Io non riesco a farmi un’idea.
Di base, alle opere infrastrutturali anche di grandi dimensioni sono favorevole, specie tenendo conto delle grandi lacune sul nostro territorio, in quanto agevolano un certo sviluppo economico delle aree collegate e coinvolte. Ovviamente la discriminante è il solito rapporto costi/benefici: quanto costa farlo? Invece in quanto si può stimare l’impatto economico sul paese?
Il ponte avrebbe potenzialmente un impatto non indifferente tra Calabria e Sicilia. Un esempio che mi viene in mente sarebbe la linea ferroviaria: senza il ponte non avrebbe molto senso investire in grandi migliorie sull’isola, ma con un collegamento ferroviario con il continente potresti arrivare fino alla parte opposta della sicilia anche con la Tav, e questo si che sarebbe un grosso passo avanti per quel territorio. Idem per la Calabria. Discorso analogo puoi farlo anche con le arterie autostradali.
Se però il tutto si riduce a costruire un ponte solo per soliti obiettivi propagandistici e senza una certa progettualità su scala maggiore e interregionale allora non so quanto senso abbia farlo…
prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
che possa essere utile un ponte stradale e ferroviario penso non ci siano dubbi per nessuno, che sia fattibile invece...
concordo con chi ha dei dubbi, mio padre è ingegnere civile e da una vita dice che è impossibile farlo. un mio compagno del liceo lavora per la SPEA, civile anche lui, e dice altrettanto. io non ho conoscenze tecniche per poterlo dire però se elenchiamo i problemi diventa palese che sia praticamente impossibile.
la campata unica è una necessità che deriva dal fatto che il fondale è troppo...fondo, ma volendo si potrebbe fare un pilone in mezzo con dei costi e dei rischi assurdi. in più in mezzo c'è una faglia che potenzialmente è devastante.
un ponte a campata unica di 4km, per di più ferroviario, non mi sembra fattibile.
il problema è che a parlare ai media di ste cose ci sono i soliti pecoroni che non fanno altro che farci sopra propaganda. e ed è un potenziale disastro...
imho i soldi son l'ultimo dei problemi in questo particolare caso.
Si vis pacem, para bellum.
Tra tutti gli interventi ora scritti il tuo è l'UNICO che ha un connotato politico e anche un'allusione poco carina verso un altro utente.
Mi dici cosa ti è sfuggito nel regolamento o dal fatto che sei stato riammesso, tu continui con questo comportamento? Credevo che un utente iscritto al forum che si sia letto bene il regolamento non potesse arrivare a fare queste cose visto che si permette di sindacare su tutto. Tralascio di commentare su quanto stai scrivendo su quanto stai scrivendo sulla sezione meteo perchè anche lì non è che sia meglio.
Se il tuo era un post super ironico come secondo te lo era uno scritto in precedenza, magari fallo capire meglio.
Saluti.
Moderatore MeteoNetwork Forum
Per carità, ma direi che se proprio dobbiamo citare il Giappone per forza se resistono là possono resistere pure qua.
Il problema è sempre la dimensione della struttura: se fai una campata lunga il doppio della più lunga al mondo la resistenza deve seguire di conseguenza.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Da tecnico, avrei alcune domande:
1) le cerniere più grandi mai realizzate, utilizzate proprio per un ponte 'sospeso', hanno un diametro di 2,5 m. So per certo (notizia di 15 anni fa circa) che nel modello pre-concettuale presentato di questo ponte, nei modelli di analisi (F.e.m., desumo) tali cerniere non ressero. Poichè nella progettazione, e soprattutto nel calcolo dei fenomeni di fatica entra un parametro che si chiama 'fattore scala', ad oggi come siamo messi? il fattore scala è determinabile solo con prove pratiche, non teoriche.
2) poichè la campata sarebbe di gran lunga la più lunga mai realizzata, anche le oscillazioni sia laterali che verticali derivanti sarebbero notevoli (le deformazioni aumentano al cubo con l'aumentare della lunghezza): tali deformazioni e derivanti oscillazioni (flutter e galloping), dovute per esempio al vento, sarebbero veramente compatibili con il traffico sia stradale, ma soprattutto ferroviario?
Sono solo domande che mi pongo come tecnico basico, ma sono argomenti con cui ho a che fare quasi tutti i giorni.
Quindi scrivo più per curiosità, che per puntiglio.
Vedo che questo dubbio è sorto a Tecnici ben più importanti del sottoscrittoIl ponte verrebbe assemblato per saldatura, procedimento meno costoso di quello con bullonatura o chiodatura a freddo, ma anche molto meno sicuro: tutti i modellini su cui sono state applicate sollecitazioni tipo sisma hanno mostrato rotture per fatica se saldati invece che bullonati. Franco Di Majo (già docente di Costruzioni Ferroviarie al Politecnico di Torino) fa notare che la saldatura induce tensioni nell’impalcato che, sommate alle tensioni da carico, renderanno vulnerabile la struttura. Inoltre lo stesso De Majo mostra perplessità sui giunti di estremità (lo studio dei quali risulta “non approfondito”) e sulle cerniere elastiche, a suo parere, praticamente irrealizzabili.
Ultima modifica di Luca D'inverno; 11/04/2023 alle 13:22
Il bombo ha una superficie alare di 0,7 cm² ed un peso di 1,2 grammi. Secondo i vigenti principi dell'aerodinamica è impossibile volare con tali caratteristiche. Ma il bombo non lo sa e quindi continua semplicemente a volare!
Io non sono neppure un tecnico, ma se oggi (non 100 anni fa) il record mondiale è una campata lunga la metà dove al traffico ferroviario (che in Giappone non è esattamente quello della Somalia) manco ci hanno pensato di striscio qualche domanda sorge spontanea.
Io già ho più di varie perplessità sul ponte stradale, ma se vogliono essere sicuri che io in Sicilia ci vada solo in aereo o traghetto per sempre possono anche raccontare di costruirlo sia stradale che ferroviario...
N.B. La campata principale di Akashi Kaikyo inizialmente doveva essere 1 m più corta (o forse più lunga, ma poco cambia) ed è stata modificata proprio dopo il terremoto di Kobe.
(EDIT: vedo che partiamo benissimo; una roba da guinness dei primati e già si lima sui costi delle parti fondamentali; un successo garantito )
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Segnalibri