1. Asoslutamente vero
2. Sto leggendo "La corezione del mondo" di Davide Piacenza (non che serva leggerlo per saperlo, ma lui lo argomenta benissimo): gli algoritmi dei social sono unicamente mirati a generare divisone e odio. Staccare, tempo e salute sprecata a leggere deliri.
Io però mi chiedo perché Israele continua ad avere forte influenza su quei territori, striscia di Gaza e Cisgiordania. Teoricamente non sono più occupati (almeno la striscia di Gaza) ma nella realtà dei fatti è così?
Per varie ragioni ma la più seria è una sola: al-Fath, che regge l'ANP, ha un legame estremamente ambiguo con Israele, che di fatto l'ha sostenuta economicamente in cambio di una sorta di "amministrazione per procura"... per cui per quanto si detestino "Bibi" Netanyahu e Mahmud Abbas hanno forti relazioni di convivenza e convenienza reciproca, tantopiù per il fatto l'esistenza dell'ANP è un po' l'alibi di Israele per evitare di dover gestire direttamente l'amministrazione dei Territori occupati... in pratica la solfa è questa qua: "Caro Mahmud Abbas, ti finanzio ma bada bene di bastonare Hamas e compagnia cantante e soprattutto di non rompermi i ********, perché per me e per il 90% degli israeliani sei e resti il terrorista di al-Fath che si faceva chiamare Abu Mazen e sto facendo i salti mortali per contenere certi "personaggetti" del mio governo che vorrebbero spianare Ghaza e mandarvi tutti di corsa in Egitto"... il problema è che un'altra cosa che sabato si è capita molto bene è che Abbas e l'ANP non controllavano più un cazzo e da molto tempo a parte (forse) il flusso di tangenti interne ed esterne...
Ultima modifica di galinsog@@; 09/10/2023 alle 16:39
30 anni fa se eri filo russo e filopalestinese facevi parte dell'intellighenzia di sinistra.
Ora quelle stesse persone che all'epoca avevano tra i 20 e i 50 anni si ritrovano di colpo in compagnia della massima espressione di ignoranza del nostro paese.
E' cambiato il mondo? Sono cambiati loro? Siamo cambiati noi?
Oppure è sempre stato esattamente tutto come è ora e solo in questo momento è diventato finalmente chiaro come stavano e stanno le cose?
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Secondo me verranno fuori due cose:
1. che concentrarsi su una sola minaccia alla sicurezza, quando in giro ce ne sono diverse, non è molto furbo e Israele come già scritto in altro post aveva "dimenticato", dopo la conclusione della "Seconda Intifada", di controllare il suo confine Sud;
2. delegare l'amministrazione e l'intelligence nei Territori all'ANP ossia a un'organizzazione para-mafiosa come al-Fath, invisa ai 2/3 dei palestinesi di Ghaza e gestita da un vecchio arnese come il quasi novantenne Mahmud Abbas, con metodi oscillanti tra il nepotistico-clientelare e il predatorio è peccare di ingenuità, al-Fath il territorio non lo controlla più... anche se ha continuato a riempirsi le tasche...
Ma Israele perché è così attaccato a quei territori? Vorrebbe annetterli o vuole solo evitare che "facciano casini" e quindi controllarli? Anche perché se non sbaglio Cisgiordania e Gaza sono sotto il controllo di Israele solo dal 1967, prima non erano suoi territori.
In realtà all'interno della sinistra (anche di quella "marxista-leninista" del PCI) c'erano pure componenti filo-israeliane, ad esempio i "Miglioristi" di Giorgio Amendola e Giorgio Napolitano. Data la mia provenienza ideologica (da sinistra) ho fatto appena in tempo a conoscere quel mondo e direi che la maggior parte delle persone dotate di buon senso politico già 32-33 anni fa avevano capito, che fallito l'esperimento di riformare il sistema sovietico, rendendolo compatibile con la democrazia sostanziale (quello di Gorbačëv, per essere chiari...) quel mondo, con tutti i suoi riferimenti culturali e assiologici, peraltro pesantemente contraddetti dai suoi "soggetti attuatori" era finito definitivamente...
Storicamente, data l'ostilità di tutti i suoi vicini arabo-islamici, quei territori gli sono sempre serviti come "cuscinetto". Si dava per scontata la loro restituzione ma solo come passo finale di un processo di pacificazione che nessuno dei paesi confinanti (con l'eccezione dell'Egitto e di quella, solo parziale, della Giordania) ha mai voluto avviare. Inoltre, soprattutto dagli anni '80, anche per gestire la costante crescita della popolazione, favorita dall'emigrazione di cittadini dai paesi dell'ex blocco socialista, si è anche cercato di integrare queste zone (soprattutto la Cisgiordania) in modo più o meno "coattivo" e cioè "favorendo" l'emigrazione della popolazione arabo-palestinese e consentendo ai coloni di insediarvisi. Fu la politica perseguita scelleratamente dal governo Shamir che ebbe come effetto l'innesco della Prima Intifada del 1987. D'altronde in un paese che da quasi 80 anni vive sotto la minaccia esistenziale di vicini belligeranti non si può pretendere che i cittadini solidarizzino con quelle popolazioni che attaccarono Israele a più riprese nei 75 anni della sua storia.
Pur con tentennamenti e ambiguità da parte israeliana non è mai mancata la disponibilità ad instaurare rapporti di normale convivenza coi vicini arabo-islamici, ricordiamoci che senza la "Guerra dei sei giorni" probabilmente non ci sarebbero "Territori occupati" e che il governo (di destra) di Begin restituì all'Egitto il Sinai dopo gli Accordi di Camp David e che da allora i rapporti tra i due paesi sono sempre stati collaborativi. E' vero che in Israele c'è anche una ristretta minoranza, religiosa e fondamentalista ebraica, che vorrebbe ricostituire l'Israele biblica, ma per 50 anni costoro sono stati marginalizzati, tanto dalla sinistra (Laburisti) quanto dai conservatori (Likud) fino a quando Benjamin Netanyahu iniziò a corteggiare ciò che stava alla destra del suo Likud, per sfruttarlo prima contro i laburisti di Rabin poi contro il governo di un conservatore spietato ma pragmatico come Ariel Sharon...
Ultima modifica di galinsog@@; 10/10/2023 alle 07:38
Ammetto che conosco poco la questione israelo-palestinese.
Questi attacchi sono dovuti alla "solita" situazione di Israele che "mangia" territori palestinesi relegandoli sempre più stretti?
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