Anche qui, stesso panorama. Dicevamo che hanno ridotto il telelavoro perché se no i baretti in zona non vendevano più panini agli impiegati... ma ora che siamo in ufficio vedo aumentare giorno per giorno gli adepti della schiscetta.
D'altra parte, da quando si è passati da lira a euro, il valore dei nostri buoni pasto è identico, mai modificato. Una volta il pranzo di lavoro ce lo facevi, adesso ne servono due per panino-bibita-caffé... cioè, un giorno mangi e un giorno salti? ...ma mi porto l'insalatina da casa, che è pure più sano...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
E pensa che c'è chi ha detto che l'inflazione danneggia più i rentier dei redditi fissi...
Chissà se la lezione di questo periodo sarà appresa, se non per amore per forza, a furia di sbatterci i denti, o tra 3-4 anni ricominceranno le minchiate sulla stampa di moneta e similari.
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27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
prima cioè 10gg fa, adesso cioè oggi o ieri. ed il fatto che in pochi giorni scenda del 50% già di per sé, puzza.
su domanda e offerta: ok, allora mettiamola così, poniamo che il prezzo sia sceso della metà (da 200 e spicci a 100 e spicci) in pochi giorni. mi stai dunque dicendo che 10gg fa la domanda era il doppio dell'offerta? quindi in 10gg la gente (leggasi, i governi) ha deciso di rifiutare la metà delle forniture oppure in 10gg l'offerta è raddoppiata?
che scenda o salga in periodi medio lunghi ha senso, che lo faccia del 20-30% in un giorno (è successo tante volte) no, non può non essere legato a speculazioni. e se non lo è (dubito, come dubita Cingolani) significa che il sistema che regola il prezzo non va bene.
la speculazione al ribasso penso si chiami concorrenza se speculano al ribasso (ancora devo capire come) tanto meglio per tutti, dal produttore al consumatore.
Si vis pacem, para bellum.
Veramente mi pare di aver scritto esattamente il contrario e di aver pure aggiunto che non è solo l'attuale domanda/offerta a determinare le quotazioni, ma pure le attese della domanda/offerta di domani e dopodomani.
Questo può tranquillamente essere. Quello che dico io non è mica che non esiste la speculazione. Ma che mi fa specie che ci si lamenti solo quando si muove in un verso...
E rigorosamente un verso a caso: se sale il prezzo del gas è speculazione, se scende no. Se scende l'indice di borsa è speculazione, se sale no.
20 o 30% in un giorno bene. Ieri il calo del prezzo è stato del 15%, sempre in un giorno.
Manco se avessero d'imperio liberalizzato anche i mercati di alfa centauri.
Vale anche per i BTP?
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È semplicissimo, basta che aprono delle posizioni short anziché long e stanno scommettendo su un calo del prezzo. Se il prezzo scenderà effettivamente loro andranno in profitto. Per il resto FunMBnel ha spiegato bene come funziona questo meccanismo.
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come detto, ho palesi limiti a riguardo, quindi esisterà anche la speculazione al ribasso ma penso che per il gas non abbia molto senso.
già il fatto che si usa la parola "scommettere" mi fa storcere il naso
detto ciò, io ho limiti di conoscenza e quindi vado di logica: se oggi costa 200 e domani costa 100 senza evidenti motivazioni fisico-pratiche (domanda-offerta) ma solo chiamiamole teoriche (in questo caso, politiche), mi sembra evidente che il prezzo fosse esageratamente alto.
oppure si suicidano e decidono di vendere il gas al 50% in meno di quanto acquistano ma mi sembra improbabile...
Si vis pacem, para bellum.
Si ma la speculazione al ribasso esiste se la stessa scende sotto al break even point del gas.
Altrimenti quando le quotazioni si aggiravano sui 40/50 $/MWh (e sono rimaste così per anni, non per giorni) cos' erano tutti pazzi? lo regalavano il gas?
Poi vogliamo parlare del mercato dei futures di materie prime di vitale importanza da parte di operatori che non hanno nemmeno le strutture per poter ritirare la materia prima oggetto dello scambio finanziario??
Dai su....sono tutte pagliacciate di economisti senza scrupoli per "giocare" a chi ce l'ha più lungo sulla pelle del 90% dei poveri cristi come noi.
Se poi "voi economisti" ci vedete della logica dietro a questa volatilità dei prezzi alzo le mani....
A me sembra semplicemente che il giochino delle materie prime venga deciso tutto a tavolino dai pochi possessori di queste.
Materie prime che non hanno sicuramente guadagnato o inventato, ma la natura gli ha donato, mentre loro affamano popoli e fomentano tensioni sociali per aumentare sempre più le loro ricchezze.
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