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  1. #61
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Dialetti e lingue d'Italia

    Citazione Originariamente Scritto da galinsog@ Visualizza Messaggio
    Sì, è verissimo, però la cosa buffa è che farlo con figlio o meglio è una specie di ipercorrettismo, nel senso che il suono "gl" è presente in buona parte delle parlate settentrionali ma in piemontese la parola "meglio" è quasi ovunque "mej" e figlio generalmente oscilla tra "fij" e "fieul", mentre nei dialetti liguri per "meglio" hai esisti che vanno da "megiu" a "meju", "meliu", "mej", "meglh" a seconda delle zone e per figlio si oscilla tra "fig(g)iu", "fiu", "fiju", "fij" e la forma meno lontana da quella italiana è "figlh" (in olivettese e realdese) solo che è tronca con caduta completa delle vocali finali... in pratica abbiamo tutto lo spettro possibile di forme e pronunce tranne quelle con il suono "gl-", che invece pronunciamo correttamente nell'italiano regionale del NW...
    Sì, ok, ma se un piemontese dice "figlio" in italiano dice "figlio", un romano dice "fijjo". A prescindere da come lo si dica in dialetto.
    Lou soulei nais per tuchi

  2. #62
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Dialetti e lingue d'Italia

    Citazione Originariamente Scritto da galinsog@ Visualizza Messaggio
    La Legge 482/1999, che è quella che riconosce le "minoranze linguistiche" peraltro ha creato anche situazioni francamente surreali, come comuni piemontesi (penso a Giaveno o a Villanova Mondovì) e liguri (Triora) che si sono dichiarati sede di minoranza "occitana" anche se a Giaveno e a Villanova si parla da sempre piemontese e a Triora (comprese le frazioni brigasche di Realdo e Verdeggia) si parlano da sempre dialetti di tipo ligure, magari eccentrici rispetto al tipo costiero ma comunque foneticamente, grammaticalmente e lessicalmente liguri... però i soldi fanno gola a tutti e se servono per cambiare gli infissi alla scuola comunale è tollerabile che arrivi qualcuno a insegnare il provenzale mistraliano (fondamentalmente marsigliese) non solo dove si parlano dialetti provenzali ben diversi (es. il vivaro-alpino di Chianale, Marmora, Pietraporzio o Entracque) ma dove si parlano o parlavano il kyé o il roiasco, che sono senz'altro parlate peculiari ma di provenzale non hanno niente...
    Giaveno è dichiarata sede di minoranza francoprovenzale però, non occitana
    Sul resto ahimè d'accordo... Situazioni surreali che purtroppo hanno remato contro le enclave linguistiche come il brigasco e il roiasco, che linguisticamente appartengono al ligure e non all'occitano. Ma, come hai detto, i soldi facevano gola...

    Il problema - che rimane ancora - è che non è stata fatta una koinè linguistica universalmente accettata: la lingua occitana di per sè non esiste, è composta da una miriade di dialetti mutualmente intellegibili. Tuttavia, laddove viene insegnato (ci sono corsi gratuiti ogni anno) non ho idea di quale variante venga insegnata
    Lou soulei nais per tuchi

  3. #63
    Vento forte L'avatar di Tarcii
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    Predefinito Re: Dialetti e lingue d'Italia

    Citazione Originariamente Scritto da alnus Visualizza Messaggio
    Galinsoga, c,è qualcosa di cui tu non sia super esperto?
    Comunque complimenti!

    Il tuo ultimo commento/conferenza rafforza la mia avversione per la moda attuale di addirittura insegnare i dialetti a scuola (dopo aver dato loro la qualifica di lingue )
    Sinceramente penso che sia utile sono a fini folkloristici locali, giusto qualche volta alla scuola primaria, perché non vedo quale sia l'utilità nella vita di tutti i giorni.
    Basta spostarsi di 20 km a ovest, almeno qui, e tante cose veramente si capiscono a fatica.
    Tu mi dici, "Ti guardi? Sbagli a paragonarti"

  4. #64
    Burrasca forte L'avatar di Franzoso
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    Predefinito Dialetti e lingue d'Italia

    Citazione Originariamente Scritto da alnus Visualizza Messaggio
    Esatto!
    È proprio questo il senso della mia delusione riguardo i romani!
    E sono convinti di parlare Italiano.
    Ma queste generalizzazioni terrificanti da dove vi vengono?
    Dipende da persona a persona. Conosco un sacco di romani che quando parlano dicono figlio e non fijo (me compreso che sono romano). Poi fatemi capire, i piemontesi o i modenesi non parlano mai con una cadenza/influenza dialettale tra di loro?

    Mamma mia questa discussione è davvero da strapparsi gli occhi per un linguista come me (cioè laureato in). Beata ignoranza!

  5. #65
    Vento fresco L'avatar di frankie986
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    Predefinito Re: Dialetti e lingue d'Italia

    Citazione Originariamente Scritto da Tarcii Visualizza Messaggio
    Sinceramente penso che sia utile sono a fini folkloristici locali, giusto qualche volta alla scuola primaria, perché non vedo quale sia l'utilità nella vita di tutti i giorni.
    Basta spostarsi di 20 km a ovest, almeno qui, e tante cose veramente si capiscono a fatica.
    Mi viene da pensare a Wikipedia scritta in alcuni dialetti/lingue regionali. Usano una versione standard che difficilmente può andare bene per tutta l'area regionale o comunque l'area dove viene usato tale dialetto. Riguardo ad esempio al siciliano usato nelle pagine pur essendo comunque comprensibile in tutta l'isola presenta differenze di vocaboli localmente, per dire nell'area del ragusano alcune delle parole usate nella pagina si dicono in modo differente. La stessa cosa vale per il lombardo specie considerando le differenze orientali e occidentali.

  6. #66
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Dialetti e lingue d'Italia

    Citazione Originariamente Scritto da alnus Visualizza Messaggio
    Esatto!
    È proprio questo il senso della mia delusione riguardo i romani!
    E sono convinti di parlare Italiano.
    Diciamo che un ruolo enorme in tal senso lo ha svolto (e svolge) la tv, che è praticamente "Romacentrica" (e talvolta Milanocentrica, al massimo) e ha introdotto ormai nelle fiction, nei film, nelle interviste, una sorta di italiano romanizzato (o romanesco italianizzato? mi corregga qualche local) ... pensiamo alla tv degli anni Cinquanta, Settanta, Ottanta, con personaggi caratteristici (esempio classico: Thomas Milian e Bombolo, o Sora Lella) che ormai tutti comprendono e sono abituati a sentire, da Aosta a Siracusa. Che però, giustamente, non è italiano.

    Ne avevo parlato tempo fa con una ragazza di Roma, che mi aveva detto in sintesi: "chiunque in Italia, anche se parlo romanesco, mi capisce al 99%, perchè è abituato a sentirlo alla tv da sempre, mentre io, se sento altri dialetti (tolto quelli più del Centro Italia) non posso capire nessuno". Ed effettivamente è vero.
    Lou soulei nais per tuchi

  7. #67
    Vento fresco L'avatar di frankie986
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    Predefinito Re: Dialetti e lingue d'Italia

    Citazione Originariamente Scritto da Lou_Vall Visualizza Messaggio
    Diciamo che un ruolo enorme in tal senso lo ha svolto (e svolge) la tv, che è praticamente "Romacentrica" (e talvolta Milanocentrica, al massimo) e ha introdotto ormai nelle fiction, nei film, nelle interviste, una sorta di italiano romanizzato (o romanesco italianizzato? mi corregga qualche local) ... pensiamo alla tv degli anni Cinquanta, Settanta, Ottanta, con personaggi caratteristici (esempio classico: Thomas Milian e Bombolo, o Sora Lella) che ormai tutti comprendono e sono abituati a sentire, da Aosta a Siracusa. Che però, giustamente, non è italiano.

    Ne avevo parlato tempo fa con una ragazza di Roma, che mi aveva detto in sintesi: "chiunque in Italia, anche se parlo romanesco, mi capisce al 99%, perchè è abituato a sentirlo alla tv da sempre, mentre io, se sento altri dialetti (tolto quelli più del Centro Italia) non posso capire nessuno". Ed effettivamente è vero.
    In ogni caso c'è da dire che comunque anche se è stato diffuso molto in TV fin da tempi più antichi è comunque il dialetto/parlata che si discosta meno dall'italiano se si considera gli altri dialetti italiani. Forse anche per questo motivo si è stati spinti ad usarlo proprio per la comprensione fin quasi completa che ha da Bolzano a Lampedusa.

  8. #68
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Citazione Originariamente Scritto da Franzoso Visualizza Messaggio
    Ma queste generalizzazioni terrificanti da dove vi vengono?
    Dipende da persona a persona. Conosco un sacco di romani che quando parlano dicono figlio e non fijo (me compreso che sono romano). Poi fatemi capire, i piemontesi o i modenesi non parlano mai con una cadenza/influenza dialettale tra di loro?

    Mamma mia questa discussione è davvero da strapparsi gli occhi per un linguista come me (cioè laureato in). Beata ignoranza!
    Hai voglia!
    Tra Piemonte e Liguria (soprattutto sul Genovesato) c'è un'avversione per le doppie per non parlare della cadenza, o di come viene pronunciata la "erre" (tra Monregalese, Albese, Val Tanaro è identica a come la pronunciano gli albanesi, una sorta di incrocio tra "elle" e "erre")... influenza dialettale ce n'è a volontà solo che io che ci sono dentro me ne accorgo solo quando lo dicono da fuori

    Riguardo la pronuncia, io non ho mai conosciuto nessuna persona dalla Toscana in giù che pronunci -gl. A meno di, ovviamente, persone che hanno studiato dizione o recitazione. Altro shibboleth carino: la pronuncia della s, che al Nord è sonora, al Centro-Sud sorda.
    Lou soulei nais per tuchi

  9. #69
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Citazione Originariamente Scritto da frankie986 Visualizza Messaggio
    In ogni caso c'è da dire che comunque anche se è stato diffuso molto in TV fin da tempi più antichi è comunque il dialetto/parlata che si discosta meno dall'italiano se si considera gli altri dialetti italiani. Forse anche per questo motivo si è stati spinti ad usarlo proprio per la comprensione fin quasi completa che ha da Bolzano a Lampedusa.
    Più che altro perchè c'era Cinecittà
    Se non erro il dialetto più vicino all'italiano dovrebbe essere qualche dialetto toscano (fiorentino, forse?) e la lingua còrsa Anche se ovviamente il laziale non è affatto lontano.
    Lou soulei nais per tuchi

  10. #70
    Vento fresco L'avatar di alnus
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    Predefinito Re: Dialetti e lingue d'Italia

    Citazione Originariamente Scritto da Franzoso Visualizza Messaggio
    Ma queste generalizzazioni terrificanti da dove vi vengono?
    Dipende da persona a persona. Conosco un sacco di romani che quando parlano dicono figlio e non fijo (me compreso che sono romano). Poi fatemi capire, i piemontesi o i modenesi non parlano mai con una cadenza/influenza dialettale tra di loro?

    Mamma mia questa discussione è davvero da strapparsi gli occhi per un linguista come me (cioè laureato in). Beata ignoranza!
    Ho eliminato il commento da te citato (perchè mi sono reso conto che suonava troppo polemico) ma sei stato più veloce tu a citarmi.
    Dopotutto, visto che tu addirittura mi accusi di ignoranza, ero stato anche troppo gentile.

    Un emiliano calca troppo le s ma almeno sono s, non z, come quelle di molti romani.

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