dal "gdv" di ieri
sx che stupidamente voto contro un emendamento giusto, solo perchè l'ha proposto la dx...
ma fare qualcosa di propositivo eh?
Roma.</I> Si fa sempre più rovente il clima alla Camera dove a tamburo battente proseguono le votazioni sulla legge elettorale proporzionale. A scrutinio segreto ieri è stato bocciato con 452 no (espressi anche da molti franchi tiratori della maggioranza) e 140 sì, l’emendamento del Polo che introduceva le cosiddette «quote rosa». Ossia l’obbligo di candidare una donna ogni tre uomini, pena una sanzione pecuniaria e non l’inammissibilitÃ* della lista, come previsto inizialmente. Contro questo emendamento hanno votato almeno 180 esponenti della maggioranza oltre ai deputati dell’opposizione che avevano presentato due loro emendamenti, entrambi bocciati.
Indignata si è detta il ministro Stefania Prestigiacomo che, nonostante la folta schiera di «franchi tiratori» nel Polo, ha accusato la sinistra di essersi presa la responsabilitÃ* di «dare un grande schiaffo alle donne». Contro la sinistra si è scagliata anche la leghista Carolina Lussana che ha parlato di «trappola» tesa dall’opposizione. Daniela Santanché (An) ha accusato invece Emerenzio Barbieri (Udc) di «odiare le donne e di aver promosso il voto segreto su un tema così delicato» .
Il leader dei Ds Fassino ha invece respinto le accuse al centrosinistra: «È emerso in modo chiaro quello che si sapeva: il centrodestra guarda con diffidenza e paura alle donne e al loro ruolo nella societÃ* e nella politica. I deputati della maggioranza hanno respinto i nostri emendamenti, che puntavano a dare adeguata rappresentanza alle donne nelle liste elettorali e in Parlamento e hanno affossato anche il loro modestissimo provvedimento, che era giÃ* inadeguato, ma che non sono neanche stati in grado di approvare».
Con l’andare avanti delle votazioni alla Camera sale la tensione. Ieri il presidente Casini è stato costretto a sospendere la seduta per qualche minuto anche a causa delle proteste in aula dei deputati dell’Unione che hanno innalzato dei cartelli con la le scritte: «Perderete comunque» e «ventesima legge vergogna». Roberto Giachetti della Margherita è addirittura riuscito a sollevare il suo cartello alle spalle di Casini. Contemporaneamente alcuni deputati di An, evidentemente informati da qualcuno che si preparava una protesta dell’opposizione, hanno innalzato dei cartelli con la scritta: «Siete patetici». Questi episodi per il presidente Casini «offendono il Parlamento e le istituzioni».
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