Già infatti anche a me l’odore di pesce fa ribrezzo. Veramente terribile, e poi te lo ritrovi anche in bocca…
Condivido anche l’astio per i formaggi (ma almeno in questo in famiglia non sono il solo) l’unico che mi piace veramente è il parmigiano o grana in generale.
Gli insetti veri e propri non li metto in bocca di sicuro, nel mio caso anche l’occhio vuole la sua parte e se penso che già con le lumache non ce l’ho fatta, una volta che le avevo davanti, figurati con le cavallette…
prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
Mi hai fatto venire in mente una cena fra cugini del mio moroso, una delle cugine ha il marito del Burkina Fasu. Ci ha illustrato con dovizia di particolari le specie commestibili di formiche del suo paese, le dimensioni, il modo di cucinarle, il gesto con cui si succhia l'addome scartando il resto... poi è arrivata in tavola una tagliata di cavallo, e quando l'ha vista si è tirato indietro inorridito, perché il cavallo loro non lo mangiano, ha voluto una carne sostitutiva... dopo le ricette sulle formiche, ho fatto fatica a non mettermi a ridere...
E' proprio vero che il limite commestibile/incommestibile è un fatto mentale e culturale.
Si mangiati diversi tipi in Cambogia.
Alcuni molto buoni, altri insipidi.
Se riesco recupero le foto
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"E che prosegua così, muoiano le retrogressioni da Est: avanzi l'Atlantico"
Heinrich (16 ottobre 2023)
Infatti alla fine siamo sempre lì: il cibo è sano? Sì (pare). E' controllato? Sì (pare). Qualcuno dall'alto della sua sedie di pelle umana vuole imporne l'uso al popolo vessato a cominciare dai neonati? No. Quindi la domanda diventa: ma perchè minchia se ne parla? Io sto forse a far crociate per imporre i miei gusti alimentari a chicchessia o, peggio, per vietare la roba che mi fa schifo? No.
E allora non mangiate cibo a base di insetti e non rompete i maroni a chi vuol farlo (peraltro al momento, ma siamo all'inizio, ci sta, spendendo un rene).
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Immagino che ci siano altri modi, ma in Sud Africa e nell'ex-Rhodesia i tuberi dell'Oxalis pes-caprae vengono usati come ingrediente del Waterblommetjie che è uno stufato di carne (agnello) e verdure varie e variabili. Poi immagino che possano essere consumati in molti altri modi... sì, anche le foglie e i gambi dei fiori sono edibili, lo sono anche quelle di Oxalis acetosella tra l'altro ma c'è sempre il problema dell'acido ossalico che si deposita nell'organismo in forma di ossalato di calcio e che nelle acetoselle è molto più concentrato che in altre verdure, come spinaci o cavoli.
Senz'altro il cavallo, anche se è oggetto di tabù in moltissime culture (in parte anche la nostra) probabilmente sempre per via della sorprendente credenza che i cavalli siano animali spazzini e perfino carnivori o che lo diventino in certe occasioni. Le formiche non son male ma vanno giusto bene come snack...
Ultima modifica di galinsog@; 27/03/2023 alle 10:09
prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
In realtà c'erano forme di tabù religioso relativo alla carne di cavallo anche tra i cattolici, anche alcuni editti di proibizione risalenti all'Alto Medioevo e che non sono mai stati davvero abrogati in Età moderna. Ma i divieti alimentari tra i cristiani non sono stati mai particolarmente normativi, perlomeno non come tra gli israeliti o tra i musulmani e sono stati attenuati nel tempo, ad esempio consentendo ai fedeli di consumare pesce durante la quaresima e poi limitando il divieto di mangiar carne solo al Mercoledì delle Ceneri e ai venerdì in periodo quaresimale. La carne di cavallo, oggetto di forme blande di proibizione, non è mai davvero uscita dall'alimentazione nei paesi cattolici e in generale nell'Europa meridionale, perché il divieto di mangiarla non è mai stato fatto davvero rispettare, ma è rimasta ai margini delle abitudini alimentari, inoltre era molto cara perché i cavalli erano essenzialmente allevati come mezzo di locomozione ed erano un bene di lusso.
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