso del preservativo non è facile da far accettare agli uomini (oltre ad avere un costo non indifferente) e richiede una educazione all'utilizzo corretto. Benissimo promuoverne l'uso e molto utile contro le gravidanze precoci, difficile farlo con finalità di controllo delle nascite in famiglia, specie nei contesti sociali più difficili.


    La sterilizzazione è un metodo permanente ed economico da realizzare con uno sforzo organizzativo minimo, non mi sorprende che risulti attraente per molti governi e non mi sento di condannare i programmi che lo promuovono (tranne quelli di sterilizzazione forzata). In situazioni come il Pakistan proporre la sterilizzazione alle donne che non vogliono altri figli (talvolta anche contro il volere dei mariti) non mi sembra eticamente discutibile.


    Va bene cercare di creare benessere, ma non è semplice produrre un cambiamento drastico della struttura economica in poco tempo, ci sono fattori culturali difficili da cambiare. Non bastano gli aiuti, che spesso invece generano solo corruzione e dipendenza. L'urbanizazione è probabilmente il singolo fattore più influente nei miglioramenti recenti, nel momento in cui i figli non sono più braccia utili per lavorare nei campi viene meno uno dei maggiori incentivi a farne in numero esagerato. Promuovere l'imprenditore femminile, anche attraverso il microcredito, può a sua volta dare un contrinuto.


    Ma resta il fatto che uno dei principali ostacoli allo sviluppo rimane la natalità esagerata, quindi la promozione dei contraccettivi e dell pianificazione familiare è essenziale.

  4. #34
    Uragano L'avatar di burian br
    Data Registrazione
    06/01/17
    Località
    Brindisi
    Età
    29
    Messaggi
    23,338
    Menzionato
    973 Post(s)

    Predefinito Re: Cibo: emergenza alimentare, biocarburanti e problematiche varie

    Citazione Originariamente Scritto da snowaholic Visualizza Messaggio
    È chiaro che ci sono metodi migliori di altri, ma bisogna anche valutare seriamente il contesto. In termini pratici garantire l'utilizzo della pillola è fuori dalla portata dei paesi in questione, anche se fossero fornite gratis dai paesi occidentali sotto forma di aiuti, perché richiedono una continuità nella distribuzione e nell'utilizzo difficilmente realizzabile.
    Anche l'uso del preservativo non è facile da far accettare agli uomini (oltre ad avere un costo non indifferente) e richiede una educazione all'utilizzo corretto. Benissimo promuoverne l'uso e molto utile contro le gravidanze precoci, difficile farlo con finalità di controllo delle nascite in famiglia, specie nei contesti sociali più difficili.


    La sterilizzazione è un metodo permanente ed economico da realizzare con uno sforzo organizzativo minimo, non mi sorprende che risulti attraente per molti governi e non mi sento di condannare i programmi che lo promuovono (tranne quelli di sterilizzazione forzata). In situazioni come il Pakistan proporre la sterilizzazione alle donne che non vogliono altri figli (talvolta anche contro il volere dei mariti) non mi sembra eticamente discutibile.


    Va bene cercare di creare benessere, ma non è semplice produrre un cambiamento drastico della struttura economica in poco tempo, ci sono fattori culturali difficili da cambiare. Non bastano gli aiuti, che spesso invece generano solo corruzione e dipendenza. L'urbanizazione è probabilmente il singolo fattore più influente nei miglioramenti recenti, nel momento in cui i figli non sono più braccia utili per lavorare nei campi viene meno uno dei maggiori incentivi a farne in numero esagerato. Promuovere l'imprenditore femminile, anche attraverso il microcredito, può a sua volta dare un contrinuto.


    Ma resta il fatto che uno dei principali ostacoli allo sviluppo rimane la natalità esagerata, quindi la promozione dei contraccettivi e dell pianificazione familiare è essenziale.
    Per me la sterilizzazione, essendo praticata prevalentemente sulle donne (e non su uomini, dove l'intervento sarebbe sia meno invasivo sia meno oneroso) ed esponendo a rischi operatori non indifferenti, visto anche il contesto, non è una via praticabile. Ci indigniamo per l'infibulazione femminile in Occidente, ma non lo faremmo per una tuberectomia che è molto più invasiva e potenzialmente pericolosa.

    Fondamentalmente è l'unico punto su cui dissentiamo, per il resto sono ovviamente d'accordo.
    Bisogna sensibilizzare e superare gli ostacoli culturali sull'uso dei preservativi, oltre che diffondere sempre più benessere. Investire in Africa, fondamentalmente, anzichè dare solo degli aiuti umanitari. So che è una via molto difficile, e sono sicuro che tanto si sia già fatto.

  5. #35
    Vento moderato L'avatar di Gianni78ba
    Data Registrazione
    01/03/20
    Località
    Mola di Bari
    Età
    46
    Messaggi
    1,003
    Menzionato
    64 Post(s)

    Predefinito Re: Cibo: emergenza alimentare, biocarburanti e problematiche varie

    Citazione Originariamente Scritto da snowaholic Visualizza Messaggio
    Il mio primo intervento in questa discussione era teso proprio a ridimensionare la questione, che a livello globale è già ampiamente risolta, quindi su questo condivido. È vero anche che la natalità finora è scesa più rapidamente rispetto alle attese e che gli scenari peggiori non si sono realizzati.


    Ma resta un problema enorme in Africa, in particolare in alcuni Paesi come la Nigeria, in cui la traiettoria demografica è ancora insostenibile.

    Immagine


    Il problema è proprio il fatto che miglioramento delle condizioni igienico sanitarie è arrivato quando ancora la natalità era esagerata, uno-due figli per donna in più rispetto ai livelli europei pre-industriali (che erano più bassi che altrove anche perchè l'età del matrimonio era mediamente più alta).


    Di conseguenza stanno vivendo un boom demografico senza precedenti storici, con la popolazione che al 2050 sarà decuplicata rispetto ad un secolo prima. Questa dinamica ha un ruolo non piccolo nel perdurante sottosviluppo del continente.
    Per fare un paragone, l'italia aveva già 10 milioni di abitanti nel 1500.


    Ad oggi sono ancora lontani da una traiettoria accettabile, se Paesi come il Kenya hanno fatto enormi progressi non si può dire lo stesso per molti altri, in particolare quelli del Sahel e Africa centrale. Può essere che la natalità scenderà rapidamente in futuro, ma per ora mi sembra tutt'altro che scontato specie in assenza di politiche che spingano in questa direzione.


    Non credo che l'emigrazione possa avere un ruolo importante per mitigare questi squilibri, sono numeri semplicemente troppo grossi e la tolleranza di quasi tutte le società (non solo occidentali) verso l'immigrazione è ormai molto limitata.
    Con la guerra ucraina verrà a mancare il pane.
    Moriranno letteralmente di fame perchè dalle alte latitudini neanche le briciole lasceranno cadere stavolta.
    https://themarketjourney.substack.com :
    economia, modelli, mercato, finanza

  6. #36
    Vento moderato L'avatar di Gianni78ba
    Data Registrazione
    01/03/20
    Località
    Mola di Bari
    Età
    46
    Messaggi
    1,003
    Menzionato
    64 Post(s)

    Predefinito Re: Cibo: emergenza alimentare, biocarburanti e problematiche varie

    C’è una soluzione comunque senza sterilizzazioni e carestie:
    la parità di genere, nn so se mi spiego
    https://themarketjourney.substack.com :
    economia, modelli, mercato, finanza

  7. #37
    Vento forte L'avatar di ale97
    Data Registrazione
    08/11/19
    Località
    Arbus (SU) 370 m/ Torino
    Età
    26
    Messaggi
    3,979
    Menzionato
    84 Post(s)

    Predefinito Re: Cibo: emergenza alimentare, biocarburanti e problematiche varie

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Per me la sterilizzazione, essendo praticata prevalentemente sulle donne (e non su uomini, dove l'intervento sarebbe sia meno invasivo sia meno oneroso) ed esponendo a rischi operatori non indifferenti, visto anche il contesto, non è una via praticabile. Ci indigniamo per l'infibulazione femminile in Occidente, ma non lo faremmo per una tuberectomia che è molto più invasiva e potenzialmente pericolosa.

    Fondamentalmente è l'unico punto su cui dissentiamo, per il resto sono ovviamente d'accordo.
    Bisogna sensibilizzare e superare gli ostacoli culturali sull'uso dei preservativi, oltre che diffondere sempre più benessere. Investire in Africa, fondamentalmente, anzichè dare solo degli aiuti umanitari. So che è una via molto difficile, e sono sicuro che tanto si sia già fatto.

    Su questo concordo, ma inevitabilmente ci vorrebbe una politica di limitazione della natalità in quei Paesi e vedo che anche tu e @snowaholic sembrate aver cambiato un po' opinione rispetto ad alcuni mesi fa. Il problema resta il come farlo, dato che prima ancora che un problema di mancate protezioni è un problema di percezione e realizzazione sociale, dato che in base a studi della Banca Mondiale le donne di molti Paesi hanno esplicitamente dichiarato di volere tra 5 e 7 figli.


    Io detesto questa mentalità ma capisco pure che a loro importa poco delle questioni di cui discutiamo noi (dovrebbe importare loro ben di più il fatto per cui bloccano la loro stessa possibile crescita economica in questo modo). La cosa che reputo più grave è che fino a 50 anni fa lo stesso accadeva da noi, e che ancora oggi molti vedono con grande ammirazione e invidia (ma da che) le famiglie enormi, fino a 12 membri per dire.
    Quindi ecco, io mi chiederei prima di tutto perchè questa mentalità era diffusa anche da noi...non che ci sia molto da scoprire in realtà, semplicemente è dovuta a un retaggio in cui si facevano figli per avere manodopera da mettere nei campi già a 8 anni e soddisfare il proprio ego. E questa mentalità non ce la siamo ancora scrollata di dosso, vedi i tanti "io a 10 anni lavoravo gratis e raccoglievo pomodori tutta l'estate, invece i giovani di oggi.....".
    E parlo con cognizione di causa perchè ci sono passato anche io personalmente negli anni 2000 con una mentalità non troppo dissimile.

    Parole forti ma per me più che reali. Si potrebbe obiettare abbastanza giustamente che la popolazione italiana non è troppo numerosa e che non si hanno i problemi di certi Stati asiatici o africani, certo, ma grazie a questo ci portiamo dietro un bel problema economico.
    Chi non ha mai sentito che oggi si fanno troppi pochi figli? In realtà una media di 1.2 figli a persona (mi pare) dice altro, il problema è che in passato se ne facevano troppi (una media di 5 a persone con alcuni che ne avevano anche 10/12), e oggi paghiamo le conseguenze soprattutto per questo.


    In più sinceramente vedo di buon occhio la politica del figlio unico cinese (unica cosa intelligente attuata dal loro governo per me) e la vedrei ancora meglio in India, capisco che si tratti di una soluzione forte ma lì la situazione è totalmente sfuggita di mano e occorrerebbe fare il possibile non per rallentare la crescita nel 2070 ma per bloccarla il prima possibile.

  8. #38
    Uragano
    Data Registrazione
    12/06/09
    Località
    Roma
    Messaggi
    16,324
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito Re: Cibo: emergenza alimentare, biocarburanti e problematiche varie

    Citazione Originariamente Scritto da ale97 Visualizza Messaggio
    Su questo concordo, ma inevitabilmente ci vorrebbe una politica di limitazione della natalità in quei Paesi e vedo che anche tu e @snowaholic sembrate aver cambiato un po' opinione rispetto ad alcuni mesi fa. Il problema resta il come farlo, dato che prima ancora che un problema di mancate protezioni è un problema di percezione e realizzazione sociale, dato che in base a studi della Banca Mondiale le donne di molti Paesi hanno esplicitamente dichiarato di volere tra 5 e 7 figli.


    Io detesto questa mentalità ma capisco pure che a loro importa poco delle questioni di cui discutiamo noi (dovrebbe importare loro ben di più il fatto per cui bloccano la loro stessa possibile crescita economica in questo modo). La cosa che reputo più grave è che fino a 50 anni fa lo stesso accadeva da noi, e che ancora oggi molti vedono con grande ammirazione e invidia (ma da che) le famiglie enormi, fino a 12 membri per dire.
    Quindi ecco, io mi chiederei prima di tutto perchè questa mentalità era diffusa anche da noi...non che ci sia molto da scoprire in realtà, semplicemente è dovuta a un retaggio in cui si facevano figli per avere manodopera da mettere nei campi già a 8 anni e soddisfare il proprio ego. E questa mentalità non ce la siamo ancora scrollata di dosso, vedi i tanti "io a 10 anni lavoravo gratis e raccoglievo pomodori tutta l'estate, invece i giovani di oggi.....".
    E parlo con cognizione di causa perchè ci sono passato anche io personalmente negli anni 2000 con una mentalità non troppo dissimile.

    Parole forti ma per me più che reali. Si potrebbe obiettare abbastanza giustamente che la popolazione italiana non è troppo numerosa e che non si hanno i problemi di certi Stati asiatici o africani, certo, ma grazie a questo ci portiamo dietro un bel problema economico.
    Chi non ha mai sentito che oggi si fanno troppi pochi figli? In realtà una media di 1.2 figli a persona (mi pare) dice altro, il problema è che in passato se ne facevano troppi (una media di 5 a persone con alcuni che ne avevano anche 10/12), e oggi paghiamo le conseguenze soprattutto per questo.


    In più sinceramente vedo di buon occhio la politica del figlio unico cinese (unica cosa intelligente attuata dal loro governo per me) e la vedrei ancora meglio in India, capisco che si tratti di una soluzione forte ma lì la situazione è totalmente sfuggita di mano e occorrerebbe fare il possibile non per rallentare la crescita nel 2070 ma per bloccarla il prima possibile.
    Apparte che la politica del figlio unico in Cina è stata applicata anche con metodi brutali (anche uccidendo i feti davanti alle madri) e già ciò è eticamente inaccettabile, poi ora si è consentito che si possano fare 2 o anche 3 fligli in alcune zone, la società cinese sta invecchiano rapidamente e su un giovane solo ricadevano 4 nonni

  9. #39
    Vento fresco L'avatar di alnus
    Data Registrazione
    23/11/13
    Località
    Modena, campagna Est m30
    Età
    63
    Messaggi
    2,495
    Menzionato
    34 Post(s)

    Predefinito Re: Cibo: emergenza alimentare, biocarburanti e problematiche varie

    Quante parole!
    Se non sai come mantenere i tuoi figli, uomo, basta che vieni fuori.
    Questo lo sanno tutti in tutte le culture e non costa nulla.
    La donna può anche volerli i 5 figli, ma se li sogna.

  10. #40
    Vento forte L'avatar di ale97
    Data Registrazione
    08/11/19
    Località
    Arbus (SU) 370 m/ Torino
    Età
    26
    Messaggi
    3,979
    Menzionato
    84 Post(s)

    Predefinito Re: Cibo: emergenza alimentare, biocarburanti e problematiche varie

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano De C. Visualizza Messaggio
    Apparte che la politica del figlio unico in Cina è stata applicata anche con metodi brutali (anche uccidendo i feti davanti alle madri) e già ciò è eticamente inaccettabile, poi ora si è consentito che si possano fare 2 o anche 3 fligli in alcune zone, la società cinese sta invecchiano rapidamente e su un giovane solo ricadevano 4 nonni
    Potrà pure essere poco etico ma parlare di "uccisione" in rapporto a feti (se di poche settimane) è totalmente improprio

Segnalibri

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •