
Originariamente Scritto da
verza81
stando in tema, altra discriminazione del mio ex liceo
Il Consiglio d’istituto del liceo scientifico ha deciso a larga maggioranza di proibire le sigarette anche negli spazi esterni
Lioy, non si fuma. Neppure in cortile
Divieto anche ai prof. Gli “irriducibili” dovranno uscire in strada
di Anna Madron
Il Lioy dichiara guerra al fumo. Da ieri nel liceo scientifico di piazza San Lorenzo accendersi la sigaretta è proibito. Nulla di strano, verrebbe da dire, visto che c'è tanto di legge in materia. Se non fosse che il divieto è stato esteso anche agli spazi esterni alla scuola, vale a dire i cortili dove si svolge la ricreazione e le zone immediatamente antistanti l'ingresso dell'istituto. Un provvedimento senza dubbio restrittivo che non manca di far discutere e alimentare polemiche, soprattutto tra gli studenti che rivendicano la libertÃ* di poter fumare quando si trovano all'aria aperta.
Eppure a mettere il lucchetto all'accendino ci ha pensato il Consiglio d'Istituto, massima espressione di democrazia scolastica, proprio perché al suo interno sono rappresentate tutte le componenti. Oltre al preside vi fanno infatti parte insegnanti, genitori, studenti e personale Ata.
I quali a larga maggioranza si sono dichiarati favorevoli ad estendere il divieto anche alle zone finora franche per i fumatori, appunto quelle esterne. La delibera risale al 17 ottobre scorso ma è diventata esecutiva giusto ieri con una comunicazione da parte della preside del Lioy, Maria Berlato, che ha messo al corrente delle nuove disposizioni non solo gli studenti, ma tutto il personale della scuola. Nessuno, insomma, potrÃ* accendersi la sigaretta in cortile e per farlo bisognerÃ*, nel caso dei prof, uscire dall'istituto e calpestare il suolo pubblico, unico spazio esente da divieti. Non era così fino all'altro giorno. Quando al Lioy fumare era consentito, anche se esclusivamente in due zone delimitate dei cortili esterni, quello della sede centrale che confina con il liceo Pigafetta e l'altro della succursale, ex sede del Montagna, anche questa in "comproprietÃ*" con il Pigafetta. In quelle aree circoscritte gli alunni potevano concedersi, durante la ricreazione, la famosa pausa sigaretta dal duplice effetto di allentare la tensione e affumicare i polmoni. Tasto, quest'ultimo, battuto più volte dalla scuola, attraverso corsi e incontri di educazione alla salute e di sensibilizzazione sui danni provocati dal tabacco.
«Il problema è che a quell'etÃ* i ragazzi non sono ricettivi - sottolinea la preside Berlato - e per di più si considerano invulnerabili, quasi non dovesse mai succedere loro nulla di grave».
Motivo che spinge più di qualcuno, anche se non la maggioranza, ad imboccare la strada della sigaretta, un po' per atteggiarsi, un po' per imitare i compagni più grandi. Una “piega” che ai genitori evidentemente non sta bene, se è vero che il divieto di fumare anche negli spazi esterni è stato sollecitato in primis dal Comitato genitori del Lioy. E così dopo discussioni, scambi di opinione e inevitabili proteste al Liceo scientifico si è deciso di tagliare la testa al toro. Anzi, di decapitare la sigaretta.
Una legge di ferro per la quale servirÃ* una mano altrettanto ferma contro i “disobbedienti” e gli “incorreggibili”. Che hanno giÃ* giurato di lottare fino all'ultima sigaretta.
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