Tu dovresti leggere i commenti sul gruppo FB del mio comune di quelli che hanno il teleriscaldamento, la cui bolletta è ovviamente salita (pur restando miliardi di euro sotto quelle "normali").
Un giorno uno di Hera (che non so che ruolo ricopra, ma sicuramente non l'uomo delle pulizie) ha risposto per filo e per segno facendo chiaramente intendere che razza di mentecatti fossero quelli che sparavano minchiate senza avere la più pallida idea di quello di cui (stra)parlavano.
Silenzio per una settimana e poi via, di nuovo le stesse minchiate.
Non c'è speranza.
Quanto a me, come avrai notato, pur non sapendo una sega di normative almeno il costo della materia prima, che è riportato in bolletta, lo so leggere.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Arrivata comunicazione da Enel mercato libero che dal 1 Febbraio la componente materia prima sale a 0,29 kWh per 36 (!) mesi...
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Intanto hera, con la quale ho un contratto a me intestato luce gas e acqua per un appartamento di mia proprieta' affittato, mi comunica che dal primo gennaio 2023 mi applichera' per il gas una tariffa legata al prezzo corrente del mercato pvs,che attualmente se non sbaglio si aggira a poco meno di 2 euro al metro cubo,contro un prezzo sui 0,25-0,3 attualmente in bolletta.
Alla lunga comunque il comparto finirà per ridimensionarsi. Oltre all'energia, gli impianti mangiano acqua ogni volta che si inneva artificialmente, e quindi sarà da vedere quanta disponibilità ci sarà di volta in volta per alimentarli. Poi dipende dalle zone, però è un fattore da non trascurare.
Quanto ai danni "già fatti", nì: le richieste di ampliamento dei demani sciabili continuano a fioccare, e l'idea di potenziare i comprensori con nuove piste, ampliando e ristrutturando le infrastrutture non è stata ancora abbandonata. Quindi, se continuasse il trend in crescita, ci sarebbero nuovi insanabili danni, non tanto per alberi e piloni, quanto per gli sbancamenti per ampliare lo spazio pistabile, con danneggiamento/distruzione delle morfologie di superficie, danni paesaggistici pesanti e rischi per la stabilità stessa di certi segmenti di versante.
Fissare ai massimi non è sicuramente una buona scelta ma ricordatevi sempre che le utenze domestiche possono cambiare contratto e fornitore quando lo desiderano. Quindi nessuno vi vieta di cercare altre offerte e cambiare da marzo23.
P.S. Confido che tu stia parlando di energia elettrica, se fosse gas sarebbero veramente pessimi.
Pietro
Si e energia elettrica. Per il gas ho già un pessimo fornitore ma cambiare ora non porta vantaggi apprezzabili quindi aspetto un po'.
Per l'elettricità a Gennaio do un'occhiata ai prezzi in giro e valuto cosa fare...
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I 3/4 delle stazioni sciistiche del Cuneese, ma ci metterei pure quelle residuali della parte SW della Provincia di Torino, non avevano senso nemmeno quando nacquero tra anni '50 e '60, quote basse che limitavano la durata della stagione sciistica, anche quando in inverno si faceva il pieno di neve. Logistica fatta col culo. Impianti mal concepiti (tipo piste spezzettate in 2 o 3 tronconi non collegati tra loro da skilift). Molte di queste stazioni erano già andate in sofferenza con la crisi petrolifera e l'austerità del 1973/74... Alcune sono arrivate fino a oggi grazie a sovvenzioni regionali, ma ovviamente se i pochi o tanti soldi che prendi li usi tutti solo per tenere aperto, non puoi nemmeno fare investimenti seri sull'innevamento artificiale... La pessima infrastrutturazione viaria della Provincia di Cuneo e delle zone confinanti (Liguria di Ponente inclusa) restituisce tempi di percorrenza allucinanti. Andare da casa mia a Bersezio, l'ultima volta che ci sono stato, mi è costato 3.40 ore di viaggio, 192 Km dei quali una sessantina incolonnati dietro ai camion che salivano lungo la statale del Colle della Maddalena. Praticamente ci ho impiegato meno tempo rientrando un paio di volte da Chamonix (inclusa l'attesa all'imbocco francese del tunnel). Te credo che lì lo sci è morto, il problema è che, turisticamente parlando, è morto o è moribondo anche tutto il resto...
l'innevamento artificiale è interamente alimentato da bacini appositi, non mangiano acqua a nessuno.
i comprensori sono già tutti su, di comprensori nuovi non ce n'è manco il seme dell'idea, semmai qualche collegamento o qualche pista.
se però devono fare una diga va tutto bene lì di sbancamenti non ne fanno e non c'è danneggiamento della morfologia di superficie.
talmente tanti rischi che è pieno di versanti che son crollati per le piste da sci.
che poi dia fastidio la creazione di una nuova pista su ghiacciaio come nel caso di Cervinia son d'accordo, non ce n'è proprio bisogno. per il resto, tolto il disboscamento, particolari problemi non ci sono mai stai.
mettetevi l'anima in pace: lo sci muove miliardi su miliardi (ma anche il turismo estivo) e dà da lavorare a milioni di persone.
chiudiamo tutto, a patto che le assumete voi e che i miliardi persi li mettiate voi.
Si vis pacem, para bellum.
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