Dunque ricapitoliamo: se si unificano le aliquote sulle rendite finanziarie non va bene perchè, in alternativa, "si penalizzano i poveri pensionati" o "si fanno fuggire i capitali all'estero (N.B. dove le aliquote sono mediamente più alte)".
Se i conti, per vari motivi, vanno meglio del previsto e si rinuncia ad un extra-gettito non va bene perchè "la coerenza" ecc. ecc. ecc. (a margine: a parlare di coerenza del governo dopo le vicende degli ultimi giorni ci vuole un pelo sullo stomaco mica da ridere ... ).
La prossima è direttamente "piove governo ladro" o sono previsti step intermedi?
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
E' questo movimento da gambero del governo che lascia perplessi.
Furia francese e ritirata spagnola su troppi argomenti.
Io trovo giusto unificare le aliquote sulle rendite finanziarie ed utilizzare l'extra-gettito (alla fine non è un male che ci sia sperando che non abbia depresso troppo investimenti e risparmi) in altri settori (ad es. infrastrutture).
Ma come dici tu tra un pò ci sono le amministrative e si inserisce di nuovo la retro marcia!
Mi pare che i dati di fine 2006 parlino di tutto tranne di depressione.
E anche i primi dati di inizio 2007.
Siamo ben lontani, anzi vicino all'estremo opposto , del grasso che cola, ma in compenso siamo anche lontani dai paventati scenari di miseria, terrore e morte.
E poi, non per scarsa fiducia eh ..., ma ho come l'impressione che se a fronte del "tesoretto" fossero andati avanti sulla questione delle rendite finanziarie il commento sarebbe stato "guarda lì ... i soliti tassatori comunisti ... ti danno una mano e di nascosto si prendono un braccio"
Una cosa di sicuro io non l'avrei MAI fatta: ventilare ipotesi di restituzione di parte dell'extra-gettito in forma di riduzione dell'ICI ... Se hai davvero soldi in più li togli dalle tasche tue non da quelle dei comuni.
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27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Come fai a sapere quanto inciderà questo aumento di tasse (che si deve ancora manifestare credo) sui prossimi risparmi ed investimenti?
Sul discorso aliquote delle rendite non l'ho mai ritenuta una cosa oscena, uniformarsi al resto d'europa non credo sia una cosa sbagliata.
Sul discorso riduzione ICI non vorrei che i comuni si rifacessero in qualche maniera vanificando l'effetto restituzione!
Se proprio non vogliono rstituirli che li spendano per qualcosa che possa favorire lo sviluppo come le infrastrutture no?
Non lo so.
Quel che so è che per il 2007 era previsto un aumento del PIL dell'1.4% in sede di DPEF.
Che dopo la presentazione della finanziaria "depressiva" avremmo finito per crollare.
E dopo qualche mese tutti hanno rivisto al rialzo, dal Governo, all'OCSE, all'UE agli istituti di rating, le previsioni di crescita.
Per adesso questo so ...
Sono d'accordissimo.
Non capisco perchè dobbiamo essere una sorta di paradiso fiscale da una parte e non capisco, dall'altra, perchè il reddito da produzione sia tassato 4 volte quello da speculazione.
Ma è ovvio che finirebbe così.
Anche perchè non c'è nessuna alternativa reale all'aumento delle addizionali comunali.
Avevo postato poco tempo fa un interessantissimo articolo tratto da Lavoce.info proprio su questo argomento.
Anche qui mi trovi d'accordo; io anzi avrei fatto di peggio: destinare pure quelli al risanamento dei conti pubblici.
Ma ci sono le elezioni, è sempre così ....
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27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Il contrordine è rivolto a quelli che hanno sostenuto in campagna elettorale la tassazione delle rendite ed oggi non fiatano. C'è una bella differenza tra l'attuale 12,50 % ed il 20 %.Ed i ricchi non piangono...
E' tutto perfettamente in tema: oggi il sistema retribuzioni da una parte - pensioni ed interessi sull'enorme debito pubblico dall'altra si regge (a fatica) perchè i giovani, con lavoro precario e malpagato, devono sostenere i possessori di BOT e CCT e milioni di pensionati, a volte anche solo cinquantenni, che riempiono alberghi e stazioni fuori stagione. Se ti va bene...
Una citazione per capirci:
"Una repubblica fondata sulle rendite. Come sono cambiati il lavoro e la ricchezza degli italiani" di Geminello Alvi
Ultima modifica di guid49; 30/03/2007 alle 13:03
Certamente; lo sostenevo allora come lo sostengo oggi.
Se c'è da prendere lo si vada a prendere dalle "speculazioni" e non dalla "produzione".
D'altra parte se i conti vanno effettivamente meglio del previsto e non c'è bisogno di ulteriore salasso non sono tanto masochista da piangere perchè non c'è bisogno di ulteriore prelievo. Ora.
Se invece a te non piace fai pure una donazione con la differenza equivalente allo Stato; ti assicuro non sarà rifiutata.
Quanto al fatto che i ricchi non piangano onestamente non turba i miei sonni.
Così come non turba i miei sonno se qualcuno di loro piange; sarei curioso di sapere chi è comunque ....
No; infatti non mi sta bene per niente.
Non a caso io sostengo apertamente la necessità di un aumento progressivo dell'età pensionabile.
E ritengo anche "un'offesa" ai giovani il fatto che essi domani andranno in pensione con percentuali ridicole dell'ultimo stipendio mentre oggi devono mantenere autentiche pensioni d'oro.
Ma si sa che io sono comunista .............
Per curiosità: parla di rendite finanziarie o di rendite di posizione? O magari di entrambe?
E in ogni caso torno alla domanda iniziale: spiegami un po' come incide il mancato aumento dell'aliquota sulle rendite finanziarie sul sistema pensionistico perchè ancora non si è capito; se di questo parla la citazione e l'hai già letto fammi un riassunto e un'ipotesi in prospettiva sulla base del 12.5% o del 20% di tassazione delle rendite ...
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27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
La giustizia fiscale prescinde dal "tesoretto", che comunque è "una tantum". Ed il problema si riproporrà a breve.
E' sotto gli occhi di tutti l'enorme squilibrio fra le condizioni della popolazione "matura" e dei giovani. Da una parte occupazione garantita, pensioni anticipate e calcolate sulle ultime retribuzioni, dall'altra lavoro precario e mal retribuito, pensioni molto ridotte ed in età avanzata.
Nel libro citato (che purtroppo non ho sotto mano, l'ho letto mesi fa prendendolo in biblioteca) mi sembra di ricordare questa tesi: le famiglie italiane tirano avanti abbastanza bene perchè il reddito viene integrato in modo molto significativo dagli interessi dell'enorme debito pubblico. E questo aumenta molto gli oneri sociali sul lavoro (la famosa differenza tra ciò che l'imprenditore paga e ciò che il lavoratore trova nella busta paga). I giovani, data la precaria situazione, si adattano a vivere in casa perchè non hanno possibilità economiche. L'aumento delle aliquote sulle rendite e l'aumento dell'età pensionabile costituiscono due misure volte ad alleggerire questo ingiusto squilibrio fra generazioni.
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