Ciao Gianluca, non sono d'accordo in nulla di quello che dici. Il cardiofrequenzimetro è uno strumento utilissimo per controllare il proprio cuore, conoscere meglio sè stessi, la propria salute e il proprio stato di forma; sapendo così fin dove ci si può spingere o se è una giornata in cui non si riesce a tirare come si vorrebbe ed è meglio andare più tranquilli. Fare i "retrò" a tutti i costi mi fa sempre sorridere come filosofia di vita: la tecnologia al giorno d'oggi ci mette a disposizione decine di cose che migliorano la nostra qualità di vita e dello sport: calzini in tessuto tecnico per evitare vesciche e abrasioni, scarpe ammortizzanti che tengono lontane le tendiniti, etc, etc. Tutto è superfluo, se ben vogliamo vedere, ma tutto serve, poco a poco, a migliorare la salute dell'attività sportiva. E a mio parere è meglio un cardio in più che una maglia firmata della nike.
Giovanni Tesauro
Responsabile Rete Stazioni Meteorologiche MeteoNetwork-Meteo.it
Dati in diretta da Capiago Intimiano (CO, 375 m s.l.m.) http://www.dropedia.it/stazioni/intimiano_sud/index.htm
Anch'io fino ad adesso per avere un riferimento temporale ho sempre usato l'orologio del cellulare, ma già quello è uno stress, perché lo schermo non è anti-riflettente, e quindi leggerlo mentre stai sballottando e magari in controluce è uno smarronamento non da poco .
Per i riferimenti spaziali mi sono affidato ad un percorso sempre uguale, misurato con il contachilometri della macchina combinato con quello montato su una bici prestatami da mio cugino, considerando anche i possibili limiti, errori strumentali e quant'altro. Ma diventa ancor più una noia.
Un cardio invece penso che prima di tutto lo guarderei solo ogni 20-30 minuti, per vedere quanto tempo è passato e quanto mi manca alla fine; se poi sento di essere stanco dò un'occhiata anche ai bpm. Finito lì.
Eventualmente poi arrivato a casa mi scaricherei e leggerei il grafico con calma facendo confronti con allenamenti precedenti, ecc, ecc,.
Secondo me poi può servirmi anche per avere riferimenti precisi su distanze e tempi, in modo anche da poter fare pure allenamenti differenziati con una gran precisione (adesso, senza riferimenti precisi mi manca anche lo stimolo in tal senso). Poi oh, son sempre stato fissato con i numeri; penso mi divertirei non poco
Insomma, l'idea mi solletica. Vediamo tra un paio di settimane, quando scenderò giù, se sarà sempre così
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
Sono un podista di "vecchia data"; i miei anni migliori dal 1972 al 1991: più di 50 maratone, supermaratone da 55 a 70 km, e varie 100 km. Totalizzato più di 80.000 km di corsa.
Con i frequenti allenamenti riuscivo ad avere un "quadro completo" e preciso del mio apparato cardio-polmonare, senza ausili tecnici, allora quasi sconosciuti.-
"Sentivo" quando ero in "soglia" e quando andavo fuori soglia.-
Nelle maratone ero arrivato ad "intuire" con precisione a che velocità "utile" stavo andando, senza oltrepassarla anche per pochissimi metri, per non compromettere la tenuta alla distanza, con accumuli di acido lattico, od affanno respiratorio.-
Detto questo penso che lo strumento sia molto utile specie per chi ancora è ai primi anni di podismo, e si vuole cimentare nell'agonismo.-
Ciao,
Giorgio
P.S.
i tempi nelle ripetute di allenamento, le distanze delle ripetute, i recuperi, quelli sì che erano pane quotidiano.
Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
Non posso che dir grazie a tanto Artefice!
Giorgio,
tanto di cappello per quello che hai fatto e che continui a fare nella corsa.
Nessuno di noi riuscirà mai nemmeno lontanamente ad avvicinare le tue prestazioni e il tuo chilometraggio.
Ma rispetto a quanto correvi tu la tecnologia ha fatto passi da gigante e al giorno d'oggi, soprattutto per chi non ha la tua esperienza e un orecchio che parla con il cuore, beh, è più che consigliabile l'uso di un cardiofrequenzimetro. Ma non solo: vedo fior fiore di agonisti e pure dilettanti utilizzarlo costantemente in gara e in allenamento.
Le utilità sono presochè infinite, non sto qui a dilungarmi, ha già espresso Giò il mio pensiero.
Pertanto mi rivolgo a Gianluca e a Lucas: prendetevi un cardiofrequenzimetro; non è così inutile e "distraente". Potremmo renderci conto che magari non corriamo al 70-80% della nostra soglia, ma al 95% e non ce ne accorgiamo...insomma, questo è solo un banale esempio...
E a Lorenzo dico: prendilo, impara ad usarlo e ne trarrai notevole beneficio.
Stazione meteo Pietra200 - Pietra Marazzi (AL) 200m slm ~ http://meteorob.altervista.org/Pietra200/hik/webcam.php
Io già mi sono espresso,quindi è inutile che mi ripeta.
Aggiungo che non è questione di essere retrò ma non esplico qui sul
forum il concetto in modo più esaustivo,anche perchè le vedute son largamente differenti.
Se vuoi un orologio con il cardio vai o sul 305 o su un Polar(migliori
per il cardiofrequenzimentro).
...when the night has come
and the land is dark
and the moon is the only light we'll see...
Yes,confermo i polar sono i migliori e a parità di prezzo hanno qualche accessorio in più...detto questo anch'io non ho mai usato il cardiofrequenzimetro ma sempre l'orologio del cellulare, quando recupererò la piena forma e riuscirò a correre certe distanze in tempi decenti provvederò a prenderlo probabilmente
Ieri pomeriggio 10 km di corsa in 1 ora su percorso collinare con 2 salite importanti ( una con pendenza del 5% e una del 10 %).
Dopo aver fatto quella con pendenza del 10% ho accusato dei leggeri doloretti alle caviglie e ai polpacci , fortunatamente passati oggi.
Terza uscita stagionale, con mia sorella e un'amica.
- 10 minuti di stretching
- 10 minuti di riscaldamento
- 3.5km a 7'/km
- 2.5 km in progressione da sole per chiudere l'ultimo km in 4'/km
- 10 ' di defaticamento
- 10' di stretching
pertanto 6km in 37' 40" e 8km come totale dell'uscita
Stazione meteo Pietra200 - Pietra Marazzi (AL) 200m slm ~ http://meteorob.altervista.org/Pietra200/hik/webcam.php
ieri allenamento per corsa in montagna percorrendo il percorso dell'ormai "abbandonata" gara al Monte Servin sopra Angrogna vicino a Torre Pellice...circa 900m di dislivello di cui 750m fatti di botto e i rimanenti in un sali/scendi in cresta finoa raggiungere il colle della Vaccera da dove sono poi ridisceso alla borgata di Pra del Torno da dove sono partito percorrendo una distanza di circa 14km in 1h35'...
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