Di nuovo ciao a tutti!
Allora, raga, ora vi racconto un po’ della mia Sahara marathon.
Innanzi tutto: esperienza fantastica sotto il profilo umano!Magari non vi interessa, ma ho incontrato delle bellissime persone, semplici ma con un cuore grande così. In più, sono venuto a contatto con una di quelle situazioni di ingiustizia nel mondo, di cui normalmente non si viene a conoscenza, perché non c’è interesse a farle conoscere!
La storia
Il popolo Saharawi abitava l’estremo Sahara Occidentale, sino alla costa atlantica, sotto il Marocco. Era rimasto l’unico paese africano sotto dominio coloniale (Spagna) e c’era già l’accordo con l’ONU che si costituisse in nazione indipendente allorché la Spagna si fosse ritirata. Sennonché, nel 1975, il giorno dopo il ritiro della Spagna, il Marocco, che si era accordato con la Spagna sottobanco, ha occupato militarmente il paese. Risultato: metà della popolazione è scappata verso est nel deserto, dove si sono formati dei campi profughi nel deserto algerino (dove si è disputata la maratona), e metà è rimasta sotto il giogo marocchino. Dopo il cessate il fuoco, l’ONU ha stabilito che la popolazione Saharawi ha il diritto di scegliere con referendum di costituirsi in nazione indipendente, ma non ha mai trovato la forza di farlo attuare, perché il Marocco si oppone in tutti i modi, spalleggiato dalla Francia. Conseguenza: dopo 35 anni, ci sono ancora più di 200.000 Saharawi nei campi profughi del deserto!
Il soggiorno
Abbiamo condiviso per sette giorni l’alloggio e il vitto delle famiglie saharawi, nelle loro casupole fatte di mattoni di sabbia, e queste povere famiglie ci hanno trattato come dei re, dandoci la loro stanza migliore, cucinando per noi i cibi più buoni (ottima la carne di cammello!) e, soprattutto, regalandoci la loro amicizia.
Durante la permanenza, abbiamo toccato con mano vari progetti realizzati grazie ad organizzazioni e associazioni Onlus italiane (ospedali, laboratori artigianali, ecc...)
La maratona
Bella, affascinante, difficilissima e faticosissima.
Il tracciato in pieno deserto, da un campo profughi all’altro.
Nei giorni precedenti i runners più esperti, che l’avevano già fatta, mi avevano detto di calcolare circa un’ora in più rispetto ai miei tempi in una maratona normale. Io pensavo che esagerassero, però mi son dovuto ricredere.... Per giunta, l’unico giorno in cui ho sofferto di ‘cagotto’ è stata la mattina della maratona!
Sono riuscito a ‘liberarmi’ una prima volta prima di partire: così ho percorso i primi 15 km. senza problemi; il tracciato era pianeggiante, piuttosto compatto e sassoso e il caldo non eccessivo: abbiamo corso con entusiasmo, all’inizio in mezzo alla popolazione assiepata lungo il percorso, con i bambini che ci davano il 5 e gli incitamenti. Verso il 15° km. è tornato lo stimolo e ho iniziato a ingurgitare pasticche di dissenten e a stringere le chiappe, perché ci trovavamo ancora su terreno pianeggiante aperto e non me la sono sentita di ‘farla’ davanti a tutti ai bordi della pista! Comunque io e il mio amico siamo transitati alla mezza in 1h48’ (media, poco più di 5’/km: più ben che mai!).
Per liberarmi di nuovo ho dovuto aspettare le dune, verso il 25° km. Così mi sono accovacciato dietro una duna: in quel mentre, è sopraggiunto un jeeppone dell’organizzazione; mi han visto da lontano, han pensato che stessi male e, mentre la stavo facendo, si sono fermati a 5 mt. dal sottoscritto per chiedermi: “todo bien?”; “todo bien, todo bien!” <<ma – ho pensato - lasciatemi cagare in pace!!!>>.
Dopo averla fatta in mezzo alle dune, abbiamo proseguito; a quel punto, però, le difficoltà si sono moltiplicate: sulle dune era un continuo saliscendi, il terreno non era più compatto, ma sabbioso e ci si affondava parecchio, il caldo era aumentato notevolmente (eravamo a metà giornata), e così ho iniziato a far sempre più fatica.Pensavo di riprendermi, e invece non mi sono più ripreso: ho fatto sempre più fatica sino alla fine; nei chilometri finali, addirittura, con il vento contro, ho alternato tratti di 200-300 metri al passo, con altri ad un’andatura ‘da moribondo’ (ho fatto gli ultimi 3-4 km. a medie superiori agli 8’/km!) e così ho concluso la mia fatica dopo 4h27’ di corsa (!!!).
Ciò nonostante, su circa 300 partecipanti, mi sono classificato 74° e 9° degli italiani! Il che la dice lunga sulla durezza del percorso... Penso però che Fabio, il mio amico e compagno abituale di allenamenti, se non mi avesse generosamente aspettato, avrebbe potuto concluderla sicuramente sotto le 4h.
Scusate la lungaggine: ho scritto questo raccontino nei ritagli di tempo lavorativi, ma spero di essere riuscito a comunicarvi, almeno in parte, la bellezza di ciò che ho vissuto nel sahara occidentale!
P.S. Allego nuovamente il link, per chi fosse interessato ad approfondire. http://www.saharamarathon.org/DesktopDefault.aspx?eqs=EPyF7IZxbTly3rPYzS66ys6dFfsxHJJQtOs% 2f4AEr%2ffQn7YNd6ymH7VZxUxgvWwuL35bDcQc7J1ns0OeOJaDtbmZJUsYd J%2bKnESX7gcfrPdpgSBdPbFhRAqGfZ4uaW4KLAqvQ%2bd77UIf9kuEsGQp0 hfc%3d
Grande Stefano! ora sei oltre il 'maratoneta'... inizi a tendere all' 'iron man'
Ieri, sul sito da te indicato, guardavo le classifiche.. ma ho trovato quelle del 2009
(per 1' 48" qui da noi, ci metterei 6 o 7 firme)
Il bombo ha una superficie alare di 0,7 cm² ed un peso di 1,2 grammi. Secondo i vigenti principi dell'aerodinamica è impossibile volare con tali caratteristiche. Ma il bombo non lo sa e quindi continua semplicemente a volare!
Bellissimo racconto, me la segno come da fare prima di morire![]()
PelatodiMtimangioilcuore
Oggi circa 45 min. di corsa in interno caserma.![]()
Domenico Ferrara
https://www.youtube.com/user/MTN1990
Complimenti
C'è una parte di me che t'invidia perchè,nel bene o nel male,è una gran
esperienza
Bravo Ste
Io proseguo il mio cazzeggio,son 2 giorni che faccio si e no 8km a ritmo
tartaruga. Domani,sperando di non avere stress addosso e stanchezza varia
vorrei finalmente fare un allenamento stimolante. Vedrem..
![]()
...when the night has come
and the land is dark
and the moon is the only light we'll see...
Bellissimo racconto Stefano .... un'esperienza che ti resterà impressa per sempre nel cuore nella mente e che anch'io vorrei sicuramente fare, vediamo se già l'anno prossimo, anche se ho in mente questa Dead Sea Ultra Marathon![]()
Stazione MNW. Il mio animale preferito è il fenicottero ladro alpino.
Wow, che bella esperienza deve essere stata
(a parte il cagotto :D )
#NousAvonsDéjàGagné
...ieri 12km su strada percorsi in 50'55"...non male direi la media dei 4'14"/km
"Noi non sappiamo aver pazienza. Vogliamo l'uovo, il culo caldo e la gallina. Ma quella, appena ha fatto l'uovo se ne va, e il culo caldo non ce l'hai. So che è un pò volgare, ma è così...." 07-06-2011 G.Trapattoni
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