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  1. #61
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: la regina Elisabetta sta male.....

    Citazione Originariamente Scritto da alexeia Visualizza Messaggio
    Allora... partiamo dalle origini. Quando si definiscono le monarchie europee, quindi nell'Alto Medioevo, la distinzione fra patrimonio personale e patrimonio "dello Stato" non è ancora stata elaborata a livello concettuale. Quindi, a essere pignoli, quello che Guglielmo il Conquistatore conquistò, era suo personale, per diritto vigente all'epoca.
    Successivamente questi patrimoni, dati in gestione ai vari ufficiali pubblici, sono divenuti in parte privati, o per donazione o per diritto ereditario acquisito nel corso dell'evoluzione delle strutture feudali. In realtà, fra le maglie di queste grandi linee - sia in Inghilterra che nel resto d'Europa - si è mantenuta e sviluppata una piccola proprietà privata, che arriva sino al campo del singolo contadino, magari un tempo "servo", poi semplice affittuario, quindi per consuetudine o marasmi vari subentrati - perdita di documenti, cause intentate e documenti creati a sostegno, diritti consuetudinari etc. - proprietario a tutti gli effetti del singolo appezzamento.
    Diciamo che in un'epoca cronologicamente ancora abbastanza alta, esiste la proprietà del re e quella privata, di tutti gli altri che ho già citato, mentre sono ben distinti i poteri - che abbracciano tutto il territorio - rispetto al possesso del territorio stesso.
    Ciò non toglie che, nel momento in cui il sovrano drena tributi o prestiti, essi confluiscono in un "tesoro" che copre indifferentemente la sfera personale e quella pubblica.
    Giusto o sbagliato? lo storico non giudica, ma semplicemente guarda ciò che un'epoca ha elaborato, e ne prende atto, inserendolo nella sua cornice.
    Non ha senso valutare le azioni passate sulla base del nostro sentire odierno, che risente di secoli e secoli di maturazione e di eventi.
    Però c'è anche da considerare che molte delle "spese folli" di un qualsiasi potere rientrano anche nel concetto di "rappresentanza" e in quello di "comunicazione verso l'esterno".
    In un mondo in cui se non facevi vedere che eri il più forte, qualcuno improvvisamente si sognava di invaderti e dichiarare che quelle terre e quel popolo erano "suoi" per antico diritto, la grande parata con la cavalleria pesante e il resto dell'esercito dietro, le giostre e i tornei, lo sfarzo dei ricevimenti agli altri sovrani in visita avevano uno scopo preciso: dire all'altro "Occhio, che se voglio metto in campo forze tali che ti schiaccio, se solo osi attaccarmi".
    Erano quindi spese volte alla difesa dello Stato, della popolazione, dei commerci e dell'economia, perché una guerra non conveniva prima di tutto al popolo stesso.

    Questo per il passato. Nell'attuale, sarebbe da fare un po' di bilanci comparativi fra la corona britannica e i vari governi democratici d'Europa, su quanto dell'apparato sia effettivamente pagato con le tasse dei cittadini e quanto invece venga direttamente dal patrimonio del singolo.
    Certo è che la corona britannica può contare anche su non indifferenti entrate legate all'immagine e alla vendita di diritti su di essa, oltre che sul proprio patrimonio personale - qui siamo comunque a livello di rendite tali da permettere di vivere lussuosamente senza far niente - mentre sarebbe da vedere quanti parlamentari continentali, arrivati al loro posto, mettono qualcosa del proprio per gestire l'apparato: in soldoni, nelle democrazie quanti ministri o parlamentari ci sono che si pagano l'aereo, la scorta, il banchetto di rappresentanza, la servitù che pulisce il palazzo etc. etc. di tasca propria, e non gravando sui contributi dei cittadini?

    In definitiva, considerato che gli inglesi non si sono ancora organizzati per eliminare concretamente - pacificamente o meno - una monarchia parassita, vuol dire che a loro il costo che essa implica appare sostenibile. E quindi, se a loro va bene, a noi checcefrega? Prima di salvare gli inglesi dalle loro stesse scelte, sarei per dare un occhio e far polemica un po' più a breve raggio...
    a me non frega meno di zero di quello che fanno in patria, ma le bandiere a mezz'asta in Europa e i minuti di silenzio in Italia non mi stanno bene.
    o lo si fa per tutti, o per nessuno, tanto meno per un monarca che niente c'azzecca né per l'Europa (scelta loro) né tanto meno per l'Italia.
    per quanto mi riguarda è molto più importante la perdita di uno scienziato di spicco, di uno che sale al trono solo per meriti di sangue (nel caso attuale, è salito letteralmente uno che ha fatto passare peste e corna alla povera lady D, pensando a niente fuorché fare il maialino quanto onore nella storia di Re Carlo.... esaudendo il sogno della sua consorte) mi interessa poco. spiace, è morta, ma finisce lì la cosa, facessero le loro celebrazioni nel loro paese di sudditi... solo la parola "suddito" mi fa accapponare la pelle, di base, figuriamoci nel 2022
    Si vis pacem, para bellum.

  2. #62
    Brezza leggera L'avatar di alexeia
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    Predefinito Re: la regina Elisabetta sta male.....

    Citazione Originariamente Scritto da jack9 Visualizza Messaggio
    a me non frega meno di zero di quello che fanno in patria, ma le bandiere a mezz'asta in Europa e i minuti di silenzio in Italia non mi stanno bene.
    o lo si fa per tutti, o per nessuno, tanto meno per un monarca che niente c'azzecca né per l'Europa (scelta loro) né tanto meno per l'Italia.
    per quanto mi riguarda è molto più importante la perdita di uno scienziato di spicco, di uno che sale al trono solo per meriti di sangue (nel caso attuale, è salito letteralmente uno che ha fatto passare peste e corna alla povera lady D, pensando a niente fuorché fare il maialino quanto onore nella storia di Re Carlo.... esaudendo il sogno della sua consorte) mi interessa poco. spiace, è morta, ma finisce lì la cosa, facessero le loro celebrazioni nel loro paese di sudditi... solo la parola "suddito" mi fa accapponare la pelle, di base, figuriamoci nel 2022

    Il dato di fatto è che però migliaia di italiani, su giornaletti che noi snobbiamo - e ci mancherebbe... ma di fatto siamo un'élite "colta" rispetto al quadro generale - seguono ansiosamente queste notizie sui reali altrui. E forse è un bene, mi preoccuperei nel momento in cui iniziassero a interessarsi troppo ai nostri ex-reali... voglio dire, l'uomo medio ha anche bisogno di pettegolezzo, di esotismo e di notizie "leggere", e questo fa "vendere", quindi la notizia sale agli onori della cronaca e vi permane per giorni e giorni.
    Cioè, qualche testata sta facendo la cronaca in diretta del tipo "ore 15:20 l'auto di re Carlo ha varcato il portone di Windsor... ore 15:35 re Carlo sbarcato dall'auto elude i fotografi e si infila rapidamente in cesso..." ...ma ci rendiamo conto? vuol dire che c'è gente, molta gente, che la legge questa roba, e che non ha evidentemente nulla di più interessante - nel campo degli avvenimenti - a cui pensare.
    E' questo l'elemento preoccupante, non la stampa che ci martella e le bandiere a mezz'asta, ma il pubblico che segue tutto ciò.
    Nel frattempo è morta Irene Papas, ma nessuno se ne è accorto, non recita più e non è più bella quindi non fa più notizia; per non parlare di personaggi della scienza o della cultura... a chi interessano? un mese fa hanno stirato sulle strisce Luca Serianni: qualcuno sapeva chi era? qualcuno ha aperto quel titolo di giornale?

    Ecco, questo è il vero problema...

  3. #63
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: la regina Elisabetta sta male.....

    Ma avevate aperto davvero una discussione sulla regina?

  4. #64
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: la regina Elisabetta sta male.....

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro1985 Visualizza Messaggio
    a me un pò frega perchè con il loro impero britannico del piffero hanno reso internazionale e unica alternativa credibile alla propria, una lingua che mi sta sul culo come poche
    può bastare?
    Sinceramente l'inglese lo trovo una lingua migliore di molte altre come lingua internazionale. E' relativamente banale e semplice da imparare, non ha verbi che si coniugano cambiando desinenze come in italiano e in generale nelle lingue neolatine, ha tre generi ed è abbastanza intuitivo capire quando usarli (non come nelle lingue come l'italiano in cui se non sei madrelingua devi capire quando un nome è maschile o femminile, adattando la desinenza), inoltre la struttura grammaticale è semplice.
    La parte difficile la fanno i phrasal verbs, ma la maggior parte di questi sono espressioni tipiche del popolo e per le relazioni internazionali servono a poco.
    Ah, aggiungiamoci che il 60% del vocabolario deriva dal francese e dal latino, quindi di fatto è una sorta di lingua germanica neolatina. Quindi ancora meglio per noi italiani.

  5. #65
    Vento forte L'avatar di ale97
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    Predefinito Re: la regina Elisabetta sta male.....

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Sinceramente l'inglese lo trovo una lingua migliore di molte altre come lingua internazionale. E' relativamente banale e semplice da imparare, non ha verbi che si coniugano cambiando desinenze come in italiano e in generale nelle lingue neolatine, ha tre generi ed è abbastanza intuitivo capire quando usarli (non come nelle lingue come l'italiano in cui se non sei madrelingua devi capire quando un nome è maschile o femminile, adattando la desinenza), inoltre la struttura grammaticale è semplice.
    La parte difficile la fanno i phrasal verbs, ma la maggior parte di questi sono espressioni tipiche del popolo e per le relazioni internazionali servono a poco.
    Ah, aggiungiamoci che il 60% del vocabolario deriva dal francese e dal latino, quindi di fatto è una sorta di lingua germanica neolatina. Quindi ancora meglio per noi italiani.
    Quando praticamente ti viene imposto potrebbe essere anche la lingua più bella del mondo, ma arrivi a odiarla comunque

  6. #66
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: la regina Elisabetta sta male.....

    Citazione Originariamente Scritto da ale97 Visualizza Messaggio
    Quando praticamente ti viene imposto potrebbe essere anche la lingua più bella del mondo, ma arrivi a odiarla comunque
    Guarda, per me è l'alternativa meno peggio che ci sia in circolazione.
    In alternativa mi andava bene anche lo spagnolo.
    Ho sentito da qualche parte che la lingua più semplice del mondo, o tra le più semplici, sia l'indonesiano, però per noi latini ha l'handicap del vocabolario totalmente diverso.

  7. #67
    Vento fresco L'avatar di alnus
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    Predefinito Re: la regina Elisabetta sta male.....

    Citazione Originariamente Scritto da alexeia Visualizza Messaggio
    Allora... partiamo dalle origini. Quando si definiscono le monarchie europee, quindi nell'Alto Medioevo, la distinzione fra patrimonio personale e patrimonio "dello Stato" non è ancora stata elaborata a livello concettuale. Quindi, a essere pignoli, quello che Guglielmo il Conquistatore conquistò, era suo personale, per diritto vigente all'epoca.
    Successivamente questi patrimoni, dati in gestione ai vari ufficiali pubblici, sono divenuti in parte privati, o per donazione o per diritto ereditario acquisito nel corso dell'evoluzione delle strutture feudali. In realtà, fra le maglie di queste grandi linee - sia in Inghilterra che nel resto d'Europa - si è mantenuta e sviluppata una piccola proprietà privata, che arriva sino al campo del singolo contadino, magari un tempo "servo", poi semplice affittuario, quindi per consuetudine o marasmi vari subentrati - perdita di documenti, cause intentate e documenti creati a sostegno, diritti consuetudinari etc. - proprietario a tutti gli effetti del singolo appezzamento.
    Diciamo che in un'epoca cronologicamente ancora abbastanza alta, esiste la proprietà del re e quella privata, di tutti gli altri che ho già citato, mentre sono ben distinti i poteri - che abbracciano tutto il territorio - rispetto al possesso del territorio stesso.
    Ciò non toglie che, nel momento in cui il sovrano drena tributi o prestiti, essi confluiscono in un "tesoro" che copre indifferentemente la sfera personale e quella pubblica.
    Giusto o sbagliato? lo storico non giudica, ma semplicemente guarda ciò che un'epoca ha elaborato, e ne prende atto, inserendolo nella sua cornice.
    Non ha senso valutare le azioni passate sulla base del nostro sentire odierno, che risente di secoli e secoli di maturazione e di eventi.
    Però c'è anche da considerare che molte delle "spese folli" di un qualsiasi potere rientrano anche nel concetto di "rappresentanza" e in quello di "comunicazione verso l'esterno".
    In un mondo in cui se non facevi vedere che eri il più forte, qualcuno improvvisamente si sognava di invaderti e dichiarare che quelle terre e quel popolo erano "suoi" per antico diritto, la grande parata con la cavalleria pesante e il resto dell'esercito dietro, le giostre e i tornei, lo sfarzo dei ricevimenti agli altri sovrani in visita avevano uno scopo preciso: dire all'altro "Occhio, che se voglio metto in campo forze tali che ti schiaccio, se solo osi attaccarmi".
    Erano quindi spese volte alla difesa dello Stato, della popolazione, dei commerci e dell'economia, perché una guerra non conveniva prima di tutto al popolo stesso.

    Questo per il passato. Nell'attuale, sarebbe da fare un po' di bilanci comparativi fra la corona britannica e i vari governi democratici d'Europa, su quanto dell'apparato sia effettivamente pagato con le tasse dei cittadini e quanto invece venga direttamente dal patrimonio del singolo.
    Certo è che la corona britannica può contare anche su non indifferenti entrate legate all'immagine e alla vendita di diritti su di essa, oltre che sul proprio patrimonio personale - qui siamo comunque a livello di rendite tali da permettere di vivere lussuosamente senza far niente - mentre sarebbe da vedere quanti parlamentari continentali, arrivati al loro posto, mettono qualcosa del proprio per gestire l'apparato: in soldoni, nelle democrazie quanti ministri o parlamentari ci sono che si pagano l'aereo, la scorta, il banchetto di rappresentanza, la servitù che pulisce il palazzo etc. etc. di tasca propria, e non gravando sui contributi dei cittadini?

    In definitiva, considerato che gli inglesi non si sono ancora organizzati per eliminare concretamente - pacificamente o meno - una monarchia parassita, vuol dire che a loro il costo che essa implica appare sostenibile. E quindi, se a loro va bene, a noi checcefrega? Prima di salvare gli inglesi dalle loro stesse scelte, sarei per dare un occhio e far polemica un po' più a breve raggio...
    Io non ho mai proposto di salvare gli inglesi da loro stessi, ho solo espresso stupore per la enorme sciocchezza dei popoli, non solo inglesi, visto che anche qui in Italia le cronache delle reali case hanno il loro posto fisso nei notiziari da sempre.

  8. #68
    Vento fresco L'avatar di alnus
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    Predefinito Re: la regina Elisabetta sta male.....

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Sinceramente l'inglese lo trovo una lingua migliore di molte altre come lingua internazionale. E' relativamente banale e semplice da imparare, non ha verbi che si coniugano cambiando desinenze come in italiano e in generale nelle lingue neolatine, ha tre generi ed è abbastanza intuitivo capire quando usarli (non come nelle lingue come l'italiano in cui se non sei madrelingua devi capire quando un nome è maschile o femminile, adattando la desinenza), inoltre la struttura grammaticale è semplice.
    La parte difficile la fanno i phrasal verbs, ma la maggior parte di questi sono espressioni tipiche del popolo e per le relazioni internazionali servono a poco.
    Ah, aggiungiamoci che il 60% del vocabolario deriva dal francese e dal latino, quindi di fatto è una sorta di lingua germanica neolatina. Quindi ancora meglio per noi italiani.
    Che rende difficile l'uso di una lingua straniera , molto più della complessità della sua grammatica, è la distanza della lingua parlata da quella scritta.
    Una volta che tu reciti l'alfabeto, quanto difficile è riconoscere tali suoni nelle varie parole? Quante regole di pronuncia ci sono e quante eccezioni ad esse?

    L'Italiano ed il Tedesco sono molto difficili da conoscere perfettamente, ma con pochi rudimenti, anche sbagliando desinenze, generi, tempi e modi, ti fai capire abbastanza facilmente. In queste due lingue le eccezioni grammaticali sono relativamente poche e le regole per la pronuncia dell'alfabeto e delle varie parole sono poche e fidate.

    In Inglese invece (ed in Danese anche peggio) devi praticamente ricordarti la pronuncia di ogni singola parola; non a caso in queste lingue il dettato rimane una prova ostica per la maggior parte dei madrelingua anche adulti. Ci sono sfumature di pronuncia finissime dalle quali dipende totalmente la comprensione del senso di una frase.

    Hai ragione, una parte importante del vocabolario inglese è di radice latina, e questo si può dire per tutte le lingue germaniche, che in tal modo, avendo anche tutte le parole di radice appunto germanica, finiscono per essere lingue più ricche delle latine. E' vero che anche in Italiano moltissime parole sono di origine germanica, ma comunque meno delle latine nelle lingue germaniche.
    Questo serve per esempio agli Inglesi per dare sfumature di significato diverse usando meno aggettivi ed avverbi; es. kind e gentle; freedom e liberty, ecc.
    Ultima modifica di alnus; 15/09/2022 alle 21:25

  9. #69
    Uragano
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    Predefinito Re: la regina Elisabetta sta male.....

    Citazione Originariamente Scritto da alnus Visualizza Messaggio
    Che rende difficile l'uso di una lingua straniera , molto più della complessità della sua grammatica, è la distanza della lingua parlata da quella scritta.
    Una volta che tu reciti l'alfabeto, quanto difficile è riconoscere tali suoni nelle varie parole? Quante regole di pronuncia ci sono e quante eccezioni ad esse?

    L'Italiano ed il Tedesco sono molto difficili da conoscere perfettamente, ma con pochi rudimenti, anche sbagliando desinenze, generi, tempi e modi, ti fai capire abbastanza facilmente. In queste due lingue le eccezioni grammaticali sono relativamente poche e le regole per la pronuncia dell'alfabeto e delle varie parole sono poche e fidate.

    In Inglese invece (ed in Danese anche peggio) devi praticamente ricordarti la pronuncia di ogni singola parola; non a caso in queste lingue il dettato rimane una prova ostica per la maggior parte dei madrelingua anche adulti. Ci sono sfumature di pronuncia finissime dalle quali dipende totalmente la comprensione del senso di una frase.

    Hai ragione, una parte importante del vocabolario inglese è di radice latina, e questo si può dire per tutte le lingue germaniche, che in tal modo, avendo anche tutte le parole di radice appunto germanica, finiscono per essere lingue più ricche delle latine. E' vero che anche in Italiano moltissime parole sono di origine germanica, ma comunque meno delle latine nelle lingue germaniche.
    Questo serve per esempio agli Inglesi per dare sfumature di significato diverse usando meno aggettivi ed avverbi; es. kind e gentle; freedom e liberty, ecc.
    Però il fatto che l'inglese abbia un 60% di parole a base latina è perchè hanno avuto nei secoli stretti legami con la Francia.
    Il tedesco lo è molto molto meno

  10. #70
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: la regina Elisabetta sta male.....

    Citazione Originariamente Scritto da alnus Visualizza Messaggio
    Che rende difficile l'uso di una lingua straniera , molto più della complessità della sua grammatica, è la distanza della lingua parlata da quella scritta.
    Una volta che tu reciti l'alfabeto, quanto difficile è riconoscere tali suoni nelle varie parole? Quante regole di pronuncia ci sono e quante eccezioni ad esse?

    L'Italiano ed il Tedesco sono molto difficili da conoscere perfettamente, ma con pochi rudimenti, anche sbagliando desinenze, generi, tempi e modi, ti fai capire abbastanza facilmente. In queste due lingue le eccezioni grammaticali sono relativamente poche e le regole per la pronuncia dell'alfabeto e delle varie parole sono poche e fidate.

    In Inglese invece (ed in Danese anche peggio) devi praticamente ricordarti la pronuncia di ogni singola parola; non a caso in queste lingue il dettato rimane una prova ostica per la maggior parte dei madrelingua anche adulti. Ci sono sfumature di pronuncia finissime dalle quali dipende totalmente la comprensione del senso di una frase.

    Hai ragione, una parte importante del vocabolario inglese è di radice latina, e questo si può dire per tutte le lingue germaniche, che in tal modo, avendo anche tutte le parole di radice appunto germanica, finiscono per essere lingue più ricche delle latine. E' vero che anche in Italiano moltissime parole sono di origine germanica, ma comunque meno delle latine nelle lingue germaniche.
    Questo serve per esempio agli Inglesi per dare sfumature di significato diverse usando meno aggettivi ed avverbi; es. kind e gentle; freedom e liberty, ecc.

    Si, la pronuncia di molte parole è ostica anche per gli inglesi stessi per la totale incompatibilità spesso tra scritto e orale (celebre è la loro incapacità, a volte, di pronunciare correttamente i nomi di alcuni paesi della loro stessa nazione, esempio tipico la pronuncia di Frome, che si dice "frum", come se graficamente fosse froom "all'inglese"), a differenza dell'italiano o del tedesco (o almeno credo valga anche per quest'ultimo). Anche in italiano standard però ci sono piccole accortezze cui non facciamo caso, uno di questi esempi è il raddoppiamento fonosintattico, che al Nord è poco diffuso a differenza del Sud ma è parte della pronuncia corretta dell'italiano. Comunque nulla a che vedere con l'inglese, questo sì.

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