Questo è un classico ed io, francamente, non ci vedo nulla poi di male (ma è una mia opinione).
In Francia i termini inglesi vengono tradotti il più possibile (esempio: tutto il mondo usa "password", loro che ti mettono? Mot de pass (cioè "parola di accesso) , tanto per dirne una.
Se parliamo di maleducazione/arroganza/antipatia/essere saccenti, io credo che l'Italia sia una gran maestra, ha davvero da insegnare. Anzi, le spetta il podio in questo (si, per una volta è al vertice della classifica).
I francesi amano i francesi e la Francia, sempre, da sempre, storicamente (ed io condivido questo fatto, pienamente).
Abbiamo un approccio diverso, molto, alla società, pur essendo vicini e considerati (per me del tutto fuori luogo) Paesi "simili".
Il francese pensa all'interesse della Francia e dei francesi, l'italiano a fregare il prossimo (e poco conta che sia un suo connazionale);
Il francese se deve difendere pure mezzo diritto scende in piazza, l'italiano lecca il culo;
I nostri due sistemi giuridici (ne parlo essendo del settore) sono molto simili, quasi sovrapponibili: il loro funziona il nostro è allo sfascio.
Colpa dei francesi? Merito degli italiani?
Io penso una cosa: quando gli italiani si sgrulleranno di dosso (=mai) arroganza, presunzione e supponenza (ma di che poi?) le cose forse andranno meglio. E' nel dna dell'italiano.
Giorni fa un economista (italiano, non francese) di cui ora mi sfugge il nome, ha detto una cosa secondo me da Nobel: "ma perché gli italiani si credono così superiori? Guardate che agli occhi del mondo siamo visti come un Paese di poveri scemi, ridicoli su tutto ed incapaci in tutto, altroché pensate ancora al Paese della pizza, della cultura e della lingua di Dante".
Des certitudes ? Il n'y en a qu'une: fièrement francophone.
Se mi dici che capisci l’inglese e poi mi rispondi nella tua lingua, che sai benissimo che non conosco, per me è solo maleducazione.
Se uno straniero, turista o quant’altro, mi chiede informazioni in inglese mica gli rispondo in italiano solo perché siamo in italia...
Vero, Italiani popolo di saccenti. Ma secondo me, per quello che ho visto nella mia esperienza che è comunque limitata (mica ci ho vissuto anni) generalmente i francesi sono “superiori” in questo...
Se li conoscessi un po' meglio e di più scopriresti che non lo fanno per dispetto o maleducazione.
E' un fatto radicato nella cultura francese, la Grandeur francese viene prima di tutto per loro.
Sull'ultima tua affermazione confermo invece quanto detto prima (ovviamente sono punti di vista diversi, ci mancherebbe); e cioè, per me gli italiani sono maestri imbattibili di cafonaggine e presunzione.
Des certitudes ? Il n'y en a qu'une: fièrement francophone.
non amo per nulla l'imperialismo francese, nè come tentano continuamente di condizionare altri stati sovrani con vari espedienti politici, economici, aziendali ecc ecc.
Sono rimasti al periodo napoleonico, sognano sempre di conquistare il mondo. Peccato che contino zero (come noi del resto).
Per quanto mi riguarda non gli invidio niente, ma non mi sento nemmeno inferiore a loro o ai loro piedi. Anzi.
Storicamente, quando hanno potuto, hanno sempre approfittato del nostro paese. Basti pensare alla Corsica, al Col di Tenda e recentemente con quello scellerato accordo di cessione di un tratto di mare tra liguria e sardegna di cui volevano appropriarsi. Insomma, gli piace proprio fare gli imperialisti (senza menzionare cosa hanno combinato in africa...).
Ultima modifica di marco85; 12/12/2019 alle 17:00
Dicembre 1996: la perfezione
Febbraio 2012: l'apoteosi
Febbraio 2018: la sorpresa
Ah ok, ne fai un discorso di tue idee in generale (legittime e rispettabili, per carità). Pensavo avessi avuto qualche esperienza diretta.
Comunque, interi paesi di quella zona (li conosco e frequento bene) sono passati volontariamente alla Francia, senza alcun atto di pressione: a inizi Novecento paesi delle Vallée della Roya (da Tenda in giù verso il mare) appartenenti all'epoca allo Stato italiano si sono ritrovati di fronte ad un referendum relativo alla scelta "volete restare in Italia o passare alla Francia?". La seconda opzione è stata quasi dovunque plebiscitaria.
Frequento anche quei posti, di francesi d'origine italiana ce ne sono a centinaia: nessuno di loro porta con sé i segni dell'oppressione o il disagio di essere francesi piuttosto che italiani
Des certitudes ? Il n'y en a qu'une: fièrement francophone.
Su questo ci andrei cauto: già, perché dopo la sonora debacle economica tedesca (i crucchi, sotto sotto, non se lo sarebbero mai aspettato...arrogantelli si, loro...) e il morente Regno Unito, la Francia ha un ruolo primario in Europa (ha già adesso surclassato l'economia tedesca, tanto per parlare solo dell'economia...).
Insomma, morto il Regno Unito, addormentata la Germania, il timone chi lo condurrà, l'efficiente e capace e produttiva Italia?
Oltretutto, anche a livello mondiale -uscendo un attimo dall'incerto recinto europeo- dire che la Francia non conti nulla beh...
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chissà se volontariamente mezza africa invece è stata colonializzata e depredata.
E poi, facciamo così: se domani facciamo indire un referendum per far passare la corsica con l'Italia, Macron non ci dichiarerebbe guerra all'istante? Questo a prescindere dal volere poi dei cittadini, parlo esclusivamente come di atto in sè. Senza contare che nel 1943 tentarono lo stesso con la Val d'Aosta, provando ad annettere la piccola regione italiana. Insomma quando possono fanno la spesa.
Dicembre 1996: la perfezione
Febbraio 2012: l'apoteosi
Febbraio 2018: la sorpresa
Quelle ci sono dovunque, le vedi anche nella tanto osannata Svizzera.
Qui facciamo un discorso "medio", per così dire.
Solo un dato, che piace tanto sbandierare alla professione forense: in tutta la Francia c'è lo stesso numero di avvocati che c'è nella sola regione Lazio da noi...
Non saranno poi molto litigiosi sti brutti francesi evidentemente...
Des certitudes ? Il n'y en a qu'une: fièrement francophone.
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