però Coooomo e Booormio non si possono sentire, nonostante sia corretto
io comunque non la definirei ignoranza, fa parte della cultura di ognuno di noi, dipendentemente da dove nasce e cresce.
a me ste differenze piacciono un sacco, è così bello sentir parlare in maniera diversa ognuno di noi.
Quando mi trovo coi colleghi formatori di tutta Italia è un concerto meraviglioso. Parlassimo tutti uguale, secondo me, sarebbe di una noia mortale...
Si vis pacem, para bellum.
Ma in Emilia-Romagna la lettera zeta si pronuncia proprio z? Perchè il tratto più distinguibile dell'italiano parlato in quella zona è proprio la zeta che diventa una specie di esse, non puoi sfuggirci a meno che tu ti sforzi di camuffarla. Ad esempio io sento "pranszo" al posto di "pranzo", oppure condiszione" al posto di "condizione" e così via. Ma guarda che si nota tantissimo, ma proprio tantissimo, ma mi rendo conto che sei cresciuto lì e forse nemmeno te ne accorgi. In certe zone del Nord sento addirittura "z" al posto della "c" dolce, ad esempio "croze" al posto di "croce" ecc...
E comunque questi fenomeni sono presenti in tutte le regioni italiane, perchè gli italiani parlano italiano con il proprio accento regionale. Non esiste un accento più sbagliato di altri, ma di sicuro nella zona tra Toscana e Alto Lazio (Roma compresa) si parla un italiano standard se confrontato con quello delle altre regioni d'Italia.
Per Jack9: Parli di me?
Io eliminerei sicuramente i dialetti dalle scuole, dalle carte geografiche e dai cartelli stradali. Tra l'altro alcuni utili interventi di questa discussione hanno testimoniato di come risulti impossibile codificarli in forme univoche anche solo per aree geografiche molto piccole.
Per il resto contineranno sicuramente a essere parlati e modificati, e la cosa non è un gran problema.
Ultima modifica di alnus; 21/11/2022 alle 23:15
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