Per fortuna esiste un programma che è stato firmato da tutti, e che ha trovato dei compromessi a tutte queste diversitÃ* di pensiero.Originariamente Scritto da Cliff
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L'alba del 29 Dicembre 2005...
...questa meraviglia della natura, colori che sembrano dipinti da una mano divina...questa alba è un soffio che ti entra nell'anima e non può che farti respirare felicità.
Sì, sì compromessi....., quando certa gente è al governo sa anche scendere a compromessi,......... quando è all'opposizione non gli va mai bene niente però!Originariamente Scritto da StefanoBs
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Niente però di più "divertente" di sentire chi è al governo da 5 anni (con la maggioranza parlamentare più ampia quantomeno della storia recente) parlare come fosse stato all'opposizione ............Originariamente Scritto da OscarBS
Il più bel compromesso, per quanto riguarda TAV (visto che di questo stiamo parlando qui) è stato di non farne menzione nel famoso programma.Originariamente Scritto da StefanoBs
Ah, "dimenticanza" disse Prodi...
Sentiamo cos'ha da dire il grande Beppe Grillo.
I nove luoghi comuni sulla Val di Susa
1. SENZA LA TORINO-LYON IL PIEMONTE SAREBBE ISOLATO DALL'EUROPA
In realtÃ* il Piemonte è giÃ* abbondantemente collegato all’Europa e soprattutto attraverso la Valle di Susa. In questa valle esistono giÃ* due strade statali, un’autostrada e una linea ferroviaria passeggeri e merci a doppio binario. Esiste perfino la cosiddetta autostrada ferroviaria (trasporto dei TIR su speciali treni-navetta). Sono tutte linee di collegamento con la Francia attraverso due valichi naturali (Monginevro e Moncenisio) e due tunnel artificiali (Frejus ferroviario e autostradale). Il tutto in un fondo-valle largo in media 1,5 km ! A fatica ci sta anche un fiume, la Dora Riparia, che di tanto in tanto va in piena
2. LE LINEE FERROVIARIE ESISTENTI SONO SATURE
In realtÃ* l’attuale linea ferroviaria Torino-Modane è utilizzata solo al 38% della sua capacitÃ*. Le navette per i TIR partono ogni giorno desolatamente vuote. (Ma sono state riscoperte e prese d’assalto nel periodo di chiusura del Frejus per incendio). Il collegamento ferroviario diretto Torino-Lyon è stato soppresso per mancanza di passeggeri. E il flusso delle merci -previsto da chi vuole l’opera in crescita esponenziale -è invece sceso del 9% nell’ultimo anno!
3. LA TORINO-LYON E’ INDISPENSABILE AL RILANCIO ECONOMICO DEL PIEMONTE.
In realtÃ* è’ vero il contrario. Togliendo risorse (è tutto denaro pubblico) alla ricerca, all’innovazione e al risanamento dell’industria in crisi profonda (Fiat e non solo), il TAV sarÃ* la mazzata finale all’economia piemontese
4. Il TAV TOGLIERA’ I TIR DALLA VALLE
In realtÃ* tanto per cominciare, i 10/15 anni di cantiere necessari a costruire la Torino-Lyon porteranno sulle strade della Valle e della cintura di Torino qualcosa come 500 camion al giorno (e alla notte) per il trasporto del materiale di scavo dai tunnel ai luoghi di stoccaggio. Con grande aumento di inquinanti e polveri. Finita la apocalittica fase di cantiere e realizzata la Grande Opera, chi ci dice che le merci passeranno dall’autostrada alla nuova ferrovia? Anzi. I promotori dell'opera e recenti studi di ingegneria dei trasporti ci dicono che solo l' 1% dell'attuale traffico su gomma si trasferirÃ* sulla ferrovia. Bel vantaggio
5.I VALSUSINI SONO EGOISTI. NON PENSANO AGLI INTERESSI DELL’ITALIA.
In realtÃ* attraverso la Valle di Susa, attualmente, passa giÃ* il 35% del totale delle merci che valicano le Alpi! Lungo l’Autostrada del Frejus passano circa 4.500 TIR al giorno, contro i 1.500 del Monte Bianco, in val d’Aosta, dove il numero dei TIR è stato limitato per legge.
6.LA TORINO-LYON PORTA LAVORO AI PIEMONTESI
In realtÃ* come giÃ* sta succedendo per tutte le infrastrutture in corso, si tratterebbe di lavoro precario, per mano d’opera in gran parte extracomunitaria. Inoltre le ditte appaltatrici si porterebbero tecnici e operai dalla loro Regione (ditte e buoi dei paesi suoi). Per i comuni della Valle di Susa e della cintura di Torino arriverebbe invece un bel problema: la mafia. Turbative d'asta sono giÃ* state individuate per la fase di sondaggio geologico a carico di uomini politici piemontesi e non... figurarsi per la realizzazione dell'opera!
7.LA LINEA E’ QUASI TUTTA IN GALLERIA. CHE MALE FA?
In realtÃ* fa malissimo. Il tracciato prevede una galleria di 23 km all’interno del Musinè, montagna molto amiantifera. La talpa che perforerÃ* la roccia immetterÃ* nell’aria un bel po’ di fibre di amianto. Invisibili e letali. Il vento le porterÃ* dappertutto. Il foehn le porterÃ* fin nel centro di Torino. Respirare fibre di amianto provoca un tumore dei polmoni (mesotelioma pleurico) che non lascia scampo. L’amianto è un materiale fuori legge dal 1977. Scavare gallerie in un posto così è illegale e criminale. E ancora: il tunnel Italia-Francia di 53 km scavato dentro al Massiccio dell’Ambin incontrerÃ* (oltre a falde e sorgenti che andranno distrutte) anche roccia contenente uranio. E ancora: una linea in galleria si porta appresso tante gallerie minori, trasversali a quella principale. Si chiamano gallerie di servizio, o più simpaticamente, ‘finestre’. Ce ne saranno 12! Con altrettanti cantieri, tutti a ridosso di centri abitati. SarÃ* un inferno di rumore, polvere, camion avanti e indietro per le strette vie dei paesi, di giorno e di notte, per 15 anni almeno. E ancora: la perforazione di tratti montani così lunghi vicino a centri densamente abitati potrÃ* prosciugare le falde idriche e gli acquedotti, come accaduto per le gallerie TAV del Mugello, oggetto di processi per disastro ambientale. E ancora: la viabilitÃ* sarÃ* stravolta. Verranno costruiti sovrappassi in corrispondenza di ogni cantiere. Forse queste nuove strade saranno calcolate come compensazioni all’impatto ambientale dell’opera? (per averne una vaga idea, farsi un giro sull’autostrada Torino-Milano osservando i guasti della tratta TAV Torino-Novara).
8. QUEST’OPERA FA BENE ALL’ECONOMIA, PERCHE’ METTE IN MOTO CAPITALI PRIVATI
In realtÃ* il costo stimato di 20 miliardi di euro è tutto a carico della collettivitÃ*. Tutto denaro pubblico, ma affidato a privati, secondo la diabolica invenzione del general contractor. Garantisce lo Stato Italiano. Nessun privato ci metterÃ* un euro, soprattutto dopo l’esperienza del tunnel sotto la Manica che ha mandato in fallimento chi ne aveva acquistato i bond. I tantissimi soldi che servono a quest’opera verranno tolti alle linee ferroviarie esistenti (giÃ* disastrate), a ospedali, scuole, e a tutti i servizi di pubblica utilitÃ*, e allo sviluppo delle energie rinnovabili destinate a sostituire il petrolio. E ancora: è giÃ* previsto che la nuova linea ferroviaria Torino-Lyon avrÃ* altissimi costi di gestione e che sarÃ* in perdita per decine e decine di anni. E ancora: nonostante la maggior parte del tracciato sia in territorio francese, il governo italiano si è impegnato a sobbarcarsi il costo dei due terzi della tratta internazionale (Borgone – St.-Jean-de-Maurienne). Tanto paghiamo noi.
9. CHI E' CONTRO LA TORINO-LYON E' CONTRO IL PROGRESSO
In realtÃ* è vero il contrario. Il progresso non deve essere confuso con la crescita infinita. Il territorio italiano è piccolo e sovrappopolato, le risorse naturali (acqua, suolo agricolo, foreste, minerali) sono limitate, l'inquinamento e i rifiuti aumentano invece senza limite, il petrolio è in esaurimento. Progresso vuol dire comprendere che esistono limiti fisici alla nostra smania di costruire e di trasformare la faccia del pianeta. Progresso vuol dire ottimizzare, rendere più efficiente e durevole ciò che giÃ* esiste, tagliare il superfluo e investire in crescita intellettuale e culturale più che materiale, utilizzare più il cervello dei muscoli. Il TAV rappresenta l'esatto contrario di questa impostazione, è un progetto vecchio e ormai anacronistico, che prevede una crescita infinita nel volume del trasporto merci (che poi saranno i rifiuti di domani), privilegia come valore solo la velocitÃ* e la quantitÃ*, ignora la qualitÃ*, ovvero se e perché bisogna trasportare qualcosa."
La cosa più bella della neve? Il silenzio che l'accompagna nella caduta. Un silenzio non imposto, che dovrebbe essere la norma e invece è l'eccezione, tanto da gridare alla "calamità naturale". Forse non è la neve, ma il silenzio ad essere visto con sospetto. Nel silenzio si ascolta, nel silenzio si ragiona. Il silenzio, come la neve, non è noia, è gioia. Dovrebbe nevicare più spesso.
Quasi come la dimenticanza di chi si dimentica di leggere che "Le grandi infrastrutture di livello europeo" sono chiaramente citate.Originariamente Scritto da Adriano 60
Mi rendo conto che leggere richiede più tempo che guardare le figure.
E' stato quotato anche nel programma dell'Unione per caso?Originariamente Scritto da Adriano 60
Allora Prodi s'è dimenticato che "Le grandi infrastrutture di livello europeo" richiudevano in sè anche la TAV. No, se ha dichiarato di essersene dimenticato di citarla... (la TAV nel programma, intendo)Originariamente Scritto da Massimo Bassini
Non penso proprio siano così masochisti all'interno dell'Unione.
E' stato quotato anche nel programma dell'Unione per caso?
La cosa più bella della neve? Il silenzio che l'accompagna nella caduta. Un silenzio non imposto, che dovrebbe essere la norma e invece è l'eccezione, tanto da gridare alla "calamità naturale". Forse non è la neve, ma il silenzio ad essere visto con sospetto. Nel silenzio si ascolta, nel silenzio si ragiona. Il silenzio, come la neve, non è noia, è gioia. Dovrebbe nevicare più spesso.
Non mi risulta .... anche perchè ha detto chiaramente, parole sue sentite dal sottoscritto (e credo proprio anche nel 1° confronto con SB) che la il corridoio <non mi ricordo come si chiama> fa parte delle grandi infrstrutture europee e quindi è citato nel programma.Originariamente Scritto da Adriano 60
Poi non so quale intervista hai sentito tu o, magari, dove l'hai letta .......
Uhm... non credo.Originariamente Scritto da Massimo Bassini
Alle pagine 138-139 del programma dell’Unione (nel capitolo intitolato «Una politica dei trasporti sostenibile», in cui non si cita espressamente la Torino-Lione mentre si menzionano il Gottardo e il Brennero) si leggono fra l’altro queste parole: «Obiettivi fondamentali sono per noi: la centralitÃ* e la qualitÃ* del progetto, la trasparenza delle procedure, il rispetto della legalitÃ*, la leale concorrenza e l’accelerazione dei tempi di realizzazione dei lavori.
La cosa più bella della neve? Il silenzio che l'accompagna nella caduta. Un silenzio non imposto, che dovrebbe essere la norma e invece è l'eccezione, tanto da gridare alla "calamità naturale". Forse non è la neve, ma il silenzio ad essere visto con sospetto. Nel silenzio si ascolta, nel silenzio si ragiona. Il silenzio, come la neve, non è noia, è gioia. Dovrebbe nevicare più spesso.
Non credo cosa sta a significare? Che non l'ha detto e che io sono un visionario? Così ti metto insieme all'altro che faceva ironia sull'articolo del Corriere della sera ...........Originariamente Scritto da Adriano 60
La tua citazione è precisa; ora dovrò cercare con altrettanta precisione "le infrastrutture europee", mentre per il video sfortunatamente l'AVI non ce l'ho ....
Le citazioni ripetute in tal senso invece, anche di altri esponenti del csx, in questi gg si sprecano e fanno tutte riferimento alle succitate infrastrutture europee; spero che di queste non ci sia bisogno di citazione esplicita.
Sì, ma il dubbio mio (e quello di tanti altri) è che queste divergenze così enormi siano state messe da parte solo perché siamo in campagna elettorale...Originariamente Scritto da StefanoBs
Io Pecoraro Scanio ad avallare il progetto TAV o altre grandi infrastrutture non ce lo vedo neanche facendo voli pindarici di immaginazione, così come Mastella o Rutelli a firmare per le unioni gay o Bertinotti e Diliberto avallare una possibile guerra anche se sotto l'egida ONU. Ne riparleremo tra qualche mese....
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