Impossibile dare una risposta, ci sono due questioni fondamentali che IMHO meriterebbero due risposte opposte, ovvero utilità e fattibilità. Se parliamo di utilità ovvio che serva, anzi sarebbe fondamentale avere un collegamento sia ferroviario che stradale fra la Sicilia e il continente, perfino l'Europa lo mette sull'asse viario europeo che arriva a Palermo e più volte vari commissari si sono detti favorevoli all'opera e pronti a contribuire alla costruzione con fondi europei, anche come costi/benefici penso sarebbe ripagato piuttosto velocemente, specie se coadiuvato con opere collaterali come la TAV e il miglioramento delle autostrade siciliane. Il problema è se parliamo di fattibilità, oddio magari i giapponesi o gli americani sarebbero pure capaci di tirarlo su, ma gli italiani? Che poi anche se alla fine riusciranno a tirarlo su chi ci garantisce che resti in piedi?
Database dei record in Toscana: http://climaintoscana.altervista.org/
Record assoluti: +43,1°C ad Antella il 06/08/2003; -26,0°C a Firenzuola l'08/01/1985.
Le grandi opere da sempre spingono a migliorare le cose invece. Probabilmente una volta fatto il ponte verrebbe per forza di cose tutto il resto, che altrimenti è probabile non migliorerà mai.
Un esempio: l'intera (ribadisco: non il tratto pugliese, ma tutta per quasi 1000 km) linea ferroviaria adriatica, finita nel 1870 in pochi anni, fu fatta perchè Brindisi si candidava per essere proposta come porto per la valigia delle Indie britanniche, e ciò avrebbe dato slancio all'economia del lato adriatico della penisola.
Sempre in virtù di questo fu terminato ben prima di quanto sarebbe altrimenti stato il traforo del Frejus, che guarda caso fu aperto nel 1871 (nel 1872 il primo treno della valigia delle Indie transitò per il traforo e giunse a Brindisi). A proposito di sfide ingegneristiche, fu tale per l'epoca, e record mondiale per un tunnel per 10 anni.
Senza la spinta della valigia delle Indie probabilmente lo stato italiano non avrebbe creato nè il traforo nè la rete ferroviaria adriatica entro dieci soli anni dall'Unità nazionale, allungado i tempi a dismisura con conseguente ulteriore arretratezza di una cospicua fetta della penisola.
Basta vedere d'altro canto lo stato in cui versano ancora oggi le reti ferroviarie pugliesi che non sono la linea adriatica, come la Ferrovia del Sud-est.
Ultima modifica di burian br; 12/04/2023 alle 00:59
Circa il ponte sullo stretto, gli unici problemi per me sono quelli relativi alla possibilità di costruirlo. Io non me ne intendo di ingegneria, ma penso sarebbe fattibile da quanto ho visto in giro, ma deve essere ovviamente fatto bene.
Ultima modifica di burian br; 12/04/2023 alle 00:50
Io credo che prima di discutere sull'utilità dell'opera, del rapporto costi/benefici, ci sia da fare chiarezza sulla FATTIBILITà dell'opera.
Allo stato attuale della tecnica, l'opera è ben lontana dal poter essere realizzata.
Teniamo presente che il ponte dei Dardanelli, attualmente quello con la campata più lunga al mondo, ha una luce di 2023 m; il ponte sullo Stretto comporta una campata di 3300 m circa, ovvero il 163% in più.
Fra l'altro quello dei Dardanelli non è un ponte ferroviario, per il quale le cose si complicano: credo che la campata più lunga per un ponte ferroviario si attesti sui 1400/1500 m, quindi vorrebbe dire che qui si pensa di raggiungere il 220% dello stato attuale della tecnica.
La tecnica e la scienza delle costruzioni hanno sempre fatto progressi un passo alla volta. A mio avviso qui si pretende troppo, di fatto oggi il progetto "Ponte sullo Stretto" è una palestra per tecnici progettisti.
Sulle capacità tecniche dell'industria italiana faccio presente che, ad esempio, il modulo abitativo lunare che nel 2026 verrà piazzato appunto sulla Luna, è progettato e realizzato interamente in Italia.
I principali portelloni della ISS sono progettati e realizzati in provincia di Cuneo... ma solo per darvi un metro di misura dello stato dell'arte e della tecnica del nostro Paese.
Il bombo ha una superficie alare di 0,7 cm² ed un peso di 1,2 grammi. Secondo i vigenti principi dell'aerodinamica è impossibile volare con tali caratteristiche. Ma il bombo non lo sa e quindi continua semplicemente a volare!
Ma ha ragione. Non riusciamo a far stare in piedi nemmeno i banalissimi cavalcavia. Figuriamoci un ponte di 4km e pussa. Alla prima scorreggia di vento va giù come niente.
E te l'immagini le manutenzioni? Stile Ponte Morandi
Anche qui nei lavori del raddoppio del Tenda (partiti nel 2013) han sequestrato tutto, e sai perchè?
Perchè la notte i lavoratori delle ditte stesse (con connivenza dei datori di lavoro) rubavano il ferro dal cemento per rivenderlo, dichiarando ovviamente di averlo impiegato come cemento armato.
Ti immagini cosa accadrebbe con un ponte del genere? Brivido e raccapriccio.
Io come detto non sono nè favorevole nè contrario a priori, ma semmai si facesse boicotterei assolutamente qualsiasi impresa italiana.
Lou soulei nais per tuchi
Esattamente.
Soprattutto quando si parla di trasporti, stradali o ferroviari che siano. Esattamente come il Colosseo e i tanto decantati ponti romani che al massimo nella loro vita hanno visto qualche turista. Che però era appostato a far foto sul moderno ponte stradale a fianco...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Mi vedo la scena...
Noi ci presentiamo là dicendo che vogliamo fare un ponte sospeso a campata unica di 4 km per traffico stradale e ferroviario e loro ci mostrano il loro gioiello, la campata unica più lunga del mondo di 2 km per il solo traffico stradale e si mettono a ridere.
Però son sicuro che adesso arriverà qualcuno che dirà che con le cerniere al grafene riusciremmo a fermare la rotazione di Giove...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Diciamo che la maggior parte dei tecnici, compresi la quasi totalità degli ingegneri strutturisti che si occupano (tra le altre cose) di ponti autostradali ha enormi dubbi sul fatto che si possa realizzare un ponte con una campata unica di 3,3 Km e soprattutto che una volta realizzato non presenti poi degli enormi problemi, che vanno dalla sua effettiva percorribilità a tutti o a determinate categorie di veicoli fino a problemi relativi alla sua durata... ti immagini un "Ponte sullo Stretto" che sia chiuso ogni volta che il vento supera i 15 nodi, oppure un ponte che non possa essere percorso dai treni (ed è l'elemento più critico), oppure a un ponte che possa essere percorso solo da veicoli sotto le 10t o anche a un ponte che, per effetto delle sollecitazioni alle strutture, debba essere continuamente chiuso per manutenzioni straordinarie e magari costi allo Stato altri 2 o 3 miliardi di euro in 10 anni per restare in piedi...
Purtroppo la capacità di un'infrastruttura di questo genere alle sollecitazioni ambientali non può essere totalmente simulata al computer ma va in gran parte verificata in sede di costruzione e soprattutto se ne ha definitiva contezza ad opera compiuta... perdonami ma mi immagino la più classica obiezione italiana: facciamolo lo stesso, al massimo oltre a spendere 10 o 12 miliardi di euro per costruirlo ne spenderemo altrettanti per abbatterlo ma daremo "lavoro a qualcuno"...
E' per questo che dico che determinante non è il ponte in sé, ma il "come" viene costruito (che include anche la sensatezza e l'oculatezza nel farlo) e il "cosa", perché fare il ponte e poi contestualmente rendersi conto che, un po' per i suoi limiti strutturali e un po' per come andrà a collegarsi all'attuale rete stradale calabrese e siciliana, l'opera non sarà minimamente risolutiva, sarebbe uno smacco fatale alla nostra residua credibilità e una figura di merda colossale a livello mondiale. Credimi che per rendere il ponte non una risorsa, ma una grossa e costosissima grana, sarebbe sufficiente che, per limiti di percorribilità o di capacità dell'infrastruttura, i collegamenti ferroviari e gran parte di quelli commerciali (in altre parole: camion) tra Penisola e Sicilia continuassero a restare affidati ai traghetti...
Ultima modifica di galinsog@; 12/04/2023 alle 09:00
Be' vale sempre l'obiezione che faccio a chi mi fa notare che il "Ponte Morandi" (al di là dei suoi limiti strutturali e su questo ci sarebbe da scrivere parecchio e ovviamente i tecnici lo stanno facendo, anche come esito delle perizie richieste per il processo in corso e alla fine saranno letteralmente quintali di carta...) è crollato dopo solo 51 anni ma il ponte x realizzato dai romani ai tempi di Tiberio io obietto sempre così "Potremmo fare una prova, nella prossima mezz'ora ci facciamo passar sopra una dozzina di DAF da 44t a pieno carico e vediamo se resta in piedi, però temo che la Soprintendenza potrebbe farci delle storie..."
In altre parole, è vero che le scienze e le tecnologie, in particolare quelle dei materiali, sono in costante progresso, ma è altrettanto vero che il nostro mondo ha precisi limiti fisici e non è che possiamo superarli all'infinito e comunque superare/aggirare un limite fisico, grazie all'innovazione tecnologica, impone un altro limite, ossia un limite di tempo (non a caso sono 40 anni che sento dire che entro 50 anni avremo la fusione nucleare per uso civile o andremo su Marte... ). Infine penso anche che a discipline come l'ingegneria (e in particolare all'ingegneria civile) in questi ultimi 50 anni si sia chiesto tantissimo se non addirittura troppo...
Ultima modifica di galinsog@; 12/04/2023 alle 09:03
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