Tornando al discorso economico aggiungo due cose:
1) Se si è deciso di investire sull'elettrico, lo sapevano anche i sassi che avremmo dovuto battere una concorrenza agguerritissima come quella cinese... Ma e' da polli ritirarsi a questo punto, sarebbe una catastrofe... Non si può cominciare una guerra e ritirarsi poco dopo averla cominciata. Bisognerebbe continuare ad impegnarsi e a investire soldi, tempo e fatica sia sulle infrastrutture che sulla formazione dei lavoratori.
2) Abbiamo un grosso problema di competitività e di "spreco" ovunque... Io vedo, per esempio, al lavoro da me dove molti dei prodotti che vendiamo vengono spesso riaperti e "corretti" per problemi di progetto... Nello specifico, può mancare una vite in un kit venduto ad un cliente, una macchina che doveva fare i test di sicurezza non ha fatto la taratura annuale...
E le aziende con questi problemi sono tante, io ne sento spesso di questi problemi: ma sono cose gravi, che fanno perdere competitività a favore della concorrenza, che è già avvantaggiata magari perché ha manodopera a costo più basso.
Saluti
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Io aggiungerei sommessamente le dinamiche demografiche da una parte e culturali dall'altra: quando ero giovane io si parlava solo di macchine.
Adesso ai giovani frega poco e d'altra parte la parte "divertente" è forzatamente diminuita (in particolare per l'accresciuto traffico).
E oltre a fregar poco fanno i conti con attenzione; e d'altra parte se vivi in una grande città tra mezzi pubblici decenti e car sharing dell'auto di proprietà puoi fare serenamente a meno.
Il tutto si traduce in minori vendite anche senza scomodare cinesi, elettrico e altri, nella maggior parte dei casi, sproloqui.
Ma è già così, non è più manco una previsione, ma una constatazione.
Basta leggere quel che sta succedendo in Germania.
E non c'è elettrico, termico o idrogeno che tenga.
Se non avessimo speso 10++ finanziarie con quella presa per il culo regressiva del superbonus magari potevamo fare un piano sensato a medio/lungo termine. Invece...
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27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Verissimo, hai detto in meno parole le stesse cose che ho scritto più su.
C'è però un problema irrisolvibile: la filiera dell'elettrico è comunque più corta quindi a parità di produzione e vendita servono comunque meno persone. E qui non c'è soluzione...
Se la competitività del nostro sistema dipendesse solo dagli "scarti" potremmo festeggiare giorno e notte per anni, ahimé.
Ho letto report recenti che parlavano di un gap del 30% nel costo dell'energia anche rispetto ai partner europei. Con un punto di partenza così dove vuoi andare anche se non sei un'acciaieria?
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Di mio ci aggiungo che è in atto una rivoluzione fiscale, per me le entrate sono destinate ad allinearsi all'imponibile reale. Non immediatamente ma progressivamente.
Stanno facendo manovre arzigogolate per far ingoiare questo riallineamento.
Poi una volta fatto emergere il sommerso immagino e voglio sperare che la tassazione diverrà meno pesante per tutti.
Vediamo. I problemi tipici rimangono ma siamo ancora vivi per combatterli, certo le istituzioni non aiutano.
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Mi pareva impossibile che riuscissimo a finalizzare facilmente la cessione di 'sto cancro...
Ita Airways, Lufthansa chiede uno sconto, respinto dal Mef: e stallo nella trattativa - Il Sole 24 ORE
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