Guido Rossi, padre della legge antitrust ed ex presidente Consob, sarÃ*il commissario della Figc. L'annuncio sarÃ* dato a breve dal Coni. Rossi Nato a Milano nel '31, è uno dei massimi esperti italiani di diritto societario. È stato senatore della Sinistra indipendente dall' 87 al '92.
AvrÃ* un lavoro non certo facile da svolgere... in bocca al lupo!Originariamente Scritto da pio
La meteorologia? Affascinante, intrigante, esaltante, coinvolgente e appassionante... vi basta? :-)
ecco una intervista del nuovo presidente................."Ho sempre un po’ detestato l’espressione le regole del gioco usata in riferimento alle norme giuridiche, così l’ho invertita e ne è nato il titolo di questo libro: Il gioco delle regole". Inizia con una battuta l’intervento di Guido Rossi, l’ex presidente di Consob, senatore e grande esperto di mercati e capitalismo italiano, in Aula Absidale lo scorso venerdì per presentare il suo ultimo libro: Il gioco delle regole (Adelphi editore) appunto.
L’incontro, promosso da Librerie.coop, che domenica 26 ha inaugurato il suo nuovo centro all’ex-Officine Minganti di via della Liberazione, ha coinvolto il Sindaco della cittÃ*, Sergio Cofferati, il Rettore Pier Ugo Calzolari, il prof. Marco Cammelli. A loro Guido Rossi non ha lesinato critiche al mercato economico del nostro paese: "Quello italiano – ha detto Rossi - è un capitalismo strutturalmente opaco, perché gli imprenditori che lo rappresentano, lo sono. E l’opacitÃ* è un fatto culturale, il fastidio della trasparenza, la vocazione a non mettere tutto in chiaro, alla luce del sole".
"L’Italia – ha proseguito Rossi - attraversa una fase di completa frantumazione delle regole, al punto che l’esercizio preferito di molti è di fare come meglio credono, e cioè di giocare con le regole". "La delegittimazione del diritto – ha infatti affermato anche il Rettore - è diventata la prassi, la tendenza diffusa e omogenea della societÃ* contemporanea".
I diritti civili - hanno riflettuto i presenti - sono le prime vittime di questa corsa del mercato: violati come sono sia dal terrorismo internazionale sia dalle azioni militari della comunitÃ* internazionale. E poco serve di fronte a questo scenario il ricorso all’etica. "Si fa etica ormai di tutto. L’etica dell’impresa, l’etica della globalizzazione, della politica: perfino l’etica dei musei", dice sorridendo l’autore. "La veritÃ* è che quando una struttura non sa più darsi delle regole, allora le cerca nell’etica. Ma è un ritorno pericoloso e incomprensibile: "Non si può legiferare sull’etica. Essa appartiene ad un’altra dimensione, non a quella della norma giuridica".
La politica non è stata esclusa dalle critiche. "C’è tutta una filosofia, che ha molto affascinato in questi anni – ha dichiarato il Sindaco - secondo cui le regole sono un ostacolo, un freno allo spirito imprenditoriale. Ma è una visione fallimentare. Occorre quindi reintrodurre soglie invalicabili, regole certe, costi per chi le elude". In altre parole, "un fondamento democratico e un principio di reciprocitÃ* per cui, in ogni rapporto e contrattazione, le regole devono valere per ciascuna delle parti in causa".
"L’economia non vuole lo Stato – ha infine concluso l’autore – ma lo Stato deve garantirne il rispetto e l’efficacia del contratto per le parti. La politica ha questo compito: riflettere sul proprio ruolo legislativo, sulla propria funzione primaria, che è quella di fare le leggi, di dare le regole del sistema. Ricordando – continua Rossi –che nei paesi anglosassoni la classe dirigente si chiama ruling class, nel doppio e decisivo senso, del fare le regole e, al contempo, del sottoporsi ad esse, rispettandole".
un tipo tosto,vai..........
ah ok
Quando questo mondo ti sta crollando addosso..
La vita non si ferma con una diagnosi di Sclerosi Multipla..
.....gia'.....Originariamente Scritto da Davide1987
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