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  1. #41
    Vento fresco
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    Predefinito Re: l'inizio di una nuova rivoluzione: AI

    L'IA così come è definita al momento è molto potente per alcuni compiti, ma rimane un software che replica i pattern che osserva, riesce ad avere una buona comprensione del linguaggio ma non ha capacità di astrazione.


    Di conseguenza commette errori con relativa facilità e non è in grado di capire perché ha sbagliato, generando le famose "allucinazioni". È estremamente efficace su compiti specifici come appunto la programmazione, ma se non controlli quello che produce fai a tuo rischio e pericolo.
    Ho vari colleghi più giovani che usano molto chatgpt e più di una volta sono usciti svarioni colossali.


    I limiti di questi modelli sono abbastanza intrinseci nella loro struttura, che si fonda appunto sul creare associazioni in base a ciò che trovano nei dataset di addestramento, senza avere una reale consapevolezza ad esempio dei legami causali che esistono nel mondo reale. È un tipo di apprendimento diverso da quello della mente umana.


    Per questi motivi queste tecnologie sono molto più efficaci come strumenti di supporto per rendere più efficiente il lavoro umano (e considerato l'andamento stagnante della produttività del lavoro degli ultimi decenni ne abbiamo bisogno) che per sostituirlo. Considerato il consumo di risorse non trascurabile saranno comunque adottate in maniera graduale e solo per le funzioni in cui sono più efficaci.


    Mi sembra molto più alto il rischio di essere inondati da testi e contenuti multimediali di scarsa qualità se non deliberatamente falsi e ingannevoli, per la produzione di fake news o operazioni di propaganda questi modelli potrebbero essere altamente efficienti. Dove non serve qualità o accuratezza ma solo quantità l'intelligenza artificiale ha un vantaggio enorme. Anche a livello scientifico e nell'istruzione potrebbero esserci rischi non indifferenti in una alluvione di contenuti generati da AI difficilmente verificabili, non so quali contromisure potrebbero essere prese e con quali costi.


    Personalmente anche se il mio lavoro è prevalentemente analizzare grandi dataset non saprei bene cosa farmene dell'IA, se non come supporto di programmazione (ma per avere un impatto reale dovrebbe essere integrata direttamente nei sistemi del datore di lavoro, visto che le informazioni che usiamo non sono quasi mai pubbliche). Peraltro quando il problema principale è la qualità dei dati e l'assenza di training set adeguati questi strumenti servono a poco.
    Dove potrebbero dare un contributo importante è automatizzare processi abbastanza standardizzati, in maniera non molto diversa dalle precedenti ondate di automazione.

  2. #42
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: l'inizio di una nuova rivoluzione: AI

    Citazione Originariamente Scritto da snowaholic Visualizza Messaggio
    L'IA così come è definita al momento è molto potente per alcuni compiti, ma rimane un software che replica i pattern che osserva, riesce ad avere una buona comprensione del linguaggio ma non ha capacità di astrazione.


    Di conseguenza commette errori con relativa facilità e non è in grado di capire perché ha sbagliato, generando le famose "allucinazioni". È estremamente efficace su compiti specifici come appunto la programmazione, ma se non controlli quello che produce fai a tuo rischio e pericolo.
    Ho vari colleghi più giovani che usano molto chatgpt e più di una volta sono usciti svarioni colossali.


    I limiti di questi modelli sono abbastanza intrinseci nella loro struttura, che si fonda appunto sul creare associazioni in base a ciò che trovano nei dataset di addestramento, senza avere una reale consapevolezza ad esempio dei legami causali che esistono nel mondo reale. È un tipo di apprendimento diverso da quello della mente umana.


    Per questi motivi queste tecnologie sono molto più efficaci come strumenti di supporto per rendere più efficiente il lavoro umano (e considerato l'andamento stagnante della produttività del lavoro degli ultimi decenni ne abbiamo bisogno) che per sostituirlo. Considerato il consumo di risorse non trascurabile saranno comunque adottate in maniera graduale e solo per le funzioni in cui sono più efficaci.


    Mi sembra molto più alto il rischio di essere inondati da testi e contenuti multimediali di scarsa qualità se non deliberatamente falsi e ingannevoli, per la produzione di fake news o operazioni di propaganda questi modelli potrebbero essere altamente efficienti. Dove non serve qualità o accuratezza ma solo quantità l'intelligenza artificiale ha un vantaggio enorme. Anche a livello scientifico e nell'istruzione potrebbero esserci rischi non indifferenti in una alluvione di contenuti generati da AI difficilmente verificabili, non so quali contromisure potrebbero essere prese e con quali costi.


    Personalmente anche se il mio lavoro è prevalentemente analizzare grandi dataset non saprei bene cosa farmene dell'IA, se non come supporto di programmazione (ma per avere un impatto reale dovrebbe essere integrata direttamente nei sistemi del datore di lavoro, visto che le informazioni che usiamo non sono quasi mai pubbliche). Peraltro quando il problema principale è la qualità dei dati e l'assenza di training set adeguati questi strumenti servono a poco.
    Dove potrebbero dare un contributo importante è automatizzare processi abbastanza standardizzati, in maniera non molto diversa dalle precedenti ondate di automazione.
    Nel neretto condensi quel che ho voluto dire anch'io: è una potente calcolatrice, non un essere umano.

    Poi sugli errori ci sarebbe da aprire un enorme filone che sui media viene taciuto, come ho detto su YouTube ho visto il video di un professore di astrofisica di un'università americana che ha sottoposto ChatGpt ad un test per i suoi studenti e in 5 su 15 ha sbagliato (la media di errori che fa un essere umano, ma alcune delle risposte sbagliate erano strafalcioni - per dire, ad una avevo risposto bene anch'io che non sono di certo uno studente di astrofisica).

  3. #43
    Brezza leggera L'avatar di alexeia
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    Predefinito Re: l'inizio di una nuova rivoluzione: AI

    Citazione Originariamente Scritto da snowaholic Visualizza Messaggio
    Mi sembra molto più alto il rischio di essere inondati da testi e contenuti multimediali di scarsa qualità se non deliberatamente falsi e ingannevoli, per la produzione di fake news o operazioni di propaganda questi modelli potrebbero essere altamente efficienti. Dove non serve qualità o accuratezza ma solo quantità l'intelligenza artificiale ha un vantaggio enorme. Anche a livello scientifico e nell'istruzione potrebbero esserci rischi non indifferenti in una alluvione di contenuti generati da AI difficilmente verificabili, non so quali contromisure potrebbero essere prese e con quali costi.
    Su questo punto concordo pienamente. E' quello che cercavo di dire l'altro giorno, in maniera più arruffata. Io lo vedo come un rischio vero.

  4. #44
    Uragano
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    Predefinito Re: l'inizio di una nuova rivoluzione: AI

    Citazione Originariamente Scritto da alexeia Visualizza Messaggio
    Su questo punto concordo pienamente. E' quello che cercavo di dire l'altro giorno, in maniera più arruffata. Io lo vedo come un rischio vero.
    Temo ve vada regolata per legge a livello internazionale, ma in maniera piuttosto severa (se non addirittura vietandola)

  5. #45
    Brezza tesa L'avatar di Turgot
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    Predefinito Re: l'inizio di una nuova rivoluzione: AI

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano De C. Visualizza Messaggio
    Temo ve vada regolata per legge a livello internazionale, ma in maniera piuttosto severa (se non addirittura vietandola)
    Sul principio assolutamente d'accordo. Consci però dei rischi passati nel vietare le cose.

    Those who are not shocked when they first come across quantum theory cannot possibly have understood it. (N.Bohr, 1952)

  6. #46
    Burrasca L'avatar di inocs
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    Predefinito Re: l'inizio di una nuova rivoluzione: AI

    Citazione Originariamente Scritto da Gianni78ba Visualizza Messaggio
    La uso quotidianamente da più di un anno.

    Gli usi sono molteplici, ma il vero passo in avanti è sul lato della programmazione, in vari linguaggi.
    Io lo uso per python.

    Sicuramente in tanti verranno rimpiazzati
    Che dici? Sostituirà professioni come il commercialista o il consulente del lavoro? Davvero una AI riesce a venire a capo della legislazione italiana?
    I modelli fanno e disfanno. I santoni del web cianciano.

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  7. #47
    Vento moderato L'avatar di Gianni78ba
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    Predefinito Re: l'inizio di una nuova rivoluzione: AI

    Citazione Originariamente Scritto da inocs Visualizza Messaggio
    Che dici? Sostituirà professioni come il commercialista o il consulente del lavoro? Davvero una AI riesce a venire a capo della legislazione italiana?
    Se si volesse si potrebbe farlo senza AI.
    C'è da dire che la semplice estensione del formato XML a tutta la macchina amministrativa è uno strumento potente.
    I risultati cominciano a vedersi.
    https://themarketjourney.substack.com :
    economia, modelli, mercato, finanza

  8. #48
    Brezza tesa L'avatar di olipsio
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    Predefinito Re: l'inizio di una nuova rivoluzione: AI

    Citazione Originariamente Scritto da Luca D'inverno Visualizza Messaggio
    Personalmente sono sempre aperto alle nuove tecnologie, anche in questo caso.
    Studiare la Storia è importante, perchè la Storia è ricorsiva.
    Banalizzo.
    Quando fu inventato l'aratro probabilmente molti contadini che vangavano ettari di terra a mano, si sono chiesti che fine avrebbero fatto.
    Di sicuro l'evento di nuove tecnologie che abbattono tempi di lavoro con costante logaritmica e necessitano di un infinitesimo di risorse umane rispetto ai metodi precedenti, porge una serie di questioni non da poco.
    Tempo fa, come sviluppatore di sistemi automatici (che sostituiscono la forza umana), venni invitato ad un dibattito in cui si fece un esempio interessante.
    Una nota marca di jeans americana trovò conveniente, e lo è tutt'ora, sostituire la mano d'opera cingalese (a basso prezzo) che tagliava e cuciva i jeans, con una factory completamente automatizzata (realizzata negli USA) in cui i robot tagliano, cuciono etc etc.
    Ovviamente tutta la forza lavoro umana sostituita si trova senza un reddito.
    Se moltiplichiamo la cosa per tutti i campi di lavoro in cui l'uomo è sostituibile, in un ipotetico futuro prossimo ci saranno poche mansioni 'salve' e non sostituibili (fra cui la mia).
    Questo significa che ci saranno poche persone in possesso di un reddito che permetta loro di consumare i prodotti realizzati con le factories robotizzate, destinate quindi a surplus produttivi e alla ipotetica chiusura... quindi è un modello non sostenibile che si inviluppa su se stesso.
    Filosoficamente parlando si diceva che è quindi necessario trovare un metodo di redistribuzione della ricchezza prodotta dall'automazione.
    Ovviamente nessuno aveva la soluzione in tasca.

    Potremmo far lavorare loro e intascare noi. Distribuzione di reddito gestita dalle stesse IA ,in base ai bisogni di ognuno. Dare a tutti senza ingolfare il sistema. IA saprebbe elaborare il tutto. Il paradiso fiscale in terra.

  9. #49
    Brezza tesa L'avatar di Turgot
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    Predefinito Re: l'inizio di una nuova rivoluzione: AI

    Citazione Originariamente Scritto da olipsio Visualizza Messaggio
    Potremmo far lavorare loro e intascare noi. Distribuzione di reddito gestita dalle stesse IA ,in base ai bisogni di ognuno. Dare a tutti senza ingolfare il sistema. IA saprebbe elaborare il tutto. Il paradiso fiscale in terra.
    Utopia temo, qualcuno questi sistemi li possiede e non avrà alcuna voglia di redistribuire alcunchè

    Those who are not shocked when they first come across quantum theory cannot possibly have understood it. (N.Bohr, 1952)

  10. #50
    Bava di vento L'avatar di Luca D'inverno
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    Predefinito Re: l'inizio di una nuova rivoluzione: AI

    Citazione Originariamente Scritto da Turgot Visualizza Messaggio
    Utopia temo, qualcuno questi sistemi li possiede e non avrà alcuna voglia di redistribuire alcunchè
    In qualche modo il reddito dovrà essere redistribuito, altrimenti pochissimi potranno permettersi di comperare i beni prodotti da queste fabbriche ad altissima automazione, che di fatto puntano sulle vendite di massa per abbattere i costi fissi.
    Il bombo ha una superficie alare di 0,7 cm² ed un peso di 1,2 grammi. Secondo i vigenti principi dell'aerodinamica è impossibile volare con tali caratteristiche. Ma il bombo non lo sa e quindi continua semplicemente a volare!

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