Primo contatto, il famoso formaggio sardo con le larve. In realtà lo mangiai al buio a sera, avevo la sola frontale, all'epoca con lampadina ad incandescenza. Non mi accorsi di nulla.
Al porto di Cagliari finalmente ci accorgemmo degli ospiti. Ma ormai lo avevamo già mangiato senza problemi da giorni per cui lo mangiammo lo stesso.
Messico, sono in un gruppo che ad un certo punto si divide e un paio di giorni dopo ci ritroviamo in albergo dove in camera trovo una bustina di plastica trasparente con dentro degli affari rossastri.
Ridendo mi dicono che sono piccole cavallette, mi pare con paprika, pensando che non avrei avuto il coraggio di mangiarle. E invece le finii tutte. Ma non avevano un gusto particolare, né sgradevole né gradevole ma pare ci volesse il limone.
Per cui no, non ho problemi. Proverei ad assagiare.
Trovo invece ridicole le campagne contro, visto che il prezzo non è affatto economico.
Ma magari si possono allevare in casa, per i grilli credo si faccia già, c'è gente che li da ad altre bestiole che alleva.Microcosmus sulcatus
Del resto i crostacei li mangio ma li la parte carnosa è molta di più che in un insetto, forse le larve. Le uova di riccio, anche crude direttamente sott'acqua durante un'attesa per decompressione.
I gasteropodi non mi fanno impazzire, né terrestri né marini.
Coi bivalvi va un po' meglio.
Mai mangiata l'oloturia perché non ne ho avuta l'occasione.
Ho mangiato il Microcosmus sulcatus, detto limone di mare, un'ascidia, ma fu un'occasione perché in vendita non lo vedo.
Uso i nomi scientifici in latino per evitare confusione, la denominazione fu ideata proprio per questo scopo.
I gasteropodi sarebbero molluschi generalmente con conchiglia ad un solo pezzo spesso spiralata. Quindi chiocciole, limacce (quelle senza conchiglia visibile, non so se si mangiano), chiocciole di mare, occhio di bue, patelle, al mercato si trovano diverse specie. PEr adesso non mi piacciono.
I bivalvi sono sempre molluschi con conchiglia a due valve, quindi vongole, telline (in realtà sono dei Donax, le telline vere sarebbero altre) e simili. L'ostrica invece non mi dice gran che. Può essere che cambierò gusti
Polpi, seppie, calamari e totani invece son gustosi anche se il polpo è un animale molto intelligente, a quanto pare, cosa strana visto che non campa molto.
Comunque stiamo parlando di gusti e i gusti sono una cosa personale per cui non ho mai messo in discussione i gusti altrui. Ognuno mangi ciò che gli pare, ci mancherebbe.
Passando dagli animali alle piante, non sapevo che i germogli del papavero si mangiassero, così come sembra che la radice un po' bulbosa dell'acetosella, quella specie di trifoglio con i fiori gialli che curiosamente è originario del sudafrica, sia commestibile.
Sì, i bulbi dell'acetosella sudafricana sono commestibili. L'acetosella in questione ovviamente è Oxalis pes-caprae, perché ci sono altre specie, alcune native anche in Italia, come Oxalis acetosella e Oxalis corniculata, che però non hanno bulbi o se li hanno sono veramente piccoli. Ad ogni modo questi bulbi sono ricchi in ossalato di calcio e qualche medico li sconsiglia alle persone che soffrono di calcolosi renale...
Ma come si mangiano ancora non l'ho capito, neanche se crudi o cotti. Wikipedia dice che si può mangiare tutta la pianta, sia cruda che cotta. Ho cercato ricette ma non sono riuscito a trovarle.
Ho invece letto dell'ossalato ma io volevo fare semplicemente un prova visto che me ne sono spuntati un paio in un vaso.
Al solito ho individuato la specie con l'app plant.net e mi ha colpito il fatto che fosse una specie aliena ma importata da oltre 2 secoli. Chissà perché.
Leggo anche che i semi dovrebbero essere sterili (non ricordo per quale motivo) mentre in realtà da noi non sempre lo sono.
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Io sono già difficile per i gusti alimentari canonici, quindi gli insetti non li asseggerò mai.
Comunque per chi volesse prego, non mi darebbe fastidio. Certo, vedersi un piatto pieno di insetti mi disgusterebbe perchè diciamocelo, la vista degli insetti a molti fa ribrezzo e anche paura (c'è chi ha la fobia dei ragni, chi degli scarafaggi, chi delle api).
Non credo che sarebbe una rivoluzione ambientalista particolare, per esserlo si dovrebbe abbattere il consumo di carne e favorire quello degli insetti, e dubito che millenni di cultura alimentare in gran parte del mondo orientata per il consumo di pesce e carne animale sia possibile sconfiggerli, se non a suon di indottrinamento di massa.
Per cui, di nuovo, libero chi vuole di mangiarli e di commercializzarli, ma niente imposizioni di alcun tipo.
Però questo è vero in Europa e Nordamerica, perchè in altri continenti insetti se ne mangiano da millenni.
Comunque questa storia sta rompendo francamente, a sentire certe eprsone sembra che sia stato imposto di mangiarne, quando non è affatto così.
Un allevamento di insetti consuma meno acqua e cibo di un allevamento di mucche (non che non debba esserci l'allevamento di mucche, era per sottolineare un aspetto)
Oddio, non mi pare che ci sia nessuna cultura umana (perlomeno tra le maggiori) che mangi insetti al punto da elevarli ad una delle portate principali quanto possono essere derivati dei cereali o le carni animali (o in alternativa il pesce). Non esageriamo dunque nemmeno con la versione opposta, cioè che gli insetti siano fondamentali nella dieta di alcune culture (non lo sono).
A proposito di animali marini o acquatici citati sopra, da me si dice “u meglij pesc, iè semp u porc”
"E che prosegua così, muoiano le retrogressioni da Est: avanzi l'Atlantico"
Heinrich (16 ottobre 2023)
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