il soliuto schifo della "giustizia" italiana

**verza81** · 25/02/2006, 11:38

Sono indignato: questo "uomo", per chi non se lo ricordasso, Ã¨ stato il boss della malavita del Brenta...

Faccia d’angelo tentÃ² di evadere dal S. Pio X

Accadde nell’aprile del 1994. Poi promise: Â«Vedrete, non morirÃ² in galeraÂ»

Venezia. Al processo davanti alla Corte d’assise veneziana, nel 1994, si fece servire nella “gabbia” spaghetti all’astice e prosecco. Uno dei tanti episodi che definiscono la figura di Felice Maniero, “faccia d’angelo”, il boss della “mafia del Brenta”.
Di lui si era tornati a parlare recentemente dopo che, nel gennaio scorso, la polizia aveva sgominato nel Veneto una banda che progettava di ucciderlo perchÃ¨ diventato collaboratore di giustizia.
Al paese natale, a Campolongo Maggiore, in provincia di Venezia, dove Ã¨ Maniero Ã¨ nato nel 1954, una faraonica villa con piscina testimoniava la sua potenza: un giudice aveva tentato di porla sotto sequestro con i beni di altri mafiosi ma il tribunale della libertÃ* la aveva restituita a lui e ai suoi familiari.
Il primo arresto di “faccia d’angelo” risale al 1980, per una guerra fra bande rivali; quattro anni piÃ¹ tardi, quando venne bloccato a Modena in una trattoria assieme al suo luogotenente Stefano Carraro, era giÃ* piÃ¹ di un piccolo boss di provincia.
Le amicizie con i siciliani segnarono ulteriormente la sua carriera. L’ombra di Maniero e dei suoi uomini, ora vittime degli omicidi, ora protagonisti, spuntava sempre dietro la lunga catena dei 17 omicidi registrati in Veneto negli anni Ottanta, e alle due rapine miliardarie ai danni del CasinÃ² di Venezia e dell’aeroporto “Marco Polo”, dove era in partenza un carico di 170 chilogrammi d’oro.
“Faccia d’angelo” era il gran burattinaio. La sua banda lo fece evadere nel dicembre 1987 dal supercarcere di Fossombrone (Pesaro). Pochi mesi di libertÃ* e ad agosto del 1988 venne bloccato ed arrestato a Chiasso.
Di nuovo libero nel 1989, non impiegÃ² molto a sfuggire ai controlli della vigilanza speciale.
Criminalpol e squadra mobile di Venezia lo riacciuffarono il 13 agosto 1993 a Capri. LÃ¬ la sua predilezione per mondanitÃ* e lusso era riassunta in uno yacht da un miliardo e mezzo di lire, appena acquistato.
Dopo un nuovo tentativo di fuga da Vicenza, nell’aprile del 1994, promise che non sarebbe morto in galera.
Puntuale, due mesi dopo, l’intervento di polizia e carabinieri che appresero in anticipo e impedirono un assalto giÃ* pronto al blindato che avrebbe condotto Maniero al processo.
L’ultima fuga il 16 giugno 1994, dal supercarcere di Padova assieme al braccio destro Antonio Pandolfo e ad altri fedelissimi.
Non passÃ² un mese e il 7 luglio successivo venne la condanna a 33 anni di reclusione per tutti gli episodi degli anni Ottanta.
E infine l’ultima cattura, a Torino, nel novembre 1994. Poi la collaborazione con la giustizia, la fine della banda, e una pena ridotta a 11 anni in appello, piÃ¹ altri 14 per una decina di omicidi.
Ammesso al programma di protezione, ne venne di nuovo escluso per una serie di violazioni delle norme di comportamento e di nuovo arrestato nel maggio 1998 per scontare la pena definitiva, venti anni e quattro mesi di reclusione con scadenza nel 2018, nel carcere di massima sicurezza dell’ Aquila.
Dopo aver cambiato il nome, sta scontando la pena agli arresti domiciliari in una localitÃ* tenuta segreta, con la possibilitÃ* di uscire di casa per portare avanti un’attivitÃ* imprenditoriale.

**davidra** · 25/02/2006, 12:08

la collaborazione con la giustizia dovrÃ* pur essere ricambiata, ricordiamoci che senza questa formula la mafia sarebbe ancora super attiva in tutti i campi come negli anni 80

**kelvin** · 25/02/2006, 12:55

Ormai Ã¨ diventata una fissazione, eh?

E va bene, la giustizia italiana fa schifo, quella straniera Ã¨ molto migliore... va bene...

**verza81** · 25/02/2006, 13:01

qualcuno ha detto che quella estera Ã¨ migliore?
intanto guardiamoci in casa...
se penso che questa persona ha compiuto e ordinato decine di omicidi, ed ora praticamente fa quello che vuole, nel lusso...

**roby4061** · 25/02/2006, 13:06

pensavo ce l'avessi col solito marocchino/albanese/tunisino/macedone/nigeriano

**kelvin** · 25/02/2006, 13:12

Originariamente Scritto da roby4061

pensavo ce l'avessi col solito marocchino/albanese/tunisino/macedone/nigeriano

No, per fortuna ci hanno risparmiato veleni razzistici-intolleranti...

Almeno quello...

**kelvin** · 25/02/2006, 13:10

Originariamente Scritto da verza81

qualcuno ha detto che quella estera Ã¨ migliore?
intanto guardiamoci in casa...
se penso che questa persona ha compiuto e ordinato decine di omicidi, ed ora praticamente fa quello che vuole, nel lusso...

Beh... se uno scrive "il solito schifo della giustizia italiana, mi viene da pensare che crede che sia una prerogativa di quella italiana, altrimenti avrebbe scritto "il solito schifo della giustizia".

**andrew182** · 25/02/2006, 14:05

Originariamente Scritto da verza81

qualcuno ha detto che quella estera Ã¨ migliore?
intanto guardiamoci in casa...
se penso che questa persona ha compiuto e ordinato decine di omicidi, ed ora praticamente fa quello che vuole, nel lusso...

tralasciando gli omicidi c'Ã¨ qualcun'altro che vive nel lusso e fa quello che vuole senza che la giustizia lo tocchi

ma chi potrÃ* mai essere.......

**Professeur Bugigiò** · 25/02/2006, 15:23

Il mio idolo.

Essere ricercato come capo di una associazione a delinquere di stampo mafioso NEL NORD ITALIA a 25 anni vuol dire essere delle persone dotate di intelletto sopraffino.

Intelletto poi usato per il male, ma sicuramente non un insignificante uomo medio.

**icekarl** · 25/02/2006, 16:21

Originariamente Scritto da verza81

qualcuno ha detto che quella estera Ã¨ migliore?

ma lo Ã¨, senza alcuna ombra di dubbio. Almeno in alcuni Paesi (ricordo un bel programma su Raitre che metteva a confronto giustizia italiana e giustizia straniera, ne sono venute fuori di allucinanti - ridere per non piangere - Alessio si ricorda come si chiamava, l'abbiamo visto insieme).