Visto ieri sera al volo, prima che scompaia dalle sale. E' un film secondo me che va visto nel buio di una sala, senza interruzioni e abbracciati dallo schermo: gli effetti speciali concorrono molto a rendere gli aspetti psicologici della trama, lo spessore del non esprimibile, il mistero della mente dello scienziato, nonché a tenere alta la tensione.
E' lungo, sì, ma la parte più interessante è forse quella dopo l'esplosione, il gioco del potere che si sviluppa sulle spalle della scienza; il problema è che viene dopo una narrazione già lunga, e coglie lo spettatore esausto. Comunque, spiega tutta la parabola dell'uomo e dello scienziato, non la considererei eliminabile.
Certo in sala le opinioni erano un po' diverse: dietro di me c'erano delle sciurotte locali - ero a Clusone, ho approfittato dell'offerta a 3,50 euro - e dalla metà in poi di tanto in tanto le sentivo dire "è difficile da capire, troppi salti, tutti questi fisici che parlano in maniera incomprensibile, cioè, più o meno la trama l'ho capita, ma dovevano farlo più facile per le persone comuni... "
E' vero che la ridondanza di dialoghi e personaggi, nonché i salti temporali tipici dei film di Nolan lo rendono un film non esattamente di facile comprensione. Io difetto in concentrazione e a volte mi perdo dei passaggi, quindi quando ne avrò occasione lo riguarderò per cercare di mettere insieme i pezzi.
Alessandro Tarable
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Anch'io ho approfittato di ieri sera per vederlo, mi è piaciuto soprattutto il fatto che il film si concentri sugli scienziati in quanto esseri umani, facendo capire come vedono il mondo e come hanno dovuto reagire al peso delle loro scoperte ed ai problemi della politica. Sono rimasto tutte e tre le ore concentrato ed immerso in quello che veniva proiettato.
Paradossalmente pensavo ci fosse più meccanica quantistica, ma sinceramente chi si lamenta credo esageri, non c'è bisogno di comprendere tutte le lavagne che compaiono nel film, con equazioni di Schroedinger e funzioni d'onda, per capire la trama. In ogni caso, però, ho apprezzato che certi concetti venissero comunque mostrati in maniera accurata.
Tu mi dici, "Ti guardi? Sbagli a paragonarti"
Ricorderei anche Alexander di Stone per le scene di battaglia , Barry Lindon di Kubrick e per gli italiani Per qualche dollaro in più di Leone
Rilevazioni dal 1999
Ora che mi viene in mente, un bel film tratto dall’omonimo libro è Niente di nuovo sul fronte occidentale. Soprattutto per chi come me è abbastanza appassionato delle due guerre mondiali…
prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Alessandro Tarable
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