Guerra in Medio Oriente

[Gianni78ba]

President Bashar al-Assad fled to an unknown destination as rebels basically walk into Damascus with citizens cheering.

Here is a Syria Live Update courtesy of the Wall Street Journal.

Syrian rebels said they had freed the capital, Damascus, from President Bashar al-Assad’s dictatorship after a week of stunning military advances against his forces. Assad fled in the early hours of Sunday local time to an unknown destination, Syrian security officials said.

The rebels: Abu Mohammed al-Jawlani is the leader of Hayat Tahrir al-Sham, one of the largest rebel groups mounting the offensive against Assad.

Reactions: Residents in Damascus and Homs celebrated in the streets, as some Syrians who supported the rebellion against Assad claimed victory.

What’s next: Syrian Prime Minister Mohammad Ghazi al-Jalali said he was ready to cooperate with any leadership chosen by the people.

Raed Al Saleh, head of the White Helmets, an independent Syrian rescue organization that has led evacuation and rescue efforts in opposition areas for years, said the group would provide emergency relief to families across the country and "help them shake off the dust of war."

"The chemical regime, the criminal Assad regime has fallen, fallen, fallen," Saleh said in a video posted on X. "The Syria of peace and civilization will return to you."

Many Syrians around the world celebrated the entry of rebels into the country's capital, Damascus, as a victory in a long campaign for greater freedoms after a harsh crackdown that followed a 2011 uprising against the Assad regime.

“I don’t cry often but I cry today,” said Zaher Sahloul, a Syrian-American doctor based in Chicago and co-founder of MedGlobal, a charity providing medical aid in conflict zones, including Syria, Ukraine and elsewhere. “This is a monumental day to all Syrians and people who've been watching what's going on in my homeland for the past 14 years or so, from the beginning of this crisis, when the Syrian people went into the streets asking for freedom and for change of the regime that has been ruling Syria.”

[Stefano Riccio]

E intanto Israele quatto quatto e con la scusa dei ribelli (che però controllavano già l'estremo SW del paese pure prima dell'offensiva) si è preso la zona demilitarizzata sulle alture del Golan e non mi sorprenderebbe si spingesse pure oltre per prendere pure il resto come nel 1967 o andare pure oltre verso NE come nel 1973.

[Stefano Riccio]

Nessuno dice nulla ma i tank israeliani sono arrivati fino a Qatana a poco più di 25 km da Damasco e i soldati stanno cacciano la gente da diversi villaggi nel governatorato di Queintra. Tra l'altro totalmente indisturbati visto che in due notti dopo la caduta di Assad hanno praticamente azzerato tutti i depositi di armi presenti nel paese a suon di missili oltre che distrutto la marina e l'aviazione prima che chiunque ci potesse mettere mano.

Per la cronaca hanno chiamato l'operazione Bashan Arrow. Bashan è il nome biblico della zona, la più settentrionale delle terre di Israele nell'età del ferro, il vecchio testamento sempre prima di tutto

[Tarcii]

Nessuno dice nulla ma i tank israeliani sono arrivati fino a Qatana a poco più di 25 km da Damasco e i soldati stanno cacciano la gente da diversi villaggi nel governatorato di Queintra. Tra l'altro totalmente indisturbati visto che in due notti dopo la caduta di Assad hanno praticamente azzerato tutti i depositi di armi presenti nel paese a suon di missili oltre che distrutto la marina e l'aviazione prima che chiunque ci potesse mettere mano.

Per la cronaca hanno chiamato l'operazione Bashan Arrow. Bashan è il nome biblico della zona, la più settentrionale delle terre di Israele nell'età del ferro, il vecchio testamento sempre prima di tutto

Non dico nulla perché ho finito le parole mesi fa, comunque aspetto al varco chi ha già parlato di "futuro democratico per la Siria", in mano a jihadisti che non vedono l'ora di fare la guerra ai curdi (il sostegno turco è probabilmente mirato anche a controllare i curdi).

[snowaholic]

Secondo me è bene non perdere di vista la situazione della popolazione siriana, dietro a questo gioco di fazioni sostenute da questo e da quello.


Assad ormai era odiato da tutti, senza l'intervento diretto delle truppe iraniane e russe la guerra civile sarebbe finita in pochi anni. Ma una dittatura dominata dalla minoranza sciita (per quanto laica internamente) in un Paese in cui gli sciiti rappresentano poco più del 10% della popolazione era essenziale per gli iraniani e i russi, che sono intervenuti con molta determinazione a differenza degli USA che hanno tentennato (vedi linee rosse di Obama).


Nel 2024 ormai il consenso per il regime era sostanzialmente a zero (nonostante il 95% ufficiale alle elezioni), perfino il suo esercito si è rifiutato di combattere e anche le roccaforti storiche di Assad sono insorte al momento del collasso del regime. Tutti i gruppi etnici stanno festeggiando il crollo del regime, che siano sciiti, Sunniti, cristiani, arabi o curdi. Con Assad l'unica prospettiva possibile era una guerra civile senza fine, adesso c'è una prospettiva diversa ed è stata raggiunta una tregua tra tutte le fazioni della guerra civile.


Per quanto il gruppo islamista Tahrir el Sam abbia avuto un ruolo dominante nella caduta di Assad non ha un controllo completo al di fuori delle provincie del nord, in particolare i curdi appoggiati dagli USA controllano tutto il nordest. È stata raggiunta una tregua (con mediazione turco-americana), con i curdi che hanno adottato la nuova bandiera siriana con tre stelle rosse.


Per mettere fine ad una guerra civile si devono fare mediazioni con tutti i gruppi ragionevoli e neutralizzare quelli irragionevoli (Assad e ISIS in questo caso). Al momento tutti gli attori principali vogliono mettere fine alla guerra, incluse le potenze straniere che hanno interesse ad una fase di stabilità. Gli stessi turchi vogliono in primo luogo rimandare a casa qualche milione di siriani.


Gli unici scontenti sono i russi che però non sono più in grado di interferire, gli iraniani che perso Assad possono fare poco con una popolazione quasi interamente sunnita e molto ostile, ed Hezbollah che ha altro a cui pensare.

[Stefano Riccio]

I turchi intanto inizino a lasciare le aree invase a nord e nord ovest che hanno preso solo per fare pulizia etnica, loro che sostengono la pace son meno credibili pure dei jihadisti che provano a rifarsi la verginità con la CNN visto che i curdi li fanno fuori regolarmente da decenni anche in casa loro senza bisogno di guerre.

Comunque il paese è frazionato fra fazioni, ora festeggiano la caduta del nemico comune ma quanto durerà? Chi ci dice che tra qualche anno non fanno la fine della Libia? Intanto vediamo se e quando riusciranno ad organizzare delle elezioni, già da quelle si potrebbe capire l'andazzo futuro.

Però alla fine pure lì l'unico vero vincitore è Bibi che si va a prendere quel che vuole e non ha più lo spettro dell'alleato dell'Iran accanto e di conseguenza taglia il canale di rifornimento a Hezbollah (che già ha decimato), tra l'altro con l'Iran rimasto isolato e sempre più indebolito. Poco più di un anno fa probabilmente manco il più accanito sionista avrebbe immaginato uno scenario del genere. E potrebbe pure ottenere di mantenere il controllo su Gaza visto che ormai pure le macerie di Hamas sembrano andare verso l'accettazione di una tregua con i tank israeliani in loco pur di far finire la mattanza (che poi oltretutto per Israele tregua significa comunque "se voglio bombardo qua e là alla bisogna", si sta vedendo già in Libano).

[Stefano Riccio]

Dall'ultimo report dell'ISW:

Turkey will likely continue to back the SNA’s ground operation against the SDF to destroy the SDF. The Turkish foreign minister said on December 13 that Turkey’s strategic objective in Syria is to ”destroy” the SDF, meaning that any ceasefire between the SDF and Turkish-backed groups is presumably temporary.[5] It is unclear when large-scale operations will resume, however. Turkish-backed fighters have also executed injured SDF fighters at hospitals in northern Syria and reportedly looted civilian areas in Manbij.[6] These crimes risk triggering ethnically motivated violence and upsetting Syria’s current relative stability, especially if Turkish-backed fighters enter Kurdish areas and begin killing Kurdish civilians.

SDF sono le forze curde.

[Gianni78ba]

Ho capito bene che hanno bombardato i porti russi?

[Stefano Riccio]

Nuova offensiva dell'HTS verso la costa, ufficialmente per eliminare le ultime sacche di resistenza lealiste ma IMHO vogliono scacciare i russi visto che è Zelensky che li ha armati, fornito intelligence (secondo fonti arabe pure uomini) e gli ha permesso di avanzare fino a prendere Damasco quando in precedenza erano una piccola fazione jihadista che a malapena controllava Idlib e dintorni. Anche se mi domando cosa ci guadagna l'Ucraina a dare armi a destra e manca che dovrebbe usare per proteggere se stessa e a far rientrare in Russia truppe che magari verranno riutilizzate proprio contro di lei.

Più a est invece la tregua fra SNA (armati dai turchi) e SDF (milizie curde) è durata forse due giorni e poi è ripartito l'assalto e stanno combattendo lungo l'Eufrate, soprattutto nei pressi della diga di Tishreen, d'altronde i turchi manco più si nascondono e lo dicono apertamente che vogliono fare pulizia etnica e non si fermeranno finché non avranno preso tutte le aree curde.

A sud invece i tank israeliani stanno avanzando verso est e sono arrivati ad al Bataah, gran parte del sud e dell'est del paese comunque mi pare terra di nessuno o quasi.

[Stefano Riccio]

Nell'ultimo report dell'ISW appena uscito viene riportato che i russi hanno abbandonato l'ultima base che mantenevano nel nord del paese lasciando totalmente esposti i Curdi ad un eventuale attacco diretto turco da nord da cui fin'ora li avevano protetti.

Russia’s reported evacuation from its helicopter base at Qamishli marks its withdrawal from its last sizeable base in northern Syria amid an ongoing Turkish-backed and potential Turkish-led offensive against the SDF. CTP-ISW has previously assessed that Russia’s withdrawal from northern Syria and its loss of influence in Syria overall will likely expose the SDF to continued Turkish or Turkish-backed attacks.[18] Russia's presence across northern Syria had previously enabled Moscow to oppose and block Turkish ground offensives into Syria in 2021 and 2022.[19] One of the primary barriers against a Turkish or Turkish-led attempt to ”eliminate” the SDF is now gone.