
Originariamente Scritto da
Thomyorke
Ti quoto e aggiungo: purtroppo c'è la tendenza a delegittimare una pratica in virtù di un agire "politicamente scorretto" che sostiene la pratica stessa. Così Cristian critica moralmente chi legge per il fatto che si ritiene culturalmente superiore rispetto a chi non affronta alcuna lettura, appellandosi ad un principio molto cattolico per cui il debole (questa volta culturalmente) è sempre una vittima di chi invece rappresenta la controparte forte. Insomma, i lettori si macchierebbero di un grave peccato di presunzione nei confronti dei non lettori, si pretende la parità di cultura ad ogni costo. Ma proprio perchè la cultura è invenzione umana, è proprio l'uomo che può misurarne e sondarne la presenza e chi legge molto, a prescindere da tutte le interpretazioni morbide possibili, ha un grado di cultura più alto. Punto.
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