Te ogni tanto c'hai davvero delle uscite di un reazionario tale da far
accapponarmi la pelle fino a sotto le Ossa...
ti ricordo che cmq , la "Bassa manovalanza" che chiede "Li sordi", è
quella CHE SE FA UN CULO COSI'
per far ricco il "padre/padrone" (o quantomneo, per farlo VIVERE!)
Chiaro che chieda qualcosa, No ?
Cmq, capisco le tue obiezioni... e poi qui il problema comune che un po'
sentiamo TUTTI (imprenditori e non...) è lo stato PENOSO in cui versa
LA PICCOLA IMPRESA...un pATRIMONIO CULTURALE (Oltrecghè Economico!)
di TUTTI!
Cl.
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"S'è la notizia fossi confermata sarò zio."
E' vero. In parte. Forse in gran parte. Però facciamo un'analisi della situazione. Tante aziende (piccole aziende, e mi rifaccio alla realtà dell'Emilia Romagna) sono nate 30/40 anni fa dalla volontà di gente che aveva la quinta elementare, o al massimo la terza avviamento. Già 20 anni fa avere un ufficio tecnico con un perito industriale, era qualcosa che non se lo potevano permettere. Ma non per una questione di stipendio. Era una questione di gap culturale, il perito diplomato era sulla luna, ma troppo distante dalla realtà dell'officina. Poi però le aziende sono state spinte in avanti, e ormai tutti hanno uno straccio di ufficio tecnico con un perito industriale, anche perchè ora è una necessità, una priorità. L'ingegnere era, fino a 3/4 anni fa, ancora impossibile per questo livello di aziende... ancora sulla luna. Ma credo che si stia preparando all'atterraggio.
Per carità, hai perfettamente ragione.
Ma è la mentalità che non funziona: vedo tantissima gente che non aspetta altro che le 16:59 per poter timbrare, alla quale non interessa minimamente quello che fa l'azienda, che è pronta a sfruttare ogni singolo minuto di pausa concessali e che nel resto del tempo brontola.
Il fatto è che poi questa stessa gente magari lavora benissimo!
L'impiegato, l'operaio e il dipendente in genere ha dei diritti e dei doveri ben precisi: nel 75% dei casi questi vengono rispettati sia da una parte che dall'altra.
Ma quello che manca, torno a dire, è la mentalità corretta: la lotta tra dipendente e capo è sempre attuale, anche se ormai non si scende più in strada come accadeva qualche anno fa.
Cmq, capisco le tue obiezioni... e poi qui il problema comune che un po'
sentiamo TUTTI (imprenditori e non...) è lo stato PENOSO in cui versa
LA PICCOLA IMPRESA...un pATRIMONIO CULTURALE (Oltrecghè Economico!)
di TUTTI!
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Stefano Giorgetti
always looking at the sky
Non permetto nemmeno per idea. Questo è lo sbagliatissimo, distorto e aberrante preconcetto italiiota. In tutti i paesi del mondo civilizzato, TUTTI, le tasse sono un costo da cui nnon si prescinde. La profittabilità viene calcolata a valle delle tasse, non a monte.
Così posso capire. Ma mettiamola in altro modo: una ditta per fare fatturato 100 ha bisogno di 10 lavoratori. Solo che non è in grado di pagarli il minomo sindacale. E allora? Che si fa? Ogni impresa, se avesse schiavi al posto dei lavoratori ce la farebbe benissimo, che c'entra? E se poi non pagassse nemmeno tasse andrebbe ancora meglio.
Ma il punto è: un'impresa è in grado di generare sufficiente valore aggiunto per remunerare la manodopera che le serve ai salari di mercato e di pagare le tasse? Se sì, bene. Se no, chiuda.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
NON SONO ASSOLUTAMENTE D'ACCORDO! Ecco la differenza tra due modi diametralmente opposti di concepire lo stato. Quello menefreghista di chi vede nello stato una palla al piede inutile, e quello di chi crede profondamente nel valore dello stato, ha senso civico e soprattutto ha il senso di appartenenza ad un sistema fatto anche di previdenza sociale, impiegati pubblici da pagare, insegnanti, medici, forze dell'ordine, trasporti e chi più ne ha più ne metta. Ecco il discorso dell'egoismo che facevo prima.
Alt. Grazie a uno che ha deciso di investire non sono d'accordo. Io campo grazie a lui e lui campa grazie a me. Il rapporto è fifty/fifty, non esiste una parte più forte dell'altra. Quel che invece è sacrosanto è che se uno mi sottopaga, fa male a me e fa male all'economia del mio paese: ecco perchè se non è in grado di darmi di più, io dico "che chiuda". Mi auguro che non faccia la fame, mi auguro che faccia qualco'altro, sia chiaro, io non voglio il male di nessuno ma su questo sono irremovibile. CHIUDA.
Filippo
Vivo a Trento città, ma la mia stazione meteo è nella campagna di fronte casa dei miei genitori, a Rovereto.
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