Davvero, è proprio così.
Cultura nel vero senso della parola, non barbarie da italietta da 4 soldi.
E si percepisce in ogni cosa, anche nella vita di tutti i giorni (per dire, di fronte ad una gomitata data per sbaglio, magari in una banale fila alle casse di un banale supermercato, ti chiedono "pardon", da noi...ti danno un'altra botta se possono...Bleah).
Des certitudes ? Il n'y en a qu'une: fièrement francophone.
Se chiedi il rispetto delle regole, la sicurezza e la legalità sei razzista in Italia. Siamo arrivati a questo.
E poi ci si chiede perchè siamo caduti tanto in basso.
Il buonismo e il politically correct hanno distrutto questo paese.
Non sono un fan dei francesi, anzi genericamente non li sopporto molto, però bisogna dire che quando vogliono qualcosa, da popolo orgoglioso e fiero, fanno di tutto per ottenerlo. Noi invece siamo stati mentalmente tarati, dai media e dal messaggio martellante, dall'estremizzazione del concetto di tolleranza passiva verso atteggiamenti o comportamenti anche inaccettabili o addirittura costituenti reato, partendo dalla classe dirigente e politica fino al tema clandestini.
Ultima modifica di marco85; 12/12/2019 alle 09:42
Dicembre 1996: la perfezione
Febbraio 2012: l'apoteosi
Febbraio 2018: la sorpresa
Tornato da un week-end a Napoli mi sono sentito al sicuro praticamente in tutto il centro e a qualsiasi ora! Ero partito con un po' di precocetti cercando su internet quali zone evitare e invece alla fine ho girato ovunque e ho fatto bene.
I quartieri spagnoli, un tempo considerati pericolosi a quanto mi hanno detto, ora sono un posto estremamente accogliente e turistico. Impossibile non farci un giro, ti invogliano proprio ad entrarci con tutte quelle bandierine colorate, le botteghe, le tante trattorie e l'aria felice e gioiosa. L'unica pericolo tangibile è che i motorini sfrecciano alla velocità della luce, bisogna avere sempre occhi aperti o ti arrotano Ma ho trovato anche quello molto caratteristico...poi certo, se mettessero il casco sarebbe meglio
L'unica zona, se vogliamo, un po' trasandata e con tantissimi immigrati è quella intorno la Stazione Centrale e Porta Capuana, ma personalmente non sono incappato in nessuna situazione spacievole, anzi.
Meravigliosa Napoli, a livello paesaggistico è uno dei posti più belli che abbia mai visto. Dal Vomero si scruta un panorama pazzesco che Roma si sogna altamente, ma anche nel Lungomare Caracciolo e Castel dell'Ovo la vista è mozzafiato sia verso il Vesuvio che verso la blasonata Posillipo. L'atmosfera che si respira in quella città è favolosa, mi ricorda molto la Spagna per certi versi, c'è sempre un gran movimento a qualsiasi ora...l'esatto opposto delle tristi e noiose medio-piccole città interne del Centro Italia.
Ci tornerò spesso. E' triste pensare come i luoghi comuni e i preconcetti influenzino le persone, io stesso non avrei mai creduto di visitare una città cosi bella e sentirmi allo stesso tempo cosi bene da tutti i punti di vista...a maggior ragione che fino a poche ore prima di arrivare vivevo con il terrore che mi scippassero o finissi in qualche baby gang in piena notte.
Anno 2019
Pioggia: 601,0 mm (Agg. 3 Ottobre)
Neve: 4,5 cm.
Se posso, come mai non sei un fan dei francesi? Qualche esperienza? Li conosci/frequenti direttamente?
No perché -credimi- questo del "francese antipatico" è uno di quei luoghi comuni dell'italiano che non si può davvero sentire (non mi riferisco a te, ci mancherebbe).
Perciò ti chiedo.
Io, come dicevo, sono sempre di là da loro e posso CONFERMARE quanto sia brutto il carattere dell'invidiosetto italiano che sa solo sparlare dei francesi, così brutti, antipatici ed altezzosi.
Forse in Italia non ci sono specchi a sufficienza.
Des certitudes ? Il n'y en a qu'une: fièrement francophone.
Mi suona davvero strana, molto molto strana la cosa.
Per carità, avrai avuto un'esperienza negativa.
Io non trovo ancora nessun francese che corrisponda alla classica e tradizionale descrizione italiana.
Ho ed ho avuto sempre e solo ottime esperienze da loro (e parlo anche della quotidianità eh).
Des certitudes ? Il n'y en a qu'une: fièrement francophone.
Non solo io... con me c’erano 4 miei amici, rispettivamente in aziende diverse relativamente in zona, e chi più chi meno hanno riportato anche loro caratteristiche simili. Poi essendo stato 2 mesi qualcuno al di fuori dell’azienda arrivi anche a conoscerli, però c’era sempre questa lieve arroganza di fondo che mi infastidiva... per dire molti, che parlano inglese, a una mia domanda rispondevano in francese, di cui non conosco una parola non avendolo studiato. Lì mi veniva voglia di prenderli a scarpate.
Fortunatamente con i miei coetanei il discorso cambiava, sono più aperti.
A proposito di questo discorso mi era capitato di vedere un video di enrico brignano sui francesi. Mamma mia, da crepare dal ridere, mi son riconosciuto in tutto e per tutto ahahah.
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