Che ne pensi dei collegamenti provinciali nel lazio? (compresi bus extraurbani tipo cotral) io sono convinto che sono molto meglio in Lombardia ed Emilia Romagna.Chiaramente niente a che vedere con i paesi stranieri Europa (specie dell'Europa centro occidentale tipo Francia, Germania, Benelux, Austria, Danimarca, Irlanda, UK e anche Spagna).Bus notturni purtroppo non ce ne sono.Come sono i collegamenti provinciali nelle due regioni italiane che ho nominato sopra?@jack9 @francy72 @Franzoso
Ditemi qualcosa pure dei paesi europei che ho citato anche riguardo i collegamenti notturni
Il peggiore inverno che abbia mai visto?
Il 2006/2007!!!
Mi pare che non ci siano nemmeno ora, se non sbaglio tra le 23 e le 5 non gira nulla.
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Devo dire che la linea di Como è sempre stata tra le più fortunate, difficilmente il ritardo andava oltre i 5 minuti. Nei primi anni del duemila comunque era esattamente come descrivi... Un incubo. Prendo pochissimo ora il treno, preferisco muovermi in scooter, nei due mesi q fine 2021 in cui l'ho utilizzato era però decisamente peggiorata la situazione rispetto al pre-covid
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Per quanto riguarda la Sardegna, nelle città più grandi, Sassari e Cagliari, possono essere una discreta alternativa all'uso dell'auto per chi lavora nelle zone centrali dove la ricerca di parcheggio è spesso un problema. Cagliari in particolare negli ultimi anni ha conosciuto un forte miglioramento del servizio pubblico, con la costruzione di una piccola rete tramviaria (2 linee) e l'inaugurazione di un servizio suburbano, che collega anche l'aeroporto al centro cittadino. Dai dati di Legambiente è tra le città italiane con il servizio migliore e il numero di passeggeri più alto.
Per quanto riguarda Sassari, i collegamenti via bus con i paesi della provincia sono essenzialmente scolastici, e pressoché assenti al di fuori degli orari di ingresso e uscita da scuola, con l'eccezione di Porto Torres, collegata da bus ogni 30 minuti circa al di fuori degli orari scolastici.
Il servizio ferroviario è abbastanza scadente per quanto riguarda l'infrastruttura, dato che ancora non ci sono linee elettrificate, spesso alcune tratte sono chiuse e sostituite da autobus, ed è a singolo binario, con l'eccezione del tratto da Cagliari a San Gavino, a doppio binario, e dove prendendo un treno sembra quasi di essere nella Penisola (treni nuovi, annunci sonori, prese per caricare il cellulare ecc.).
Ultima modifica di SsNo; 07/05/2022 alle 17:17
Il peggiore inverno che abbia mai visto?
Il 2006/2007!!!
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always looking at the sky...
Interista
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Ciao Ale!
20/12/2009... La giornata Perfetta! Min. -10.2° - Max. -5.1°
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Io ho fatto la vita da pendolare Cuneo-Torino tra gli anni 2013 e 2016...
Imbarazzante, da piangere.
Punto primo. I treni erano SEMPRE in ritardo. E per SEMPRE intendo SEMPRE. Non ho memoria di UN treno arrivato in orario, credo che seriamente non sia mai successo. Il treno deve arrivare alle 19:10? Arrivava alle 19:11-19:12-19:13. Lo so, qualcuno dirà che cambia poco. E invece no, perdiana, è una questione di principio. Se l'orario dice che il treno deve arrivare alle 08:05 DEVE arrivare alle 08:05, non alle 08:07/08:09 che "ma sì, dai, più o meno è in orario". No, cacchio, non va bene. Se l'orario dice una cosa allora deve essere quella, punto e basta. Non riesci a garantire il tempo di percorrenza? Cambia gli orari, metti orario di arrivo 08:07.
Punto secondo. Temperatura dei treni. In estate aria condizionata a palle con 15°/17°, una roba da gelare, mentre fuori ci sono +32°/+34°. D'estate devi portarti una bella maglia calda per farti il viaggio in treno. In inverno, con 0° fuori, stimo una temperatura interna sui +24°/+26° (a che temperatura si suda stando immobili, solo in maglietta? Ecco, quella temperatura lì).
Punto terzo. I posti. Partendo da Cuneo, chi sale a Savigliano è fottuto, non si siede più. Si fa mezz'ora in piedi, accalcato negli spazi tra un vagone e l'altro, o in piedi in mezzo ai posti a sedere.
Punto quarto. Il percorso e le soste "così". Da Fossano a Cuneo è un monorotaia rimesso a posto tra il 1946 e il 1947 dopo il secondo conflitto bellico. Mai neanche lontanamente pensato di fare un raddoppio, ma non scherziamo. Monorotaia. Se un qualsiasi treno su una qualsiasi stazione non spacca il secondo, semaforo rosso. Ci si ferma in quelle antiche stazioncine nel cuore della campagna fossanese, e si sta lì, e si aspetta. E si aspetta. E si aspetta. 2, 3, 5, 10 minuti. E poi, sorpresa sorpresa, si arriva in ritardo! Ma pensa.
Punto quinto: gli scioperi. Gli scioperi erano onnipresenti: sempre di venerdì, il secondo e l'ultimo venerdì del mese. Quelli sì, quelli erano puntuali.
Molto meglio andare in macchina.
Lou soulei nais per tuchi
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