La cosa più bella della neve? Il silenzio che l'accompagna nella caduta. Un silenzio non imposto, che dovrebbe essere la norma e invece è l'eccezione, tanto da gridare alla "calamità naturale". Forse non è la neve, ma il silenzio ad essere visto con sospetto. Nel silenzio si ascolta, nel silenzio si ragiona. Il silenzio, come la neve, non è noia, è gioia. Dovrebbe nevicare più spesso.
No, al momento le portate dei fiumi alpini sono ben inferiori a quelle normali di luglio, che è un mese di portata media.
15/20% precisiamo bene, è il contributo glaciale al Po nel secolo scorso. Ma solo per il mese di agosto, dettaglio che è bene non omettere.
Il famoso grafico svizzero postato da Enrico riportava per l'agosto 2003 il 27,3%; anche nell'agosto 2022 si può senz'altro immaginare un dato simile; molti di noi avranno visto quel video da un elicottero che risaliva il Sarca di Genova da Bedole al (fu) Pian di Neve, dove si vedeva venir giù una specie di alluvione. E come era la portata del Po in quelle due estati? La minima mai registrata nella storia: circa 170 mc/s, di cui appunto circa 60 mc/s di fusione.
Eppure tu ed altri continuate con questa idea che le fusioni esagerate di queste ultime estati in realtà compensino e mascherino il declino del fiume.
Se nel 2003 (e più o meno anche nel 2022) i ghiacciai fornivano il 30% (invece che il 18%) della portata mensile dei due mesi più secchi della storia, che incidenza potranno aver avuto nella media annua dell'ultimo ventennio, la quale, come detto, è 1.420 mc/s, a confronto con i 1,450 del secolo scorso? Fate voi.
Per avere 1.400 di media annua, ci sono dei mesi con media 3.000. Se noi, su 3/12 dei mesi che compongono l'anno (ci ho messo dentro anche luglio e settembre) riceviamo dai ghiacciai anche 50 o 60 mc/s, che peso possono avere questi ultimi sulla media dei 12 mesi?
Ultima modifica di alnus; 26/04/2023 alle 14:26
i dati che hai messo lo confermano, chiaramente per l'estate. è ovvio che ci si riferisca all'estate, dove teoricamente dovresti avere le criticità massime (e così è, sarà, ed è sempre stato), se si parla di fusione di neve e ghiacciai... non pensavo ci fosse bisogno di specificarlo, sai, è logica da prima elementare.........
è normale che in inverno ci sia poca o nulla incidenza, anche qui poco da dire........
ti ripongo il quesito: come cambia la portata estiva tra 50 anni quando di ghiacci da fondere non ce ne saranno?
al momento, fine aprile, le portate medie dovrebbero essere ben superiori a quelle di luglio... eppure ci sono già molti comuni che si vedono razionare l'acqua in Piemonte e molti altri lo fanno da MESI.
ripeto, non è inverno che vedi le criticità ma in estate. e se queste criticità si presentano già adesso di certo un buon segnale non è.
Si vis pacem, para bellum.
Provo a rispondere al tuo quesito:
"Come cambierà la portata estiva tra 50 anni, quando di ghiacci da fondere non ce ne saranno?"
Non lo so.
Però ti chiedo con calma di seguire un semplice confronto, che consideravo ovvio, ma evidentemente non lo è.
La portata media di agosto del secolo scorso era 900 mc/s, di cui il 18% da ghiacciai = 162 mc/s.
La portata media di agosto nel ventennio 2001 - 2020 è stata 800 mc/s, di cui, mettendo una percentuale intermedia tra 18% e 27% (2003), diciamo 23% = 184 mc/s da ghiacciai. Vuol dire che nel recente ventennio 616 mc/s in agosto sono venuti non dalla fusione del ghiaccio.
Anche ammettendo che non sappiamo con precisione cosa succederà nei prossimi anni, mi sembrano molto più rassicuranti i 600 mc/s da piogge agostane, dei 180 da fusione del ghiaccio.
Il punto importante è che, se il Po nel recente infuocato ventennio se l'è cavata niente male, lo deve alle piogge e non ai ghiacci, anche in agosto.
Ultima modifica di alnus; 26/04/2023 alle 20:25
Se ho capito bene quanto dice il post su climalteranti, nei prossimi anni bisognerebbe accumulare più acqua nel lago in inverno per poi averne a disposizione di più in estate ma con il rischio di allagamenti sulle sponde.
ma sono d'accordo Alnus, il problema è SE NON PIOVE se non piove, innanzitutto viene meno la portata da fusione stagionale (che ha picchi anche elevati), senza ghiacciai viene meno anche quella derivata da essi e, senza pioggia, non c'è portata alcuna
il problema più grave è, senza dubbio, la mancanza di pioggia a cui si aggiunge la mancanza d'acqua dalla fusione. chiaro che la parte più cicciona sia quella dovuta alla pioggia, non ci sono dubbi a riguardo.
Si vis pacem, para bellum.
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Ma questo è ovvio Jack, soprattutto adesso, dopo questi quasi due anni terribili. Facciamo tutti il tifo per un ritorno a sinottiche tradizionali.
Però intendo che i 600 mc/s da piogge agostane e la portata annua grosso modo invariata dei primi 20 anni del millennio, con il clima termicamente già sconvolto ed i ghiacciai già dimezzati, meritano più considerazione da parte di chi continua a ripetere "no glaciers no rivers".
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