Applauso al....

[strauch67]

Il vecchio, caro, Gambe d'elefante:

"...Pensai che, probabilmente, non me le potevo permettere. Le emozioni, intendo. Scavallavo da mane a sera per le strade del mio quartiere, afferrando con la mano destra la cinta dei pantaloni. Essi, i pantaloni, tendevano inesorabilmente a scoprirmi il culo. Erano tre taglie più della mia in effetti, li avevo fregati a un barbone che dormiva quando l’altro paio, che possedevo da diciotto mesi, aveva ceduto e si era spaccato con un rumore inequivocabile. Ovviamente all’altezza del culo… ecco, il secondo problema è che non ho un bel culo, anzi: è flaccido e bianchiccio, mollo, e non mi dà più soddisfazione nemmeno quando sto seduto sulla tazza del cesso. Che, voi mi insegnate, è uno dei massimi piaceri della vita. Ecco, sto divagando. Mi capita spesso, quando sono a corto di soldi e di alcol, cioè per il novantanove per cento del tempo (soldi) e per il cinquanta (alcol). Ora, quando ti trascini da un bar all’altro alla ricerca di un fesso a cui scroccare qualche bicchiere mica ciai tempo per le EMOZIONI. Quelle sono un lusso da benpensanti. Ah, a proposito, ma sti cazzo di benpensanti a cosa benpensano? Me lo sono sempre chiesto. Nel caso qualcuno sappia la risposta, è pregato di contattarmi via piccione viaggiatore. Infatti non possiedo un telefono, né fisso, né uno di quelli che trillano nei momenti più impensati rompendo i ******** al prossimo. Dicono che al ristorante sia particolarmente fastidioso, ma io l’ultima volta che ci sono stato, da Musso’s, per farmi una bistecca, è stato quando ho trovato un portafogli gonfio tipo la pancia di una rana in una sera d’estate. Sì, be’, l’ho trovato in tasca a un tizio, ma questi sono particolari secondari."

Buona giornata

[zione]

Il vecchio, caro, Gambe d'elefante:

"...Pensai che, probabilmente, non me le potevo permettere. Le emozioni, intendo. Scavallavo da mane a sera per le strade del mio quartiere, afferrando con la mano destra la cinta dei pantaloni. Essi, i pantaloni, tendevano inesorabilmente a scoprirmi il culo. Erano tre taglie più della mia in effetti, li avevo fregati a un barbone che dormiva quando l’altro paio, che possedevo da diciotto mesi, aveva ceduto e si era spaccato con un rumore inequivocabile. Ovviamente all’altezza del culo… ecco, il secondo problema è che non ho un bel culo, anzi: è flaccido e bianchiccio, mollo, e non mi dà più soddisfazione nemmeno quando sto seduto sulla tazza del cesso. Che, voi mi insegnate, è uno dei massimi piaceri della vita. Ecco, sto divagando. Mi capita spesso, quando sono a corto di soldi e di alcol, cioè per il novantanove per cento del tempo (soldi) e per il cinquanta (alcol). Ora, quando ti trascini da un bar all’altro alla ricerca di un fesso a cui scroccare qualche bicchiere mica ciai tempo per le EMOZIONI. Quelle sono un lusso da benpensanti. Ah, a proposito, ma sti cazzo di benpensanti a cosa benpensano? Me lo sono sempre chiesto. Nel caso qualcuno sappia la risposta, è pregato di contattarmi via piccione viaggiatore. Infatti non possiedo un telefono, né fisso, né uno di quelli che trillano nei momenti più impensati rompendo i ******** al prossimo. Dicono che al ristorante sia particolarmente fastidioso, ma io l’ultima volta che ci sono stato, da Musso’s, per farmi una bistecca, è stato quando ho trovato un portafogli gonfio tipo la pancia di una rana in una sera d’estate. Sì, be’, l’ho trovato in tasca a un tizio, ma questi sono particolari secondari."

Buona giornata