Beh, non mi sono mai permesso di chiedergli "perchè non vi siete sposati?". Questo proprio non lo so.![]()
Ma quindi, non essendo sposati, non sono meritevoli di alcuna tutela?
Ho solo letto che Stefano Rolla e la sua compagna avevano intenzione di sposarsi, avevano già attaccato due volte le pubblicazioni, poi per varie peripezie (lui sempre in giro per il mondo), avevano rimandato.
ciao![]()
nicola
Stefano Giorgetti
always looking at the sky
Nonno Giorgio, questo sta già avvenendo e avverrà sempre più, inesorabilmente, anche senza i DICO. L'ottica nella quale forse ci si dovrebbe porre è quella di un diritto che riconosce una situazione di fatto che ha ormai radici solide e trend consolidato.
Per quanto mi riguarda è solo una questione di tempo: qualcuno ritiene vantaggioso ritardare il tutto, non certo evitarlo. Non voglio infatti credere che non si riesca a guardare e comprendere la realtà; l'unica cosa, forse, è che la si teme.
In quanto all'idea di peggiorare le cose andrebbe forse ricordata la storia dell'aborto. Anche allora tutto doveva peggiorare, e invece...
Se la chiesa dice che è obbligo dei parlamentari cattolici respingere qualunque proposta di legge al riguardo mi resta il dubbio che non sia una semplice opinione, ma una pressione forte e decisa.Originariamente Scritto da Giami
I modelli fanno e disfanno. I santoni del web cianciano.
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Always looking at the sky
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Parliamo solo di ambito civile.
Esiste già un matrimonio civile che quindi nonva a tirare in ballo nessun principio religioso.
Il matrimonio civile cosa rappresenta? La formalizzazione delle responsabilità che i coniugi si riconoscono vicendevolmente.
Durante il matrimonio vengono letti alcuni articoli del codice civile, che sono poi quelli che sanciscono i diritti e doveri degli sposi. Ecco il capo IV (Dei diritti e dei doveri che nascono dal matrimonio)
A questo punto mi domando: a cosa serve legittimare un comportamento diverso dal matrimonio se non a diminuire le responsabilità che il matrimonio stesso comporterebbe?CAPO IV Dei diritti e dei doveri che nascono dal matrimonio
Art. 143 Diritti e doveri reciproci dei coniugi
Con il matrimonio il marito e la moglie acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri.
Dal matrimonio deriva l'obbligo reciproco alla fedeltà, all'assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell'interesse della famiglia e alla coabitazione (Cod. Pen. 570).
Entrambi i coniugi sono tenuti, ciascuno in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro professionale o casalingo, a contribuire ai bisogni della famiglia.
Art. 143 bis Cognome della moglie
La moglie aggiunge al proprio cognome quello del marito e lo conserva durante lo stato vedovile, fino a che passi a nuove nozze.
Art. 144 Indirizzo della vita familiare e residenza della famiglia
I coniugi concordano tra loro l'indirizzo della vita familiare e fissano la residenza della famiglia secondo le esigenze di entrambi e quelle preminenti della famiglia stessa.
A ciascuno dei coniugi spetta il potere di attuare l'indirizzo concordato.
Art. 145 Intervento del giudice
In caso di disaccordo ciascuno dei coniugi può chiedere, senza formalità, l'intervento del giudice il quale, sentite le opinioni espresse dai coniugi e, per quanto opportuno, dai figli conviventi che abbiano compiuto il sedicesimo anno, tenta di raggiungere una soluzione concordata.
Ove questa non sia possibile e il disaccordo concerne la fissazione della residenza o altri affari essenziali, il giudice, qualora ne sia richiesto espressamente e congiuntamente dai coniugi, adotta, con provvedimento non impugnabile, la soluzione che ritiene più adeguata alle esigenze dell'unità e della vita della famiglia.
Art. 146 Allontanamento dalla residenza familiare
Il diritto all'assistenza morale e materiale previsto dall'art. 143 è sospeso nei confronti del coniuge che, allontanatosi (Cod. Pen. 570) senza giusta causa dalla residenza familiare, rifiuta di tornarvi.
La proposizione della domanda di separazione o di annullamento o di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio costituisce giusta causa di allontanamento dalla residenza familiare.
Il giudice può, secondo le circostanze, ordinare il sequestro dei beni del coniuge allontanatosi, nella misura atta a garantire l'adempimento degli obblighi previsti dagli artt. 143, terzo comma, e 147.
Art. 147 Doveri verso i figli
Il matrimonio impone ad ambedue i coniugi l'obbligo di mantenere, istruire ed educare la prole tenendo conto delle capacità, dell'inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli.
Art. 148 Concorso negli oneri
I coniugi devono adempiere l'obbligazione prevista nell'articolo precedente in proporzione alle rispettive sostanze e secondo la loro capacità di lavoro professionale o casalingo. Quando i genitori non hanno mezzi sufficienti, gli altri ascendenti legittimi o naturali, in ordine di prossimità, sono tenuti a fornire ai genitori stessi i mezzi necessari affinché possano adempiere i loro doveri nei confronti dei figli.
In caso di inadempimento il presidente del tribunale, su istanza di chiunque vi ha interesse, sentito l'inadempiente ed assunte informazioni, può ordinare con decreto che una quota dei redditi dell'obbligato, in proporzione agli stessi, sia versata direttamente all'altro coniuge o a chi sopporta le spese per il mantenimento, l'istruzione e l'educazione della prole.
Il decreto notificato agli interessati ed al terzo debitore, costituisce titolo esecutivo (Cod. Proc. Civ. 474), ma le parti ed il terzo debitore, possono proporre opposizione nel termine di venti giorni dalla notifica.
L'opposizione è regolata dalle norme relative all'opposizione al decreto di ingiunzione, in quanto applicabili.
Le parti ed il terzo debitore possono sempre chiedere, con le forme del processo ordinario, la modificazione e la revoca del provvedimento.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
No.
Io parlavo di coppie eterosessuali che anzichè sposarsi decidono di convivere.
Per il resto sono fermamente contrario all'adozione per coppie omosessuali, contrario al considerare una famiglia una coppia di omosessuali e possibilista per quanto riguarda il riconoscere una forma di unione alle coppie omosessuali
Nicola(Meteobucellato) è questo che riporto(dal mio post sopra) per me è importante:
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Almeno lo si permetta di dire ai Cattolici.
Che lo si permetta di dire al Papa, ed alla Chiesa.
Certo che ci si incazza se nel dirlo ai Cattolici, nei cattolici si comprende anche chi ha responsabilità civili e di Governo, ma sarebbe triste ed ingiusto che si pretenda ad una persona di avere due facce, una nell'intimo, ed una nel sociale.
Uno sdoppiamento che svilisce l'uomo e lo rende "vigliacco" ed insicuro.
Il Cattolico sà bene che il Cristo ha detto: siate freddi o caldi, il tiepido è solo da vomitare.
Parole dure e vere.
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Forse che il politico si deve spogliare di una parte della sua PERSONA ?
La PERSONA è sempre tutta intera, ed a questa persona ci si rivolge.-
Personalmente la mia "faccia di Cattolico" la "porto" ovunque mi capiti di essere, a volte purtroppo, per mia debolezza o inadeguatezza, non trasparente al mio credo, e questo è da considerare "peccato".
Quel "peccato" che se rivolto al "politico" lo si vuol far passare per virtù.
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Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
Non posso che dir grazie a tanto Artefice!
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Ma nelle ultime consultazione di Napolitano e' stato chiamato anche Ratzinger?
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always looking at the sky...
Interista
TRAP: "No say the cat is in the sac!"
Wizard: "sei disposto a trasferti in Provincia di Valle Seriana?" (5 maggio 2012)
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Ciao Ale!
20/12/2009... La giornata Perfetta! Min. -10.2° - Max. -5.1°
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