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Cominciamo a unire gli indizi riportando quanto già evidenziato nei giorni scorsi
1.
Le riserve internazionali russe hanno raggiunto il picco di 643 miliardi di dollari prima della guerra e dal 20 febbraio in poi sono in costante calo.
quando 10 giorni fa evidenziavo il dato il valore più recente risaliva a fine agosto ed era di 566 miliardi. (in 6 mesi un calo del 15% circa). (Total reserves comprise holdings of monetary gold, special drawing rights, reserves of IMF members held by the IMF, and holdings of foreign exchange under the control of monetary authorities).L'attuale valore più recente è del 9 settembre in ulteriore calo di 10 miliardi. Tutto ciò come detto più volte nonostante la crescita del prezzo del gas del 1000% e oltre.
+
2.
Il 16 % del gas russo viene esportato come liquido e dai giacimenti di gas a nord di Murmansk ci sono solo tubi diretti verso l'Europa. Se la Russia intende vendere il proprio gas naturale a Cina e India, ci vorrebbero sia gasdotti che terminali GNL e la loro costruzione richiederebbe molto tempo. (China bought 2.35mn tonnes of LNG from Russia in H1-2022. Europe bought more than 70mn tonnes of LNG in 2021). Ci sono voluti più di 10 anni per costruire un gasdotto dal giacimento di Chayanda in Siberia alla Cina, e questo senza sanzioni imposte alla Russia.
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RISULTATO
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The Russian Ministry of Finance announces a 10 % cut of budget expenditures, following the sharpest contraction of revenues since the 2009 financial crisis:
cuts will be made to social programs, pensions perhaps. Expect indexation to fall behind inflation, military expenditures will increase slightly.
Detto in due parole i profitti record di Gazprom sono un canto del cigno così come gli avanzi di bilancio statale.
Le sanzioni funzionano pure troppo.
Il problema è che funzionano come il fumo e l'alcol: mentre ne abusi non ti rendi conto di quanto ti fanno male e non se ne accorgono nemmeno gli altri finchè non ti viene il tumore all'esofago.
Lo sanno solo i medici, e solo quelli bravi
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O magari trovare una soluzione al problema forse non è così semplice... Soprattutto per quelli convinti che non basti una stampante di moneta a sistemare tutto.
D'altra parte non sono i burocrati dell'UE a dire che non possiamo fare l'embargo al gas russo.
A giudicare dal bilancio federale di agosto non si direbbe...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Certo che non è semplice, soprattutto se ci si dimentica che siamo in guerra economica con il principale offerente sul mercato. Servono scelte politiche forti.
In merito ai ricavi gas, l'equilibrio su cui si muove Putin è chiaramente sottile, deve bilanciare quantità vendute e prezzo e alla lunga è destinato a perdere. Il problema è che noi ci stiamo dissanguando potendo fare qualcosa di più.
Alla fine stiamo dicendo le stesse cose, ho sbagliato io a scrivere "burocrati dell'UE" in un impeto di fastidio nel leggere le dichiarazioni di Von der Leyen, intendevo politici europei.
Pietro
Che a quanto pare ora è sceso al 10% per quanto riguarda le forniture europee. Gli toccherà di bruciarlo...
E' l'incastro tra politica ed economia a determinarne la difficoltà.
Non basta dire: io al massimo pago "100" in un momento in cui sul mercato la quotazione è "200".
Pago 100 cosa? Solo il gas russo? Russia che può decidere di chiudere i rubinetti. Il gas da gasdotto? Anche Algeria e Azerbaigian possono chiudere i rubinetti. Tutto, navi comprese, che quindi possono cambiare rotta?
Più passa il tempo e più son convinto che solo la distruzione della domanda possa risistemare le cose. O un clamoroso picco di offerta che però è di là da venire.
Si può sempre fare qualcosa di più come si può sempre fare meglio.
Ma cosa?
Perchè se qualcuno pensa che a breve si torni a 30-40 è meglio che torni ai giorni nostri prima di svegliarsi tutto sudato.
"Politici europei" ha già più senso, almeno finchè la politica energetica sarà di competenza nazionale (non c'entra niente con la tua osservazione, ma mi piace molto lo sport nazionale secondo cui dobbiamo essere "sovrani" per poi lamentarsi che la UE non fa niente... Non si vuole cedere sovranità? Legittima scelta. Ma a quel punto le castagne dal fuoco te le levi da solo).
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27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Quella dovrebbe essere già abbondantemente in corso anche se "i ristoranti sono tutti pieni" (CIT).
L'america lo sta perseguendo con la politica monetaria (non solo con i tassi). In europa probabilmente si vogliono affidare all'effetto delle bollette che arriveranno in inverno.
In ogni caso il crack spread ha già indicato la via.
Per la spiegazione del termine non mi addentro perchè sono certo che qui dentro c'è chi lo farebbe meglio di me.
P.s. forse nonostante i ristoranti pieni se ne sono accorti ai piani alti perchè l'ultima gag di un noto comico punta sulla consapevolezza dei candidati (in primis dei favoriti) che forse è meglio non andare al governo proprio in questo momento.
Ultima modifica di Gianni78ba; 20/09/2022 alle 06:20
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Quando nelle economie occidentali si permette all’inflazione di superare la famosa soglia del 2% in media ci sono voluti 10 anni per tornare indietro.
A maggior ragione se ti chiami italia o grecia
se riesco posto qualcosa riguardo le prospettive sulle bollette
la situazione è comunque in evoluzione
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Mi collego ad un messaggio che scrissi un paio di giorni prima che scoppiasse la guerra, 23 febbraio:
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"gli antagonisti della russia dovrebbero sperare in un conflitto esteso a tutto il territorio ucraino, far spendere tutto il capitale militare da loro accumulato negli ultimi 10 anni in una guerra stile vietnam fornendo nel frattempo all'ucraina tutto l'appoggio esterno.Contemporaneamente andarci giù seriamente con le sanzioni economiche e finanziarie soprattutto (cosa che non è mai stata fatta veramente nella storia moderna e sarebbe un buon esperimento per capire a che livelli di finanziarizzazione reale si è arrivati), tirarla un paio di anni stringendo la cinghia e sperare che Putin non sia davvero pazzo da usare le armi atomiche".
Sulle armi atomiche mi sono convinto che ormai sia fuori tempo massimo da mo...
Il fatto che stia andando nel modo descritto sopra potrebbe significare che già da mesi fosse stato preso in considerazione un inevitabile rischio calcolato; perchè ben prima della guerra quello che veniva presentato era il problema seguente, cioè ricatto energetico evidente sull'economia della prima potenza europea in primis:
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ed il dente da togliersi era la dipendenza da un monopolista mafioso in un momento di passaggio epocale in termini di benzina da mettere nell'apparato produttivo.
La guerra è stata un'occasione da cogliere.
E le parole di Bernabè dell'altro giorno vanno a braccetto esattamente con quanto ho riportato dall'ormai lontano 23 febbraio:
Energia: Bernabe, fra 2-3 anni crollo prezzi, dobbiamo resistere - Ultima Ora - ANSA
Energia: Bernabè, fra 2-3 anni crollo prezzi, dobbiamo resistere"Russia non saprà dove piazzare il gas"
"Fra 2-3 anni la Russia non saprà dove piazzare il gas, i prezzi dell'energia crolleranno", "i prossimi 2 anni saranno difficili ma dobbiamo resistere, avremo altre fonti energetiche".
I futures concordano sulla proiezione temporale
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I punti inquietanti però sono due:
1 - In questo lasso di tempo diventeremo più poveri
2 - Potremmo ritrovarci a scambiare la Russia con la Cina
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Errare è umano, perseverare è diabolico
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Vediamo ora cosa succede
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Bonus 200 euro per lavoratori autonomi e professionisti: i chiarimenti dell’Inps - Euroconference News
Qui tutti i chiarimenti sulla richiesta scattata ieri
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