Strage a Erba...

[minox]

Meno male.

Mah....

[Professeur Bugigiò]

Grazie per le belle parole.

Cercando di rientrare in tema: perche' due coniugi han maturato ed elaborato una cosa simile? Per pochezza mentale, sicuramente. Ma se ci aggiungiamo che ogni giorno la tv ci bombarda con immagini solo negative di queste persone e' facile capire come si creino le situazioni per queste tragedie. L'Italia dovrebbe dire: signori, il lavoro c'e', li', li' e li'. Quella e' la porta d'ingresso, venite pure a darci una mano. Le regole sono queste e sono semplicissime. L'immigrato arriverebbe non come un disperato, ma come una risorsa, e non verrebbe visto dai vicini di casa come un delinquente destabilizzatore a prescindere. Poi, in questo caso specifico... vabbe'. Forse niente e nessuno puo' contro certe forme di follia.

Che in un certo senso quanto successo sia dettato dalla follia credo sia innegabile. Anche se, essendo una follia a due, credo che fortunatamente non si riuscira' a far passare la semi infermita' mentale visto come i due coniugi si sono organizzati nella premeditazione e nell'esecuzione del crimine.
Per quanto riguarda la paura del diverso non credo sia solamente dovuta al fatto che ogni due per tre troviamo una notizia di qualche crimine compiuto da un immigrato. E' purtroppo innegabile che il nord Italia sia largamente popolato da persone che, anche se di buon animo e oneste, vedano l'immigrato come una minaccia. La frase detta da Gio qualche post fa e' secondo me emblematica: "e' terrone, ma e' un brav'uomo."
Che bisogno c'e' di dire che e' terrone e farlo seguire da quel "ma" come ad indicare un'eccezione alla regola?!?!?!?!


Mia nonna il giorno di Natale mi ha fatto sorridere (tipica donna del Nord, fascista nel periodo fascista pur con marito disertore, e poi elettrice DC dall'inizio alla fine, tanto che pure ora non si schioda da Mastella e Casini a seconda di come si sveglia): parlavamo di fidanzate (mia e di mio fratello). La mia e' turca, la sua e' meridionale. Mia nonna se ne esce con: "Le sara' apo brae fonne, ma puduef mia troale italiane?" (Saranno pure brave donne ma non potevate mica trovarle italiane). E poi come chicca finale, a segnalare che anche nella paura del diverso ci sono delle varie "tonalita'" in cui il meno-diverso viene sentito come meno nemico. "E comunque, mei teruna che turca".

Ecco secondo me anche se tutti gli immigrati fossero dei santi (e evidentemente non lo sono) ci vorrebbe almeno una generazione per estirpare questa paura razzista.

[Tubular]

Che in un certo senso quanto successo sia dettato dalla follia credo sia innegabile. Anche se, essendo una follia a due, credo che fortunatamente non si riuscira' a far passare la semi infermita' mentale visto come i due coniugi si sono organizzati nella premeditazione e nell'esecuzione del crimine.
Per quanto riguarda la paura del diverso non credo sia solamente dovuta al fatto che ogni due per tre troviamo una notizia di qualche crimine compiuto da un immigrato. E' purtroppo innegabile che il nord Italia sia largamente popolato da persone che, anche se di buon animo e oneste, vedano l'immigrato come una minaccia. La frase detta da Gio qualche post fa e' secondo me emblematica: "e' terrone, ma e' un brav'uomo."
Che bisogno c'e' di dire che e' terrone e farlo seguire da quel "ma" come ad indicare un'eccezione alla regola?!?!?!?!


Mia nonna il giorno di Natale mi ha fatto sorridere (tipica donna del Nord, fascista nel periodo fascista pur con marito disertore, e poi elettrice DC dall'inizio alla fine, tanto che pure ora non si schioda da Mastella e Casini a seconda di come si sveglia): parlavamo di fidanzate (mia e di mio fratello). La mia e' turca, la sua e' meridionale. Mia nonna se ne esce con: "Le sara' apo brae fonne, ma puduef mia troale italiane?" (Saranno pure brave donne ma non potevate mica trovarle italiane). E poi come chicca finale, a segnalare che anche nella paura del diverso ci sono delle varie "tonalita'" in cui il meno-diverso viene sentito come meno nemico. "E comunque, mei teruna che turca".

Ecco secondo me anche se tutti gli immigrati fossero dei santi (e evidentemente non lo sono) ci vorrebbe almeno una generazione per estirpare questa paura razzista.

Piu' che razzismo io la considero naturale diffidenza. Esiste ed esistera' sempre in ciascuno di noi, a prescindere dal dna, e' una caratteristica animale, e noi quello siamo.
Ad Erba abbiam visto questa diffidenza trasformarsi in paranoia omicida. Penso anche che trovare un marito ed una moglie che invece di accordarsi su chi va a pagare la bolletta del gas si accordino tranquillamente e consapevolmente come sterminare i vicini sia un caso piu' unico che raro.

[kabodie]

E' la soluzione adottata in tutta UE. Tu puoi andare in Germania e cercare di lavorare nelle piantagioni di caffe'. Nessuno te lo vieta. Eppure non troverai MAI lavoro. Non vedo perche' un algerino non possa venire qua a cercare di fare l'operaio anche se non c'e' un posto di lavoro disponibile al momento.

Non si può. In germania non ci sono piantagioni di caffè
i paesi dell'ue, hanno più o meno gli stessi livelli culturali, gli stessi valori, gli stessi diritti e doveri.
l'ingresso di cittadini provenienti da paesi diversi, può destabilizzare tutto.
il costo del lavoratore è diverso, spesso accetta di lavorare senza un contratto regolare, o più spesso in buona fede viene fregato dal datore di lavoro, ecc ecc..
è giusto che a casa mia siano privilegiati i miei cari, ed è giusto che a casa loro sia altrettanto per loro.
inoltre è impensabile se c'è posto per 5 farne entrare 10, domanda e richiesta decisamente sfasati, costo del lavoro in picchiata e altrettano livello di vita in picchiata.

[Professeur Bugigiò]

Non si può. In germania non ci sono piantagioni di caffè
i paesi dell'ue, hanno più o meno gli stessi livelli culturali, gli stessi valori, gli stessi diritti e doveri.
l'ingresso di cittadini provenienti da paesi diversi, può destabilizzare tutto.
il costo del lavoratore è diverso, spesso accetta di lavorare senza un contratto regolare, o più spesso in buona fede viene fregato dal datore di lavoro, ecc ecc..
è giusto che a casa mia siano privilegiati i miei cari, ed è giusto che a casa loro sia altrettanto per loro.
inoltre è impensabile se c'è posto per 5 farne entrare 10, domanda e richiesta decisamente sfasati, costo del lavoro in picchiata e altrettano livello di vita in picchiata.

Tutti discorsi che non fanno una piega se non che:

1) Anche se tu volessi lavorare nelle piantagioni di GNOMI e FOLLETTI in Danimarca, nessuno ti potrebbe vietare di andare.

2) Credimi, tra un ragusano medio e un danese medio, la differenza tra il livello e il tipo di cultura, e la concezione di diritti e doveri e' molto maggiore di quella che esiste tra un greco e un turco, ad esempio.

3) Il ragionamento "al mio Paese privilegio i miei cari" vale solo ed esclusivamente se abbiamo la stessa concezione di Paese. Per i nostri nonni quelli di Offanengo e Romanengo erano dei forestieri, non dimentichiamocelo.

[kabodie]

Piu' che razzismo io la considero naturale diffidenza. Esiste ed esistera' sempre in ciascuno di noi, a prescindere dal dna, e' una caratteristica animale, e noi quello siamo.
Ad Erba abbiam visto questa diffidenza trasformarsi in paranoia omicida. Penso anche che trovare un marito ed una moglie che invece di accordarsi su chi va a pagare la bolletta del gas si accordino tranquillamente e consapevolmente come sterminare i vicini sia un caso piu' unico che raro.

a me sembra che non centri niente, queste cose ne succedono spesso, anche tra milanesi e milanesi, o romani con romani

[Professeur Bugigiò]

a me sembra che non centri niente, queste cose ne succedono spesso, anche tra milanesi e milanesi, o romani con romani

Magari non sono d'accordo sull'avverbio (io avrei usato un "troppo frequentemente") ma come idea mi sa che non hai tutti i torti. In effetti, la grande eco mediatica di questo caso e' piu' dovuta al fatto che all'inizio e' stato ingiustamente accusuto il tunisino, non tanto alla pazzia dei signori Romano.

[Tubular]

a me sembra che non centri niente, queste cose ne succedono spesso, anche tra milanesi e milanesi, o romani con romani

Quel che ho detto... Non ho fatto differenze, e' la razza umana ed animale che e' diffidente per natura. Esistono poi la follia e la paranoia, e rientrano in questo caso. Questi due avrebbero fatto quel che han fatto anche ad una famiglia di svedesi.

[Tubular]

Magari non sono d'accordo sull'avverbio (io avrei usato un "troppo frequentemente") ma come idea mi sa che non hai tutti i torti. In effetti, la grande eco mediatica di questo caso e' piu' dovuta al fatto che all'inizio e' stato ingiustamente accusuto il tunisino, non tanto alla pazzia dei signori Romano.

Verissimo. Pero', ragionandoci a posteriori e con un briciolo di intelligenza si capisce che qui il razzismo non c'entra nulla. La cosa che piu' mi turba di questa vicenda e' che tutti noi guardiamo per istinto al diverso come pericolo, mentre poi ci becchiamo una coltellata dal vicino di casa.

[kabodie]

Magari non sono d'accordo sull'avverbio (io avrei usato un "troppo frequentemente") ma come idea mi sa che non hai tutti i torti. In effetti, la grande eco mediatica di questo caso e' piu' dovuta al fatto che all'inizio e' stato ingiustamente accusuto il tunisino, non tanto alla pazzia dei signori Romano.

Qualche giorno fa avevo letto 20 casi simili ogni anno in italia.. a me sembra troppo spesso.
Ad ogni modo, quello che si voleva trasmettere alla gente per far più notizia era che era stato
1- un extracomunitario
2- uno che era già stato in carcere
3- uscito con l'indulto
4- strage
5- sparito
alla gente comune si voleva mandare questi messaggi. Chi sono i giornalisti e da chi sono stipendiati? dai politici che vogliono che le genti pensino questo.
Ciao