Originariamente Scritto da
burian br
Da quanto ho letto fin qui è come una calcolatrice evoluta di milioni di volte che accelera esponenzialmente i tempi dell'uomo, e per quanto sia impressionante la vedo sempre in quest'ottica. Una calcolatrice, appunto. E ben venga: se riuscissi a rapidizzare i tempi con i quali ad esempio io nel mio piccolo faccio le mie ricerche meteorologiche grazie all'AI, non potrei che esserne contento. Faccio per dire.
Quanto al mondo del lavoro, non vedo cosa potrebbe minacciare: i lavori agricoli di certo non
li farà, così come quelli industriali (per i quali esistono già le catene di montaggio) e in generale del mondo artigianale ed edile. Il cameriere, come nell'esempio di Ig59, è ben lungi da quel che potrebbe fare anche solo per la limitazione nei movimenti e i tempi di risposta non istantanei come quelli dell'uomo (il video di Figure è interessantissimo, ma per rispondere a cose semplicissime ci ha messo ogni volta più di un secondo, una persona comune in quel secondo recepisce il messaggio, risponde e intanto magari sta progettando cosa fare dopo e in più pensando a mille altre cose).
Nel settore sanitario potrebbe aiutare a formulare le diagnosi più in fretta, posto che comunque servirà l'input umano che richiede il medico il quale deve avere conoscenza di ciò che vede e sente (e così facendo renderebbe inutile l'AI in molti casi, sottoponendole quelli più complessi con beneficio per il paziente), e l'AI ad ogni modo non somministra terapie nè si inventa nuovi studi, oltre che mancare di empatia e di quel contatto umano che le figure del mondo medico coprono (infermieri e medici curano più del corpo spesso, anche lo spirito).
Nel settore giuridico la vedo egualmente, potrebbe aiutare a districarsi tra le leggi ma non farebbe arringhe in tribunale, tra l'altro sarei curioso se due intelligenze artificiali alla medesima richiesta risponderebbero in maniera più o meno simile.
Nel terziario vedo le uniche mansioni che potrebbero vacillare, come ad esempio vari impiegati che fanno quello che l'AI potrebbe fare in poco tempo.
Resta il mondo artistico: l'AI crea immagini in poco tempo, crea musica, ma non hanno quella profondità che ci mette l'uomo trascrivendo le sue emozioni. Se si tratta di canzonette che fanno pure semplicissime band mettendo insieme quattro accordi, o di quadri dipinti in tre secondi da chi comunque di arte si intende (ma fatti appunto come schizzi), allora l'AI regge il confronto. Ma l'AI non può inventarsi un nuovo stile di pittura o di musica come fece Van Gogh, come fece Beethoven, che ripresero le correnti del momento per innovare e inventare, o magari può pure creare qualcosa di nuovo ma sarebbe privo di significato, un mero prodotto di una richiesta asettica cui l'AI ubbidisce.
L'AI resta sempre una macchina, non un essere umano. E finchè mancherà di quella scintilla finale (sempre che prima o poi succeda, potrebbe non avvenire mai che un robot diventi un essere senziente e cosciente, non sappiamo nemmeno da dove venga la nostra coscienza), quella che Cartesio condensa come "cogito, ergo sum", resterà sempre una macchina con i suoi limiti. E, personalmente, non vedo come potrebbe minacciare l'uomo.
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