Io ho sentito parole tipo rùbrica e mòllica al posto di rubrìca e mollìca. Ma anche "quanti ce n'è" al posto di "quanti ce ne sono", tant'è che dopo aver sentito "rùbrica" per l'ennesima volta ho chiesto al mio interlocutore se stessimo parlando della stessa cosa. Non a Roma ovviamente, ma in Piemonte da gente del posto.
Non ho mai avuto l'intenzione di correggerli o quant'altro (anzi all'inizio, dopo lo sconcerto, pensavo che fossi io a sbagliare l'accento).
Esattamente. Non sai quanti Lombardi anche fanno lo stesso errore, ma guai a farglielo notare: loro parlano la lingua “suprema”. Quante volte mi sono sentito riprendere perché dico Como o Bormio con la o aperta come si dovrebbe dire in italiano ma qui ti guardano come se fossi un alieno e ti ridono in faccia.
E mi spiace che qualcuno se la prenda se parlo di ignoranza ma è esattamente così. Se uno non conosce la materia (la linguistica italiana), mettersi a disquisire adducendo opinioni soggettive personali a valori oggettivi è sbagliato e fuorviante. Tanto più che noto un accanimento insensato verso una cadenza in particolare rispetto ad altri dialetti e lingue (si, alcuni non si definiscono dialetti ma lingue vere e proprie, tipo il friulano).
Ripeto, siete troppo giovani. In TV fino agli anni 80 i romani si sforzavano di parlare italiano e ci riuscivano. Lasciamo stare i film (licenza poetica) parlo di giornalisti e conduttori, che adesso se sono di qualche altra provenienza si sforzano ancora, se sono romani no
Si alla fine il toscano non lo considero nemmeno un dialetto nonostante abbia alcuni termini "regionali" non in uso altrove, per questo non l'ho nominato.
A proposito di lingua corsa, da come ricordo è molto particolare perché nonostante faccia parte del gruppo dei dialetti centrali racchiude nella sua lingua praticamente un mix di molti dialetti italiani, terminologie e modi usati nel nord nel centro e nel sud dell'Italia (isole comprese).
Tipo sui canali Mediaset? Da quanto ricordo sulle reti Mediaset sento quasi esclusivamente l'accento milanese, soprattutto su Italia 1.
Comunque se proprio dobbiamo dirlo, l'apertura e la chiusura delle vocali (e,o) nella pronuncia romana coincidono con l'italiano standard, mentre la pronuncia milanese (e di quasi tutte le altre regioni d'Italia) no.
Forse ti confondi col fatto che si può sentire un po' l'accento romano, ma quello milanese lo si sente ugualmente, e a mio avviso è anche più distinguibile rispetto a quello romano. In qualunque modo parlino in tv, il modo "romano" di pronunciare le parole sarà sempre più vicino all'italiano standard rispetto a quasi tutte le altre pronunce.
Una o aperta o chiusa è sempre una o, non un'altra lettera, come s e z.
Poi, ripeto, i romani legano tutte le parole insieme con doppie consonanti.
Se io non sono laureato in linguistica, non posso insegnarla nelle scuole. Ma qui posso esprimermi liberamente (fintanto che non offendo gli altri accusandoli di ignoranza come fai tu)
in OGNI regione ci sono difetti di pronuncia ENORMI, nessuno escluso. non c'è un posto dove si parla la lingua corretta al 100%. in Italia così come in tutto il mondo. Se vai in Inghilterra da contea a contea parlano lingue completamente diverse. In Francia peggio mi sento. è un VANTAGGIO, non una cosa da eliminare. altrimenti diventiamo tutti uguali come macchinette.
però va beh, @Franzoso, parli con uno che eliminerebbe tutti i dialetti e le lingue riconosciute, come se non fossero importanti a livello culturale...
Si vis pacem, para bellum.
Un accento,, una cadenza, la maggiore o minore apertura delle vocali sono una cosa. Pronunciare lettere diverse da quelle scritte o aggiungere consonanti non scritte eliminando gli spazi sono un'altra cosa.
Sui toscani. L'italiano è stato costruito sul volgare toscano di sette secoli fa, ma la cosa finisce lì. Al giorno d'oggi i toscani non parlano un italiano particolarmente buono. Per esempio fanno errori veri (non accenti, cadenze o maggior/minor apertura di vocali) come "codesto" usato il più delle volte erroneamente. Oppure parlano proprio dialetto, con parole per niente italiane come "costì" proprio perchè credono, sbagliando, che dialetto toscano e lingua italiana siano la stessa cosa.
Ultima modifica di alnus; 21/11/2022 alle 22:42
Tra una o aperta e una o chiusa la differenza c’è eccome. Si parla di differenza di pronuncia/dizione e se uno vuole parlare correttamente deve conoscerle.
E ripeto, questo accanimento verso un tipo specifico di dialetto è dovuto a motivi personali? No perché posso garantire che di lettere pronunciate diverse, vocali chiusi aperte ecc ne sono pieni i nostri dialetti/lingue.
Esprimiti pure liberamente, io farò altrettanto, senza accusare nessuno. Ignorante significa che una persona ignora appunto qualcosa, è un termine comune e normalmente utilizzato nella lingua italiana. L’accezione dispregiativa è solo negli occhi di chi la legge così.
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