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  1. #91
    Vento fresco
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    Predefinito Re: "It's the economy, stupid!"

    Il programma di acquisti di titoli di stato della BoE è stato fortemente sottoutilizzato, appena 3,6 miliardi sui 20 allocati finora, ieri hanno acquistato appena 22 milioni.
    Questo evidenzia la correttezza della decisione della banca centrale, il problema sul mercato dei gilts era di illiquidità e la mera esistenza di un compratore di ultima istanza ha fatto stabilizzare i prezzi, dal punto di vista della politica monetaria gli importi con ogni probabilità rimarranno trascurabili.

    La retromarcia del governo sugli aspetti peggiori del piano approvato nei giorni scorsi ha probabilmente contribuito.

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    Il meccanismo alla fine è lo stesso del whatever it takes di Draghi, la mera promessa di un intervento di dimensioni illimitate (o comunque enorme) basta a stabilizzare il mercato in presenza di equilibri multipli, quindi l'intervento effettivo rimane relativamente piccolo.
    Ultima modifica di snowaholic; 04/10/2022 alle 10:21

  2. #92
    Vento moderato L'avatar di Gianni78ba
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    Predefinito Re: "It's the economy, stupid!"

    Citazione Originariamente Scritto da snowaholic Visualizza Messaggio
    Il programma di acquisti di titoli di stato della BoE è stato fortemente sottoutilizzato, appena 3,6 miliardi sui 20 allocati finora, ieri hanno acquistato appena 22 milioni.
    Questo evidenzia la correttezza della decisione della banca centrale, il problema sul mercato dei gilts era di illiquidità e la mera esistenza di un compratore di ultima istanza ha fatto stabilizzare i prezzi, dal punto di vista della politica monetaria gli importi con ogni probabilità rimarranno trascurabili.

    La retromarcia del governo sugli aspetti peggiori del piano approvato nei giorni scorsi ha probabilmente contribuito.

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    Il meccanismo alla fine è lo stesso del whatever it takes di Draghi, la mera promessa di un intervento di dimensioni illimitate (o comunque enorme) basta a stabilizzare il mercato in presenza di equilibri multipli, quindi l'intervento effettivo rimane relativamente piccolo.
    Intervieni di più qui che la tua competenza faccio fatica a trovarla altrove, in lingua italiana poi...

    Rendiamo questo thread un punto di riferimento del governo come lo è stato quello del covid (scherzo...non sulla prima frase)
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  3. #93
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    Predefinito Re: "It's the economy, stupid!"

    Intanto, pur non condividendo almeno il messaggio politico, per quanto riguarda i numeri del famoso piano tedesco da 200 miliardi cito parte del tweet di Giampaolo Galli.
    "200 mld di euro sono il 5% del PIL della Germania. Verranno spesi fino a tutto il 2024, poco meno di due anni e mezzo. Quindi poco più di 2% l’anno. L’Italia nel 2022 fino ad ora ha speso il 3% del PIL."
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  4. #94
    Vento moderato L'avatar di Gianni78ba
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    Predefinito Re: "It's the economy, stupid!"

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Intanto, pur non condividendo almeno il messaggio politico, per quanto riguarda i numeri del famoso piano tedesco da 200 miliardi cito parte del tweet di Giampaolo Galli.
    "200 mld di euro sono il 5% del PIL della Germania. Verranno spesi fino a tutto il 2024, poco meno di due anni e mezzo. Quindi poco più di 2% l’anno. L’Italia nel 2022 fino ad ora ha speso il 3% del PIL."
    Durante la campagna elettorale c'era gente che faceva paragoni con gli altri stati europei lamentandosi che l'Italia non avesse fatto molto od addirittura non stesse facendo nulla
    Questa è di 3 settimane fa, non l'ho voluta mettere per evitare si scendesse nell'off topic
    What is the Cost of Europe’s Energy Crisis?

    Allora solo grecia e lituania avevano speso più di noi in proporzione.
    Il problema è che molti soldi sono spesi a mentula canis. Tra questi soldi ci dobbiamo mettere i famosi 200 euro + 150 che rientrano tra gli aiuti caro energia
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  5. #95
    Vento moderato L'avatar di Gianni78ba
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    Predefinito Re: "It's the economy, stupid!"

    A proposito di aiuti dati a mentula canis.
    Spetta un bonus a credito d'imposta per le imprese per cui risulta un extracosto, superiore al 30%, dei costi sostenuti per la componente energetica nel 2022 rispetto al 2019. A parte la difficoltà di calcolarsi questo extracosto che mi piacerebbe chiedere a CIngolani se lui è capace, è stato deciso che chi non ha cambiato fornitore può richiedere all'Enel o chiunque sia di fare questo benedetto calcolo 2022 rispetto al 2019, trimestre su trimestre.
    Peccato che gran parte delle micro piccole medio (le grandi non lo so) imprese ha cambiato fornitore a causa del famigerato passaggio al mercato libero
    Oltretutto pure nel momento di passaggio alle fatture elettroniche


    italia
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  6. #96
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    Predefinito Re: "It's the economy, stupid!"

    Faccio copia incolla di una osservazione così come l'ho letta da una discussione su substack che mi trova d'accordo:
    The bond market is anticipating that the central banks are overtightening and ultimately interest rates will need to be lowered in order to restore health to the global economy.However, lower rates are not possible until inflation comes under control. Of course, global wealth destruction will be helpful in suppressing demand and inflation, and we may be in a deflationary world in just a few quarters.I am wondering what is the long game is in the United States with respect to interest rates. Unlike Paul Volcker who could raise interest rates In an economy that was 30% debt to GDP, Powell is constrained by 100% debt to GDP. In addition the average maturity of US debt is just five years and 30% of US debt is provided by foreigners, inferior positions relative to Volcker’s situation.Is it possible that the United States implements yield curve control? With 30 trillion in debt, a 5% borrowing cost would result in the United States having interest expense is the largest line item on its annual budget.But, isn’t yield curve control inflationary? (It was in the US in the 40s).I’m wondering if yield curve control (perhaps under a different name) is the most likely outcome, once the fed funds rate exceeds inflation.

    Sul controllo della curva dei rendimenti c'è da approfondire
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  7. #97
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    Predefinito Re: "It's the economy, stupid!"

    cfr.jpg

    Io non mi azzardo a commentare perchè è un campo minato, lascio per riflessione personale e per chi vuole dire la sua
    Rendimenti e tasso di riferimento storicamente tendono a convergere con l'inflazione. Al momento siamo nella situazione indicata dai pallini all'estrema destra, con differenze notevoli tra i suddetti
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    Ultima modifica di Gianni78ba; 09/10/2022 alle 18:35
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  8. #98
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    Predefinito Re: "It's the economy, stupid!"

    Belarus’ Alexander Lukashenko has found a novel way to fight inflation: ban prices from rising

    Vediamo anche questa dove porta
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  9. #99
    Vento fresco L'avatar di lothar
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    Predefinito Re: "It's the economy, stupid!"

    Citazione Originariamente Scritto da Gianni78ba Visualizza Messaggio
    Belarus’ Alexander Lukashenko has found a novel way to fight inflation: ban prices from rising

    Vediamo anche questa dove porta
    Se non vuoi distruggere la domanda, distruggi l'offerta! Il risultato è lo stesso salvo che dopo il picco, ricreare l'offerta distrutta è più complicato del ricreare la domanda distrutta...
    Pietro

  10. #100
    Vento moderato L'avatar di Gianni78ba
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    Predefinito Re: "It's the economy, stupid!"

    ROMA. «La Germania ha una grande responsabilità per quello che è successo negli ultimi vent’anni. Ha consentito a Gazprom di acquisire il più grande giacimento di stoccaggio dell’Unione europea e di entrare nel trading del gas. Un cosa in totale spregio delle direttive». L’accusa arriva da Franco Bernabè, presidente di Acciaierie d’Italia, intervistato dal direttore de La Stampa, Massimo Giannini, nel corso dell’evento del gruppo Gedi “Alfabeto del futuro 2022: le nuove rotte della bellezza”, che ieri ha fatto tappa a Padova. Bernabè annuncia che non farà il ministro del governo Meloni, anche perché non è stato contattato dalla leader di Fratelli d’Italia, ma se arrivasse una chiamata dal Colle, ammette: «Chiunque avrebbe il dovere di prenderla in considerazione».
    Come siamo arrivati a questa situazione drammatica dal punto di vista energetico?
    «Con le tre direttive del gas tra la fine degli Anni 90 e i primi dieci anni del Duemila, l’Europa ha deciso di smembrare i monopolisti come l’Eni per creare un mercato competitivo. Dall’altra parte, però, al di là della cortina di ferro, il monopolista è rimasto, con un peso specifico ben diverso. Lì è stato l’errore. Poi on solo la Germania consentì a Gazprom di entrare in Europa e di sfruttare un giacimento ma avviò anche le trattative per Nord Stream 2».

    Ci siamo portati il nemico in casa?
    «È stata una cosa incomprensibile, ecco perché abbiamo questa situazione pazzesca di prezzi del gas, con le bollette che a gennaio-febbraio diventeranno insostenibili se si andrà avanti così. I prezzi sono aumentati prima della guerra a causa della manipolazione fatta dalla Russia sul mercato Ttf dove poteva vendere tanto gas. Vendeva gas con i contratti a lungo termine e allo stesso tempo lo vendeva sul mercato elettronico. Improvvisamente, nel terzo trimestre del 2021, Mosca ha cessato di cedere gas sulle piattaforme elettroniche. E quindi il prezzo è andato alle stelle».


    C’era una strategia.
    «La Russia ha dichiarato guerra all’Europa prima di dichiararla all’Ucraina. Quando si dice che le sanzioni ci fanno male è vero, ma è la Russia che ha cominciato un’aggressione ben prima che ci fossero le sanzioni».

    Come se ne esce? Draghi ha fatto del tetto al prezzo del gas una delle campagne più importanti a livello internazionale. L’Europa però ancora non ha risposto.
    «Non ci sono risposte semplici a problemi complessi, ci sono solamente delle “pecette” che vengono messe su un tema molto complicato».

    Che cosa dobbiamo fare?
    «Una soluzione potrebbe essere che l’Europa compri l’energia per tutti, faccia da acquirente unico come successe per i vaccini, ma io non vedo una gran disponibilità ad andare in questa direzione».

    Quindi abbiamo di fronte solo austerity e razionamento?
    «Credo che l’aumento dei prezzi sia talmente forte che determinerà comportamenti virtuosi, vedo che alcune città stanno già spegnendo l’illuminazione pubblica. Il problema che abbiamo di fronte è sopravvivere nel 2022 e nel 2023».

    Il nuovo esecutivo che sta per arrivare dice che bisogna fare molto di più, Salvini propone lo scostamento di bilancio.
    «Ci sarà un grandissimo risparmio energetico come nel ‘73 quando ci fu la crisi energetica, la gente risparmierà».

    E nel frattempo le bollette chi le paga?
    «Lo Stato dovrà ancora intervenire, non c’è dubbio. Il provvedimento sui crediti d’imposta ha dato grande respiro alle imprese, questo dovrà continuare fino a quando non cesserà questa situazione davvero drammatica».

    Con il cambio di governo teme che l’Italia possa venire isolata nel contesto internazionale?
    «Questa transizione trova due persone di grande equilibrio che si stanno passando le consegne. Draghi è un uomo di profondo senso delle istituzioni che vede nel supporto senza traumi al prossimo governo la propria responsabilità di cittadino, prima che di presidente del Consiglio. E Giorgia Meloni - vista la prudenza e la sobrietà con cui sta gestendo questa fase di transizione - merita grande apprezzamento».

    Bernabè è fatta, sarà ministro del governo Meloni ?
    «Non esiste, non so niente, nessuno mi ha contattato».

    Vuol dire che Meloni non si è fatta viva con lei?
    «No, ripeto, nessuno mi ha contattato, e del resto sarebbe anche curioso se questo accadesse. È noto che sul piano della visione politica io non appartengo a quello schieramento».

    Significa che se la chiamassero lei direbbe comunque di no? Anche se dovesse arrivare una chiamata dal Colle?
    «In quel caso, naturalmente, di fronte a una chiamata in nome dell’interesse nazionale, chiunque avrebbe il dovere di prenderla in considerazione».
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